What you do if the world comes down on you?

di SopHurricane
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What you do if the world comes down on you?
Introduzione.
« Katie. »

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« Si, si mamma, no, no mamma. Si dopo passo a prendere il borsone, no mamma, lo sai che non mi piace la mozzarella, si, ok, va bene, no. Ciao mamma. » Finalmente riattaccò il telefono, incurante del fatto che fossero già le sei e doveva prepararsi. Camminò tranquillamente sui grandi massi di granito fino alla sua cucciolotta a due ruote, era sua 'figlia', come la definiva. Era una moto, una moto grande e blu.
Girò la chiave poco sotto al grande 'manubrio' e un rombo riempi il vuoto che la circondava..
Ohh che maleducata, scusatemi.
Qui devo raccontarvi chi era Katie, non l'inizio della storia.
E' nata diciotto anni fa, proprio il giorno di San Valentino. Più piccola di pochissimi secondi, tra lei e sua sorella hanno fatto penare i genitori, che tranquilli a mangiare in un elegante ristorante, sono dovuti correre in fretta e furia in ospedale, per merito di due sottospecie di scriccioli che non hanno avuto la pazienza di aspettare il giorno successivo per fare la loro entrata in scena, e come se non bastasse, per ricordare il felice momento il caro zietto con la dolce metà si era pure messo a registrare i fatidici momenti in cui papà stava per avere un collasso, cosa molto divertente poi. Lei e Amanda. Due gemelline. Due tesori.
Sua sorella, però, pareva poco sviluppata, era un topino in confronto a Katie, infatti, la piccola Amanda morì poche ore dopo essere nata.
Perchè la chiamarono amanda? Forse per il semplice motivo,appunto, che tutti l'avevano amata per tutte le cinque ore in cui era stata con la famiglia.
Katie era una ragazza molto attraente, dai lunghi capelli neri o quasi, lineamenti nordici caratterizzano quel viso molto particolare, dalla pelle diafana, gote rosee, labbra rosse spesso corrucciate, sulle quali appare poche volte un sorriso e occhi glaciali. Alta e slanciata, dalle giunture sottili e minute, apparentemente esile e indifesa. Corpo perfetto, gambe lunghe ed affusolate, curve al posto giusto, seno abbondante ma proporzionato al resto del corpo. Lineamenti dolci, ma precisi e freddi. Pelle liscia, morbida, e che emana perennemente un profumo di Iris.
E della famiglia? Cosa possiamo dire della sua famiglia?
Beh sicuramente non era una delle migliori.
Tutt'altro che benestante, con molti debiti. Il padre non faceva migliorare di certo la situazione con i suoi scatti d'ira continui, tant'è che la ragazza era costretta a vestirsi quasi sempre a maniche lunghe per i grossi ematomi che le provocava.
Beh, questa è Katie, Amanda doveva essere uguale a lei, ma forse è meglio che non abbia resistito, non per vivere così.
« What's it like to die alone? »




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