RossWald
Send shivers down my spine,
body's aching all the time;
Movimenti cadenzati e ritmici; qualche mugolio disperato di chi,
arrivato all'orlo della sopportazione, non può andare avanti; gesti tesi
a fermare quel supplizio che, in fin dei conti, si stava rivelando
molto più piacevole di quello che avesse mai sospettato.
Le mani di Ryan erano grandi e dure, abbastanza grandi da contenere
tutto quel ben
di Dio, ma non troppo dure per fargli male. Erano mani
esperte quelle,
mani di chi sapeva quello che faceva, mani molto diverse dalle sue che,
senza dubbio, potevano definirsi vergini,
almeno se si considerava quello che Ryan stava facendo.
Lui, infatti, in vita sua non aveva mai compiuto quei gesti, non sapeva
neanche cosa fossero e, soprattutto, se fosse giusto farli.
Si discostavano troppo dalla sua quotidianità, dalla sua
routine: erano un qualcosa di estremamente nuovo e sconosciuto, di
peccaminoso e, come tutte le cose che si potevano definire
così, gli facevano paura.
« Stiamo facendo la
cosa giusta? » pigolò, intrecciando lo sguardo con
quello voglioso del cantante.
« Sì,
Alex. » gli rispose con un sorriso mellifluo « Questa
è decisamente
la cosa più giusta... »
I suoi movimenti si fecero più forti ed Alex
riuscì a trattenere a stento quel sospiro simile ad un
orgasmo: se avesse saputo che era così piacevole,
l'avrebbe fatto fin da subito.
« Se i nostri fan
dovessero vederci? » chiese lasciandosi scappare un lungo
sospiro.
Ryan fermò la mano e la tese verso il mento di Alex
afferrandolo ed alzando lievemente la sua testa così da
poterne vedere gli occhi.
« Non c'è nulla di
sbagliato in questo, Alex. Questo è naturale,
okay? Tutti
lo fanno e noi non
siamo sbagliati. » soffiò a pochi centimetri dalle
sue labbra « Non ero io quello paranoico? »
Sentendo il tono divertito e ironico dell'altro, si calmò e,
con un gesto eloquente, lo esortò a continuare quel
movimento lussurioso.
Ryan non se lo fece ripetere una volta di più e, immerse le
dita in un composto gelatinoso che Alex non aveva mai visto prima di
allora, riprese a soddisfare le sue voglie più nascoste e recondite.
{...}
Alex era consapevole di non poter durare di più: aveva le
lacrime agli occhi ed il corpo scosso da lievi brividi freddi.
Agguantò le braccia di Ryan e gli rifilò
un'occhiata eloquente.
« Manca poco, Alex.
Non puoi finire
proprio ora, resisti altri cinque minuti. Vuoi che il tuo Ryan sia
felice? » gli chiese con un tono malizioso e mellifluo al
contempo.
Gli sfiorò la coscia con le dita lunghe ed il corpo di Alex
ebbe un nuovo sussulto.
Alex si mordicchiò il labbro inferiore, un gesto che era
solito fare per reprimere qualche impulso, in quel momento lo
utilizzò per reprimere l'istinto di alzarsi e scappare il
più lontano possibile da quella stanza.
Certo, era una situazione piacevole ed eccitante, molto eccitante, ma
il tarlo del pentimento era sgusciato nella sua testa, rendendo quasi
impossibile per lui il godimento che, sicuramente, avrebbe tratto da
quei movimenti.
« Ancora un po',
Alex. Resisti ancora un po' per me... » soffiò
mellifluo, lasciando un bacio sulla sua fronte.
Alex si trattenne.
I tre minuti successivi furono i più dolorosi della sua
vita.
{...}
« Ora, Alex, puoi
sciacquarti! » esclamò Ryan soddisfatto del
risultato.
« Davvero?
»
« Davvero! Quattro
boccette di Shampoo; tre di balsamo; due di varechina ed una di
Mastrolindo credo siano sufficienti per trentatré anni di
sporcizia! » disse indicando i vari contenitori vuoti sparsi
per il pavimento della stanza « Una volta che ti
sarai sciacquato per bene, potrò pettinarti quei capelli.
»
« Io continuo a dire
che sia meglio per lui tagliarli a zero e poi farseli ricrescere lavandoli giorno
per giorno! » pigolò Brendon abbastanza annoiato:
le sue esigenze da primadonna non erano state soddisfatte dato che Ryan
non aveva avuto occhi - e mani- che per Alex, ignorandolo
quasi del tutto.
« Non essere
così negativo Brendon! Grazie a questo riuscirò a
districare quei nodi! » esclamò Ryan felice come
un bimbo mentre brandiva, pericolosamente vicino al volto di Brendon,
un' enorme rastrello arrugginito
e seghettato.
Un lungo brivido gelido corse lungo la schiena di Alex: forse l'idea di tagliarli
a zero non era un' idea
così tanto malvagia...
You're Punk'd
ù-ù
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