Sono nato a sedici anni,
risplendevo di tenebrosa quiete:
ho rinnegato gli affanni,
che la paura miete.
Scorgevo solo l’ombre
morte, ancora alate:
erano le spoglie ladre,
di quelli non ancora fate.
Sono sbocciato come un fiore,
e non sarei mai più appassito,
perché io ho capito in cuore,
che anche la Morte ha un marito.
Camminavo tra la grigia gente,
di fini sguardi e semi gia finiti,
ero l’unico che nella mia mente,
si era salvato dalle nere liti.
|