Il
Ragazzo-sopravvissuto ha ucciso a sangue freddo Draco Malfoy
HARRY
POTTER ACCUSATO DI OMICIDIO
Appena
dimesso dall’ospedale, il Prescelto ha ucciso il suo antico rivale. Tragica
fatalità o azione premeditata?
Ieri
mattina Harry Potter, il salvatore del mondo magico, l’eroe che ha finalmente
sconfitto Colui-che-non-deve-essere-nominato, è stato arrestato e condotto al
carcere di massima sicurezza di Azkaban, con l’accusa di aver assassinato
Draco Malfoy. Non è ancora chiara la dinamica dei fatti, ma da quanto trapelato
pare che la posizione dell’ex bambino-sopravvissuto sia molto grave.
Draco
Malfoy, membro dell’ormai noto Ordine della Fenice, si era unito ai
Mangiamorte e aveva svolto il ruolo di spia per tutta la durata della guerra.
Attualmente in attesa del processo che avrebbe chiarito definitivamente la sua
posizione, si trovava agli arresti domiciliari in casa del neo ministro della
magia Arthur Weasley. Era infatti fidanzato con la figlia del ministro, Ginevra,
dalla quale poche mesi fa aveva avuto un figlio.
Harry
Potter è rimasto fino a ieri ricoverato al San Mungo in stato di
semi-incoscienza, a causa delle ferite riportate durante l’ultimo scontro con
Voi-sapete-chi. Appena si è ripreso ha insistito per essere dimesso
dall’ospedale, nonostante il parere contrario dei medici, e si è subito
recato all’abitazione dei Weasley, dove è avvenuto lo scontro con la vittima.
“Non sapevo fosse la nostra spia,” si è giustificato. “E non sapevo
nemmeno fosse il padre del figlio di Ginny. Ero sicuro che fosse un Mangiamorte
e quando l’ho visto chinato sulla culla ho pensato volesse fare del male al
bambino. Per questo l’ho colpito.”
Si
è trattato dunque di un tragico errore? Così sembrerebbe, ma alcune
circostanze insolite hanno fatto sorgere delle perplessità, se non dei
sospetti. Per quale motivo Harry Potter ha utilizzato una maledizione senza
perdono, quando sarebbe stato sufficiente uno schiantesimo? Molti ricordano che
ai tempi della scuola aveva avuto una relazione con Ginevra Weasley, alla quale
è sempre rimasto molto legato, e sospettano che il suo possa essere stato un
delitto passionale. Anche la sua improvvisa dimissione dall’ospedale, avvenuta
all’insaputa di tutti, contribuisce ad aumentare i sospetti. Non sopportava più
quel luogo asettico e voleva fare una sorpresa ai suoi amici, come egli
sostiene, o faceva tutto parte di un piano premeditato?
“Queste
sono insinuazioni prive di qualsiasi fondamento. Sono assolutamente certo che
Harry abbia agito in buona fede,” ha dichiarato Ronald Weasley, il suo
migliore amico. “Ma nonostante questo non riesco a non pensare che per colpa
di un suo gesto avventato ora la vita di mia sorella sia completamente
distrutta.” Ginevra Weasley, dopo un anno trascorso nell’angoscia di essere
costretta, per evidenti motivi di sicurezza, a nascondere anche alla sua stessa
famiglia l’identità del padre di suo figlio, sembrava aver finalmente trovato
la serenità; questa assurda tragedia, avvenuta a guerra ormai conclusa, è un
crudele scherzo del destino che certo la ragazza non meritava. Il ministro,
ancora provato per la morte nell’ultima battaglia di due dei suoi figli,
Charlie e Percy, non ha voluto rilasciare commenti su questo nuovo lutto che ha
colpito la sua famiglia.
Per
quanto riguarda il destino di Harry Potter, ci informano che nella migliore
delle ipotesi, cioè nel caso in cui venisse accertato che si sia trattata
effettivamente di una fatalità, rischi comunque la condanna per omicidio
preterintenzionale, delitto per cui sono previsti parecchi anni di reclusione.
Una fine davvero assurda per quello che, solo fino a ieri, era osannato come il
salvatore del mondo magico. Le decisioni ufficiali saranno comunque rese note
alla fine di questa settimana, alla conclusione degli interrogatori e delle
indagini preliminari.
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Piccola
fanfiction senza troppe pretese nata da un raptus depressivo. Spero vi sia
piaciuta. E inutile dire che le recensioni sono molto gradite.
Approfitto
per fare un po' di pubblicità: leggete anche La voce nella notte,
una mia fanfiction in più capitoli che racconta il settimo anno di Harry &
co.
Alla
prossima. Koe
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