Feriscimi. ©

di anotherlivingpoet
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Feriscimi.


 

Ehi, Angelo,
perché non mi ferisci, stanotte?
Benché mi uccida,
adoro sentire il profumo della tua pelle
mescolarsi con il mio.
Ma mi ferisce.
Tu sei "Guardare e non toccare" 
ma non posso farne a meno,
ma non ne posso fare a meno,
e mi brucio.
Ardi intensamente nel tuo fuoco maledetto
e mi scotto.
Feriscimi, avanti.
Ancora una volta, ti prego.
ne ho bisogno, qui e ora, 
intensamente,
stanotte come la prossima.
Non sei l'unico condannato, ANgelo.
Qui anch'io sono condannata,
al tuo fuoco,
per sempre.
È una dipendenza, 
una droga.
Ma sono impaziente.
Mischiamo i nostri odori, le nostre anime dannate.
Qui e ora,
Demone.


                                                          


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