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GIRATEMPO
Ti guardo, Granger, e ti
invidio, Hermione.
Sei sempre stata la
migliore, ora lo posso ammettere.
Ma chissà
perché, questa volta ho vinto io.
Il mondo, a volte,
è davvero ingiusto.
Il destino è
davvero ingrato.
Io sono quello che ha
vinto, che è sopravvissuto, tu.
.. ora non potrai più vedere i tuoi amici,
abbracciare il tuo ragazzo. . .
Siamo così
giovani, Granger, non ci meritiamo tutto questo,
vero?
È questo che
hai pensato in quell’ultimo istante?
Che non è
giusto, è così?
Ma allora
perché diamine mi hai seguito?
La colpa è
tua…
Perché, se mi
hai visto fuggire, mi hai seguito?
Volevi aiutarmi?
No, la colpa
è mia…
È sempre
stata mia…
Ma credi forse che mi
sia piaciuto?
Dimmelo, Granger, tu che
hai una risposta a tutto!
No, ora non mi
risponderai. . . non risponderai mai più a
nessuno, la tua voce resterà in silenzio, tacerai le
risposte alle mie domande.. .
Ma sappilo, Granger, io
mi sento in colpa.
Per tutto quello che ho
fatto e detto in questi anni, per le vite che
ho spezzato in una sola notte.
Perché non
è questo che vorrei essere, non
è questo l’uomo che sarei voluto diventare, ma che
ora sono.
Sono cresciuto, Granger,
ma tu… tu ora resterai per sempre
così... è successo tutto
così in fretta. . . Ma forse tu non lo sai.
Tu questo non
l’hai mai saputo!!
Ti invidio Granger, per
aver potuto scegliere la tua vita.
Con me il destino
è stato crudele.
Quell’unica
volta che avrei potuto scegliere, sono stato
titubante…
Te lo immagini, io che
abbandono la mia sicurezza Slytherin, e ho
atteso troppo a dare una risposta…
Sarei potuto diventare
migliore, avrei scelto…
No invece, mi
è stata tolta anche questa
opportunità.
Una sola piccola
opportunità…
Avevo chiesto solo
quello. . .
Una piccola
opportunità…
Il ragazzo dai capelli biondi era caduto in ginocchio senza rendersene
conto, il suo sguardo perso nel vuoto degli occhi della ragazza, che
ora non brillavano più, che si erano spenti, a causa sua.
Ma qualcosa riuscì nonostante tutto ad attirare la sua
attenzione. Era una piccola catena dorata che spuntava dalla camicia
della sua ultima vittima, una semplice catenina. Curioso, il giovane
uomo lentamente la prese, scoprendo quello che sembrava un antico
orologio. Con sguardo interrogativo esaminò
l’oggetto che aveva fra le mani. Poi, un lampo di
comprensione gli attraversò gli occhi. Comprensione e
qualcos’altro.
Gratitudine.
***
Qualche giro
d’orologio dopo, qualche ora prima
Il ragazzo biondo corse a perdifiato lungo il campo abbandonato, e
oltre, oltre.
Correva per salvare delle vite, lui, che la vita aveva sempre
schernito. Ma la determinazione nei suoi occhi di ghiaccio era per un
vecchio dalla lunga barba argentea e gli occhiali a mezzaluna; per una
giovane studentessa dai capelli crespi, la migliore strega del suo
corso; ma, soprattutto, correva per salvare la sua di vita, ora che gli
era stata concessa una scelta.
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