Unable to forgive - capitolo unico
Titolo: Unable to forgive
Personaggi: Emily Thorne
Rating: Giallo
Genere: Sentimentale, Drammatico, Introspettivo
Avvertimenti: One-shot, What if?
Note dell'autrice:
- Ambientato in momenti diversi, alcuni specifici, altri no, alcuni veri, altri modificati.
- E' presente qualche piccolo spoiler della 1x22.
- N. Parole: 1021
- Partecipa alla Conchiglia Challenge
indetta da Fanworld. Il prompt in questione richiedeva di scrivere una
storia di almeno 1000 parole di cui, ogni paragrafo, iniziasse con le
lettere che formano la parola “E-S-T-A-T-E”.
Dedico questa storia a tutti i Nemily come me,
continuiamo a tifare sempre per loro, ragazzi!
Unable to forgive
Emily, quella notte, aveva sognato suo padre, David Clarke.
Non era un fatto sorprendente, da
quando erano stati separati quando era solo una bambina, le era
capitato in continuazione di sognarlo o anche solo pensarlo; inoltre,
il giorno dopo sarebbe arrivata negli Hamptons, sarebbe tornata nel
luogo dov'era cominciato e finito tutto, era naturale che il suo
inconscio corresse incontro all'uomo a cui era stata ingiustamente
rovinata la vita.
Ma lei avrebbe fatto di tutto, anche l'impossibile, per vendicarlo.
Non si sarebbe fermata davanti a nulla, perché nulla era rimasto nel suo cuore.
La sua infanzia e la vita di suo
padre erano stati distrutti e lei non avrebbe avuto pace finché
non si fosse avverato il detto: occhio per occhio, dente per dente.
I Grayson e tutte le persone coinvolte avrebbero pagato, uno ad uno.
Non le importava minimamente che nel sogno suo padre le avesse sussurrato la parola: perdona.
Era troppo tardi per questo.
***
Sposare Daniel
Grayson sarebbe stato un piccolo prezzo da pagare per poter avere
accesso dall'interno alla famiglia del suo fidanzato.
Senza contare che Daniel le
piaceva, davvero, sembrava così diverso dai suoi genitori, come
se la mela fosse caduta effettivamente lontana dall'albero per una
volta.
E non era importante se il suo
cuore si risvegliava alla vista di Jack, il suo amico d'infanzia,
perché ormai non era più tempo per pensare ad un loro
possibile futuro insieme, avevano perduto l'occasione molti anni prima.
Jack non faceva parte del piano e lei voleva assolutamente che ne rimanesse lontano.
Avrebbe voluto che anche per Nolan
fosse così, anche se per motivi diversi, però lui si
ostinava ad impicciarsi nella sua vendetta e mettersi nei guai.
Il fatto che lui l'avesse aiutata
più e più volte e fosse l'unico di cui potesse fidarsi,
non bastava a farle digerire la sua fastidiosa intrusione.
Emily accettò l'anello di
fidanzamento e lasciò che Daniel glielo infilasse all'anulare.
Si lasciò contagiare dall'entusiasmo di lui e presero a baciarsi
mentre la tempesta infuriava.
Forse avrebbe potuto amarlo veramente, pensò, ignorando l'anello che pareva una morsa intorno al suo dito.
***
Tyler le aveva causato molti problemi da vivo e nemmeno con la sua dipartita aveva smesso.
Daniel era stato accusato del suo omicidio e il suo piano di vendetta stava subendo una battuta d'arresto.
Voleva riuscire a dimostrare la
non colpevolezza del suo fidanzato ed evitargli di dover marcire in
prigione da uomo innocente, ma non avrebbe nemmeno permesso che Jack
prendesse il suo posto.
Doveva aiutarli entrambi, ma come avrebbe potuto fare?
No, considerò scioccata in
quel momento, stava sbagliando tutto. Stava permettendo ai suoi
sentimenti di confonderla e questo non andava bene.
Se avesse lasciato comandare il
suo cuore, non sarebbe riuscita a pensare lucidamente con il rischio di
non aiutare né Jack, né Daniel e vedere il suo piano
fallire miseramente.
Sospirò. Era ora di cominciare a riflettere senza lasciarsi influenzare da stupide emozioni.
Oh, come avrebbe voluto avere
Tyler davanti a lei solo per darle il tempo di mostrargli le sue
tecniche di arti marziali su di lui.
***
Amanda Clarke era morta.
Questa volta però non si
trattava più della vecchia se stessa, ma di una persona in carne
ed ossa, quella con cui aveva fatto scambio d'identità.
I Grayson si erano sentiti minacciati e ancora una volta a farne le spese era stata una persona innocente.
Amanda era morta e con lei il
figlio di Jack che portava in grembo. Lui era distrutto, Emily non
sapeva se sarebbe mai riuscito a riprendersi del tutto.
Era però certa che non si sarebbe mai potuta perdonare per aver lasciato che accadesse.
Ora i Grayson erano convinti di
essere al sicuro, di essersi lasciati definitivamente il passato alle
spalle con la morte della figlia di David Clarke.
Non sapevano quanto si sbagliavano.
Lei e Nolan avevano trovato le
prove della colpevolezza di Conrad e quelle dell'implicazione di tutti
quelli che avevano tradito suo padre.
Era arrivato il momento di sistemare le cose.
***
Tante persone
avevano perso la vita o avevano subito danni morali e fisici, tanti
erano i fatti accaduti, ma finalmente il mondo conosceva la
verità.
I Grayson erano stati svelati per la feccia che erano e il nome di suo padre era stato riabilitato.
Avrebbe dovuto esserne, se non felice, almeno soddisfatta, e in effetti lo era, ma non del tutto.
Aveva ottenuto quello per cui
aveva lottato per anni, ma ora che avrebbe potuto cominciare una vita
normale non le era rimasto niente.
Daniel stava tentando faticosamente a rimettere in piedi la compagnia di suo padre e non voleva più vederla.
Jack era salpato insieme alla sua
barca, “Amanda”, e sembrava intenzionato a non ritornare
mai più. Era stato un brutto colpo da superare per lei, anche se
ormai aveva accettato che, dalla morte di Amanda, tra loro non sarebbe
mai più potuto accadere nulla.
Charlotte, la sua sorellastra, era
in un centro di riabilitazione e si stava riprendendo lentamente,
aiutata dal suo ragazzo, Declan.
Emily non sapeva come riuscire a creare un rapporto con lei, e non era nemmeno certa di volerlo.
Nolan... no, lui era rimasto e continuava a starle vicino e ad aiutarla.
E lei aveva smesso di tentare di allontanarlo da sé.
***
Emily posò un fiore sulla tomba di suo padre.
Era passato del tempo dall'ultima volta che era passata a trovarlo e questa volta non era venuta da sola.
«Andiamo» disse all'uomo al suo fianco, Nolan.
Lui piegò le labbra in un enorme sorriso e le avvolse un braccio intorno alle spalle.
Lei non protestò, anzi finì per posare il capo sulla spalla di lui e camminare in quel modo, abbracciati.
Non doveva più fingersi diversa da quello che era diventata, ma stava cominciando a sciogliersi e ad essere felice.
Papà, disse fra sé e sé, non
ho mantenuto la promessa, non ho perdonato e non lo farò mai.
Non provo pena per le persone a cui ho distrutto la vita, come loro non
l'hanno provata quando è toccato a te.
La vendetta si è compiuta, e ne vado fiera.
Emily e Nolan si avviarono verso l'uscita del cimitero.
Note:
Come noterete, ho volutamente evitare di inserire (ATTENZIONE, SPOILER
1X22!) la madre di Emily in queste fasi della vendetta e ne ho creata
una più semplice, cambiando anche alcune sorti, come la morte di
Amanda (scusa, cara, nulla di personale).
Spazio Autrice: Questa one-shot
è un colpo di testa, nata sabato sera mentre stavo ragionando su
un prompt della Conchiglia Challenge che mi piaceva. Comunque, alla
fine dei giochi, mi sento abbastanza soddisfatta di quello che è
uscito fuori. Spero sia lo stesso anche per chi passerà di qui.
Tante grazie a Deb per il betaggio. <3
Questo fandom mi ispira parecchio, spero di tornare di nuovo.
Ilaria
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