Rumors - traduzione
N/T: Questa storia non mi appartiene, è la
traduzione di "Rumors " di coffeebuddha e l'ho tradotta con il consenso dell'autrice.
Potete trovare la storia originale qui
Le recensioni verranno tradotte ed inviate all'autrice, le faranno sicuramente
piacere.
N/T : This fiction is not mine, it is the translation
of "Rumors" written by coffeebuddha and I translated it with
the author's permission.
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E' il tuo primo
giorno all'Accademia dell'Fbi di Quantico, Virginia, e già hai
cominciato a sentire i pettegolezzi che girano sull'Unità
Analisi Comportamentale. Per esempio c'è l'agente Rossi che ha
abbastanza credenziali ed esperienza sul campo da fare girare la testa
una recluta, ma c'è una ragione per cui le regole sulle
relazioni fra colleghi non esistevano prima del suo arrivo, quindi se
sei una donna e sei attraente, stai in guardia.
L'agente Morgan
porta la fede nuziale, ma per quanto se ne sappia, non è mai
stato sposato, si pensa che sia uno stratagemma per tenere a bada le
ragazze.
E mai fare arrabbiare Penelope Garcia, il loro tecnico informatico, se ci tieni a navigare in Internet in tutta sicurezza.
L'Agente Reid non
è in grado di dirti i nomi dei "Tre Marmittoni", ma, su molti
argomenti, è molto meglio di un'enciclopedia. Ma non
permettergli di raccontarti una delle sue barzellette.
L'Agente
Supervisore Hochner sarà gentile con te, ma fai comunque molta
attenzione. Dicono che una volta abbia perso la calma ed abbia ucciso
un serial killer a mani nude. Meglio non scoprire cosa potrebbe farlo
scatenare di nuovo.
Con tutte queste
cose in testa, non sorprende che tu sia leggermente nervosa quando uno
dei tuoi istruttore ti si avvicina e ti chiede di portare degli
incartamenti all'Agente Morgan nell'openspace del BAU. Con tutto quello
che hai sentito sull'Agente Morgan –" E' stupendo." "Un dio greco
con tanto di muscoli." "Vorrei leccarlo tutto…e non
guardarmi così. Quando lo vedrai capirai cosa intendo." Sei
abbastanza sicura che lo riconoscerai appena lo vedrai, quindi ti fermi
sulla soglia dell'openspace osservando dentro l'ufficio.
Quando intravedi il
possente uomo dalla pelle scura all'altro lato della stanza ti rendi
conto che avevano ragione. E' splendido e muscoloso. Anche se non sei
del tutto convinta che leccarlo sia una buona idea, ti sembra una cosa
alquanto bizzarra. Ma è decisamente attraente tanto da bloccarti
lì sulla porta solo per osservarlo un po' di più. Sta
camminando e parlando con una donna bionda, magra, ma qualcosa non ti
torna…
Non camminano
diritti avanti a loro ma piegano verso sinistra. In effetti, se guardi
bene, ti accorgi che il corpo dell'Agente Morgan è rivolto in
quella direzione, come se qualcosa lo stesse attirando. Si fermano e la
donna dice qualcosa, poi prosegue per la sua strada, mentre l'Agente
Morgan si volta verso la scrivania alla sua sinistra con un largo
sorriso verso un ragazzo magro, con i capelli lunghi. Da quello che hai
sentito, immagini che quello sia il Dottor Reid.
Guardi l'Agente
Morgan interagire con il ragazzo. Non si stanno toccando, ma c'è
qualcosa di quasi elettrico nell'aria tra quei due. Il modo in cui
piegano la testa l'uno verso l'altro, ogni movimento li avvicina sempre
più. La mano dell'Agente Morgan arriva all'altezza della guancia
del Dottor Reid, e, sebbene sembri un gesto innocente, qualcosa
nella sua espressione ti fa capire che se fossero da soli, quel gesto
si trasformerebbe in una carezza. La tanto chiacchierata fede è
effettivamente al suo posto, all'anulare sinistro dell'Agente Morgan, e
mentre il Dottor Reid parla, agitando con grazia le mani, noti quella
che sembra essere una fedina d'argento molto simile a quella
dell'Agente Morgan.
Ti domandi come mai non ne hai ancora sentito parlare.
"Ha bisogno d'aiuto?"
Sussulti, le tue
guance arrossiscono imbarazzate per essere stata colta a fissare, e ti
volti verso l'agente che ti ha fatto sobbalzare. E' più vecchio
ma elegante, capelli e occhi neri, uno sguardo severo ma non scortese.
Ancora prima di guardare il suo tesserino di riconoscimento, sei
abbastanza certa di sapere chi è: l'Agente Supervisore Aaron
Hotchner.
Ti schiarisci la
voce e sorridi nervosamente indicando l'incartamento che hai in mano.
"L'agente Young mi ha chiesto di consegnare questo all'Agente Morgan"
dici sperando di non essere arrossita. "E' quello con il Dottor Reid,
Signore?"
Non sei sicura di
aver posto la domanda per avere una conferma, più che altro una
dichiarazione che i due uomini siano chi pensi che effettivamente
siano. Dall'occhiata che ti lancia l'Agente Supervisore Hochner, lo
capisce anche lui. Il suo sguardo è fermo e penetrante, ti
blocca lì dove sei, il tuo respiro si fa un po' più corto
mentre ti ricordi quello che qualcuno ti ha sussurrato su di lui poco
prima. Dopo un lungo, lungo istante ti parla lentamente, scandendo bene
ogni parola: "Gli Agenti Morgan e Reid lavorano insieme da parecchi
anni. Hanno sviluppato una forte amicizia durante tutti questi anni."
Annuisci e stai per
dire qualcosa, ti senti estremamente a disagio e speri di scusarti ed
andartene ma lui continua con un'espressione ferma e un po'
intimidatrice. "Ogni tanto, uno studente o un agente presume che ci sia
molto di più nella loro relazione. Questo non solo è
ovviamente infondato, ma potrebbe essere considerato addirittura
diffamatorio. E questo tipo di comportamento non si adatta certo a
qualcuno con l'ambizione di diventare un agente. Capisce cosa voglio
dire?"
E che lui lo
comprenda o meno, tu lo capisci. Tuo nonno è stato sposato con
tua nonna per oltre sessant'anni prima che lei morisse ed ha ancora lo
stesso sguardo ogni volta che, dopo un paio di bicchieri di vino,
prende la foto di tua nonna dalla cappa del camino. La tua migliore
amica Kate, sapeva che avrebbe sposato il suo ragazzo fin dal giorno
del suo arrivo in terza elementare, e ha lo stesso sguardo ogni volta
che in un discorso salta fuori il nome del marito. Gli Agenti Morgan e
Reid si stanno scambiando lo stesso identico sguardo.
Lucente e puro, un
amore così dolce e duraturo che la maggior parte delle persone
può ritenersi fortunata se riesce a scorgerlo, visto che
provarlo è molto più difficile. E' quel tipo di amore che
rende tutto migliore anche solo ad esserne sfiorati.
Per cui, sì,
capisci perché l'Agente Supervisore Hotchner è lì
al tuo fianco che ti osserva, lo sguardo sembra quello di mamma orsa
che sta decidendo se sei o meno una minaccia per i suoi cuccioli. Una
cosa così? Vale la pena proteggerla.
There is so much good in the worst of us,
And so much bad in the best of us,
That it hardly becomes any of us
To talk about the rest of us.
~ Edward Wallis Hoch
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