Da sempre, per sempre

di Hallie_Hesse
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-Diario di Claire- Edimburgo,28 Settembre 2011 Mi ha lasciata. Laurence mi ha lasciata. Non so perché l’ha fatto…non mi ha dato spiegazioni. Solo uno squallido messaggio che non fa che alimentare il mio dolore. Non faccio che piangere. Vorrei smettere,ma che posso farci se sono ancora disperatamente, completamente,follemente innamorata di lui? Domani a scuola lo vedrò e mi domando come farò a non scoppiare in lacrime e ad avventarmi su di lui assetata di spiegazioni. Basta. Non ho neanche più la forza di scrivere. Sono a pezzi. Ti lascio con il mio più profondo dolore. Tua, Claire Claire chiuse il diario e si gettò sul suo letto, in lacrime. “Laurence, ti amo” non faceva che pensare e gridare a squarciagola perché tutto il mondo potesse condividere il suo dolore,perché tutti potessero sapere che a lei, Claire Dawson, la più desiderata, la più ambita,“l’angelo più bello mai venuto in visita sulla Terra” (Così l’aveva definita Laurence) erano state tagliate le ali. Quando un cuore si frantuma non si ode alcun suono,ma nella mente di chi è stato ferito riecheggia il suono di quella melodia, quella melodia così conosciuta, ascoltata così tante volte, così piene di speranze e di false promesse, quella che Claire non farà che ascoltare nell’attesa che dolorosamente venga giù l’ultima fra le più piccole schegge trai cocci di un cuore infranto, per poter ricostruire un muro impenetrabile, attraverso il quale l’anima sarà celata e nessuno potrà più toccarla,né ferirla: la melodia della Loro canzone. Mentre la mente di Claire vagava tra il dolore e il ricordo di quella malinconica canzone, qualcuno la cantava dolcemente sotto al suo balcone. Naturalmente il suo primo pensiero fu che Laurence avesse cambiato idea, che tutta quella faccenda fosse solo un enorme equivoco. Mossa da questa nuova scintilla di speranza, si asciugò le lacrime, aprì la finestra, uscì sull’ampio balcone e grido:<< Laurence! >> ma quando le ultime lacrime scivolarono via dagli occhi di Claire e lei poté vedere meglio si accorse che non era Laurence il ragazzo che la scrutava attraverso l’oscurità di quella fredda notte d’autunno: Era Samuel, un vecchio amico.




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