Anche ora nel sonno ho voglia di rivivere
Scortata dal canto delle stelle
E la danza frenetica dei fiocchi di neve.
Cadono le stelle e le lacrime,
continuo a danzare
attorno alle pieghe del mio abito nero.
Sono stanca di pensare agli altri…
Voglio solo un mio angolo di paradiso,
lontano da tutti,
lontana da me stessa.
Ho rimasto un’altalena,
fredda e sola.
Cigola trasportata dai ricordi,
come in un film,
bianco e nero…
bianco e nero…
Nero dell’abito e bianco della neve.
Un girotondo infinito di tutti i colori,
persi in un’unica combinazione di tonalità.
Ho respirato il freddo,
accarezzato la corteccia degli alberi morti,
dipinto la mia tristezza su una tela,
e bruciato ciò che mi apparteneva.
Sono rimasta a pensare per giorni,
forse solo minuti,
alternando aurore e vespri.
Ho aperto gli occhi…
Non ci sono più il nero e il bianco,
non c’è più la vecchia altalena,
non c’è più il canto delle stelle e l’abito nero…
Solo rosso e arancione…
Perché la mia città brucia?
Perché la MIA casa è in fiamme?
Perché la gente è morta?
Chi è stato a fare questo massacro?
Ah, sì… ora ricordo…
Sono stata io!
Ho distrutto tutto per una libertà non mia…
Ed anche nel sonno non ero libera.
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