I'm Misaki Fucking Stoner, Who The Fuck Are You?! di pucciosa_96 (/viewuser.php?uid=137256)
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Londra
- 1/03/2012
Sono
Misaki Stoner. Ho 16 anni. Sono Inglese di nascita ma mia mia madre era
Giapponese - Dico era perchè è morta di Tumore
quando io avevo 10 anni - mentre mio padre è Inglese. La mia
è stata da sempre una delle più ricche e
importanti famiglie di tutta l' Inghilterra. - Dal 1500 se dobbiamo
essere sinceri.-
Se voi pensate che io
sia la classica ragazzetta stupida,buona e dolce da far vomitare -
insomma,la classica ragazzina ricca ma ingenua- ...bhe miei cari,state
sbagliando di grosso.
Io in realtà
sono una ragazza molto complicata e problematica.
Me ne frego di tutto e
di tutti; Fumo,bevo,esco con i ragazzi e agisco senza pensare alle
conseguenze.
Amo il calcio e la
musica. Adoro andare in Skateboard,amo le moto,amo andare in
discoteca e adoro frequentare i ragazzi - non necessariamente
per andarci a letto. Nonostante tutto,non sono quel tipo di
ragazza..che sia chiaro. Sono solo un pò...maschiaccia,ecco.
-
Adoro le risse,ed
è per questo che in questo preciso momento sono nella
centrale della Polizia,con le manette, un labbro rotto,un sacco di
graffi nella pelle e i capelli tutti spettinati - e gran parte
strappati. -
Bhe,non è
che le altre ragazze siano messe meglio di me,anzi; in questo momento
sono tutte in ospedale.
Sorrido strafottente.
Ho appena dato una
bella lezione a quelle stupide troie che mi infastidivano da un
pò di settimane,cosa c'è di meglio?
Troppo presto per
cantare vittoria.
Il mio ghigno sparisce
all'istante quando vedo arrivare,tutto incazzato,mio padre; Zachary
Stoner, con la sua stupida nuova moglie; Miley Smith.
Non mi è mai
stata simpatica quella tipa. - Come io non le sono mai stata simpatica.
Il nostro odio è reciproco -Quella è proprio
tutta tette e niente cervello. Mi chiedo come mio padre abbia anche
lontanamente deciso di sposarla.
E' vero quando dicono che gli
uomini pensano solo col cazzo!
"Che cosa
ti è saltato in mente,eh?"- Mi grida mio padre. Intanto io
mi alzo per confrontarlo al meglio - "Non ti è bastata la
lezione che ti ho dato la scorsa settimana?"- Molto probabilemente si
riferisce alla festa dei miei sedici anni che mi ha annullato,e non
è che a me sia dispiaciuto più di tanto. Anzi,non
mi è dispaciuto per niente. Insomma,mi sono divertita molto
di più a fare baldoria con i miei amici, a ubriacarmi e a
fare cazzate su cazzate. Non sopportavo l'idea di dover passare - come
ogni anno - tutta la serata insieme a tutta quella gente
falsa,insopportabile e con la puzza sotto il naso. Perciò ho
messo in atto con i miei amici, uno dei miei famosi piani: 'Far
incazzare il papino per non farmi fare una di quelle serate da suicidio
totale'. - "Non ti riconosco più
Misaki."- Dice abbassando un pò la voce rassegnato. "Che
cosa ti sta succedendo,me lo vuoi dire?"
"Che cosa mi sta
succedendo,dici?" - Inizio io alterandomi - "Lo sai perchè
sto facendo tutto questo,e papà?" - Lui mi guarda confuso.
"E bhe certo,visto che
tu praticamente non sai niente di me,niente,come posso non dirti sempre
io le cose? Bhe,come vuoi. Sono stanca di tutto questo,te ne stai
sempre fuori,sempre in quello stupido ufficio,a fare stupide conferenze
e stupide riunioni,in quella tua stupida Azienda. Sono stanca! Non
trovi neanche un pò di tempo per me,neanche un secondo." -
Lo guardo con disprezzo - "E mi sembra strano vederti ora. Tu che non
ti muovi dalla tua Azienda neanche se tua figlia fosse in fin di vita"
- Dico abbassando lo sguardo e la voce - "Perchè sei
qua,eh?" Dico alzando velocemente lo sgaurdo e puntandolo direttamente
nel suo.
Intanto i Flash dei
Paparazzi,le grida dei gornalisti e le telecamenre delle tv locali, ci
fanno ritornare alla 'realtà'.
"Non ho tempo di
discutere di questo" - Dice facendo cenno a uno dei poliziotti per
togliermi le manette.
"E bhe,certo ...tu non
hai mai tempo per niente" - Urlo,una volta liberata da quelle fottute
manette - che mi hanno graffiata i polsi, per di più-
,avviandomi verso l'uscita d'emergenza - almeno li non ci sarebbero
stati quei stupidi paparazzi. Lo spero.
"Misaki! "- Sento
urlare mio padre. Mi fermo prima di aprire la porta,ma non mi giro -
"Domani prenderai il primo volo disponibile per andare in Giappone,nel
paese natale di tua madre,che tu lo voglia o no. Resterai là
per un anno,e se non vedrò cambiamenti in te,resterai
lì fino ai 18 anni compiuti."
Mi giro di scatto "Tu
non puoi farmi questo!" - Gli urlo - "Già la mia vita
è un disastro,non puoi farmi abbandonare i miei amici,la mia
vita,non puoi!" Urlo a mio padre,che è intento a compilare
dei documenti per il mio rilascio.
Si gira verso di me
lasciando perdere un attimo i documenti. "Oh si Misaki. Te la sei
voluta te. Ti ho dato un sacco di possibilità,ma
tu hai continuato a fare quella che se ne frega di tutto e di tutti.
Non mi hai mai ascoltato. E poi è per il tuo bene."
"Per il mio bene,eh?
Semmai è per il TUO
di bene" Ma vaffanculo va! Ti odio!" Urlo correndo via da quella
centrale di Polizia,mentre i Flash dei Paparazzi mi investono.
Cazzo,ancora loro. Penso
riferedomi ai Paparazzi.
Mi dirigo verso la mia
amata moto,salgo e parto velocemente,senza neanche mettermi il casco.
Quella giornata non
poteva andare peggio di così.
∰
Sento il suono della
sveglia rimbombarmi nelle orecchie.
Mi alzo lentamente e
spengo quell'aggeggio infernale.
"Dio che mal di testa."
Dico massaggiandomi la testa mentre un dolore lancinante si diffonde
velocemente.
Ma
che cazzo è successo?
Mi alzo e cerco tra la
scrivania,della Tachipirina in pastiglia. La ingoio senza bere
l'acqua,mi accascio a peso morto sul letto e cerco di ricordarmi che
cosa diavolo è successo nelle ultime ore.
"Ora mi ricordo" Dico a
bassa voce.
Rissa,arresto,stazione
di Polizia,litigata con mio padre,telefonata al mio migliore
amico,riunione improvvisata con il mio 'club',lacrime e abbracci tra i
miei compagni,festa d'addio,alcool,erba,canne. E poi buio totale.
"Cazzo!"
Grido alzandomi di scatto,fottendomene del grande mal di testa.
Apro di scatto la porta
della mia stanza,corro per le scale andando nel piano di sotto e trovo
mio padre fare tranquillamente colazione con quella smorfiosa di sua
moglie.
"Buongiorno cara" Dice
quella zoccola che mi ritrovo come matrigna,con un sorriso falso come
non so cosa e la classica vocina stridula che si ritrova.
"Sisi buongiorno" Dico
senza senza neanche degnarla di uno sguardo,e mi dirigo verso mio padre.
"Buongiorno Misaki.
Dormito bene?"
"Mi stai prendendo per
il culo,eh? E' l'unica cosa che riesci a dire dopo quello che mi hai
detto ieri?" Sbotto io.
"Non parlare
così a tuo padre!" Dice quella sottospecie di
Barbie,guardandomi malissimo.
"Tu stai zitta! Non ti
riguarda. E poi parlo come cazzo voglio". La liquilo con uno
sguardo che potrebbe incenerire qualsiasi cosa.
Lei mi guarda male e
poi continua alzandosi dalla sedia infuriata"Hei ragazzina.."
Io mi dirigo verso di
lei con l'intento di spaccarle la faccia,ma mio padre si intromette -
come sempre.d' altronde-
"Adesso basta!- Grida.
Poi guardando Miley dice - Ti prego,calmati.amore"
'amore' Bleah..mi
viene da vomitare....
Faccio una smorfia disgustata e faccio finta di vomitare.
Detto
questo lei mi guarda ancora una volta male e io le rispondo con un
sorriso strafottente. Si siede e poi continua la sua colazione.
Mio padre sospira e mi
guarda.
"Misaki,fai colazione e
poi vai subito a preparati,che doppiamo andare in Aereoporto."
"Allora dicevi sul
serio - Dico allibita - Sta tranquillo,mi preparo in questo momento
senza fare colazione,perchè come tu NON sai,non la
faccio da 3 anni a questa parte."
Detto questo lo lascio
lì,e mi dirigo in bagno a lavarmi.
Dopo
essermi lavata,mi dirigo nella mia stanza e incomincio a preparare le
mie valigie.
Metto dentro qualsiasi
cosa trovi davanti.
Dopo averla finita,mi
vesto e mi trucco: Maglietta un pò lunga,pantaloncini e
ballerine. Per il trucco ho optato: Ombretto nero,mascara e
lucidalabbra. Niente di così troppo appariscente.
Mi guardo allo specchio
velocemente.
"Bene..."
Prendo le mie valigie e
mi dirigo al piano di sotto dove trovo mio padre già pronto.
"Hai preso tutto?" Mi
chiede
"Sisi ho preso tutto"
Dico fredda senza guardarlo e senza salutere la mia matrigna e vado
direttamente fuori.
"Arrivederci Misakiii"
Dice la moglie di mio padre,con quella sua stupida vocina stridula.
Di sicuro
sarà felice di non avermi più intorno.
"Vaffanculo!" Le urlo
senza voltarmi e facendole il dito medio.
Mi dirigo con le valige
in mano direttamente alla limousine nera che è parcheggiata
di fronte al giardino della villa. Apro la portiera infretta senza che
me lo faccia l'autista. Entro,butto le valige e mi siedo scomposta
sbuffando.
Che
situazione del cazzo!
Sento la portiera
aprirsi, chiudersi e la macchina partire.
Deve essere lui. -
Dico riferendomi a mio padre .-
Intanto io mi metto le
cuffie e ascolto della musica metal.
Il viaggio con la macchina continua per circa 15 minuti e finalmente
arriviamo all'areoporto.
Scendo e tutto ad un
tratto dei Flash mi assalgono.
Cazzo
di paparazzi di merda!
Mi dirigo velocemente
dentro all'aereoporto con le valige in mano,seguita da mio padre,i
bodigard e i paparazzi alle calcagne.
Dopo aver aspettato un
tempo che sembrava infinito,finiamo di compilare tutti i documenti e mi
avvio verso l'entrata dell'aereo.
Prima di entrarci mi
volto e trovo mio padre fermo a guardarmi.
Abbasso lo sguardo e lo
rialzo quasi subito quando sento mio padre dirmi la frase che fa
traboccare il vaso.
"Sono sicuro che adesso
mi odi più di prima,ma ti assicuro che lo faccio per
te,Misaki." - Dice - "Comunque appena arriverai in Giappone,troverai
tua zia,dove ti accompagnerà a casa sua,in campagna. Lei poi
ti spiegherà dove andrai a scuola. Ti telefonerò
ogni settima. Fai buon viaggio,Misaki." - Conclude mettendosi gli
occhiali da sole e avviandosi fuori dall'aereoporto.
"Ciao!" Grido alla
fine,per farmi sentire meglio.
E quando lo vedo alzare
una mano in segno di saluto,faccio un sorriso amaro e mi dirigo,da
sola,dentro all'aereo.
Il mio posto
è al numero 27. Noto.
Cerco il numero 27 con
lo sguardo e finalmente lo trovo.
Mi siedo subito e metto
la cintura. Senza neanche accorgermene mi addormento pensando a cosa mi
dovrò aspettare,una volta arrivata in Giappone.
Aaaah,che
Dio mi salvi!
La
mia 3° FF in 3 gg. WOW!
Comunque,parliamo
del capitolo:
Ho
pensato di scrivere una FF con una Misaki diversa da come la conosciamo
tutti; la classica ragazza stronza ke se ne fotte di tutto e di tutti(1
pò cm me xD) ma con una famiglia ricca e importante,una vita
nn tanto facile e un padre assente; Zachary
Stoner.
Lui,dopo
aver scoperto l'ultima delle bravate di Misaki,ha pensato di mandarla
in Giappone,perchè sa,che se vivesse nel paese dove
è cresciuta la sua prma moglie,nonchè la madre di
Misaki,potrebbe anche mettere apposto la testa.
E
sarà una cosa veramente difficile xD
Cmq
spero solo di nn aver fatto una cagata colossale e di avervi
incuriosito almeno 1 pò xD
E
mi scuso in anticipo x eventuali errori grammaticali ^^"
Cmq
non so esattamente quando pubblicherò il 2°
capitolo,ma visto ke ho 1 mezza idea su come sarà,penso
proprio ke entro una settimana o poco più,sarà
già pronta (:
Ringrazio
ancora chi ha recensito,messo tra le preferite,seguite e ricordate,le
mie prime 2 FF (:
Grz
veramente (:
1
bacio :*
°*Sara
(Ah
si..devo dirvi ancora 1 paio di cose (:
1)Ecco qua come ho immaginato i personaggi: Misaki,
Zachary
e Miley.
2) Il titolo della FF,l'ho presa dalla famosa frase di Katie della
serie televisiva britannica, Skins (:
La
frase originale è qst: "I'm Katie
fucking Fitch, who the fuck are you?? "
Qua
c'è il video della scena intera: http://www.youtube.com/watch?v=hEC5Gsr4koo
Volevo
appunto chiarire qst cosa ^_^)
|
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