Oh...How i wish that was you!
E' la notte di Capodanno.
Tutti festeggiano animatamente mentre io sono sola su questa terrazza a
fissare il cielo.
Ma perchè sono sola in una serata come queste?
In questo momento dovrei essere a festeggiare con tutti gli altri, a
bere e a ridere aspettando la mezzanotte.
Forse è un po' colpa mia...Anzi! E' totalmente tutta colpa
mia!
E' colpa del mio carattere asociale, della mia voglia di stare chiusa
in me stessa, del mio cercare di evitare le persone.
Vi svelo una cosa però!
Non sono sempre stata così.
Prima ero socievole, amavo ridere e stare in compagnia. Era come se
odiassi o avessi paura della solitudine.
Tutto così splendido fino a quando , a diciassette anni,il
mio migliore amico Louis mi abbandonò.
Si trasferì a Londra lasciandomi qui a Doncaster tutta sola
senza neanche una spiegazione.
Non potevo , non volevo accettare quella situazione!
Mi sentivo vuota senza di lui anche avendo tremila persone accanto.
Volevo soltanto lui, ma lui non era con me come sempre.
Perchè lui c'era sempre!
Era come il mio angelo custode, non permetteva mai che mi succedesse
qualcosa.
Se penso a lui la mia mente si riempe di ricordi.
Da quelli di quando avevamo sette anni appena e giocavamo tutti i
giorni promettendoci di non lasciarci mai più , a quelli dei
quindici anni dove ci sostenevamo a vicenda durante il percorso alle
superiori, i primi fidanzati, i mille discorsi senza senso , fino ad
arrivare al giorno buio e spento di quando se ne andò.
La mia vita è cambiata radicalmente.
Non l'ho più sentito da quel giorno, non ho avuto
più sue
notizie. Nè un messaggio nè una chiamata ,
nemmeno una
telefonata il giorno del mio diciottesimo compleanno , mentre io lo
inondavo di lettere senza risposta.
Sono passati ben due anni e mi manca ancora. Di lui mi resta solo un
braccialetto in acciaio con inciso il suo nome. Chissà se
ancora
conserva il suo con il mio di nome!
Sono qui su questa terrazza di questa casa sconosciuta a fissare le
stelle.
Oh! Una stella cadente!
Dovrei esprimere un desiderio ora?
Bè tutti lo fanno di certo non mi cambierà la
vita provare!
Chiudo gli occhi per qualche secondo e formulo il mio desiderio.
Riapro gli occhi, passa qualche minuto e non succede niente.
La solita fregatura!
Riscendo al piano inferiore ripercorrendo la scalinata a chiocciola.
Perdo l'equilibrio stando sui i miei tacchi vertiginosi e cado su un
invitato.
Cerco di scusarmi ma appena si gira verso di me mi blocco.
Le parole sono ferme in gola e non vogliono uscire.
Non poteva essere lui.
Non potevano essere i suoi occhi.
Non poteva essere il suo sorriso.
Il ragazzo mi guarda e non dice nulla , mi fissa come sto facendo io.
Avrò preso una svista chiedo scusa e esco in giardino.
Mancano solo venti minuti all'anno nuovo.
Mentre cammino in cerca di una panchina dove poter stare in pace...
"Destiny!" sento urlare.
Mi volto e vedo il ragazzo che corre verso di me.
Sa il mio nome ...potrebbe essere davvero lui!
Arriva alla mia figura e mi abbraccia improvvisamente.
Resto spiazzata e ricambio l'abbraccio.
"Destiny" ridice con voce rauca.
"Louis" dico ormai certa della persona che ho tra le mie braccia.
"Mi sei mancata!" dice.
"Anche tu Louis, anche tu!" dico.
Sciogliamo quell'abbraccio e ci sediamo su una panchina.
Ancora scossi dall'avvennimento restiamo in silenzio per qualche minuto
fissando il prato. Sposto velocemente il mio sguardo sul suo polso e
vedo il braccialetto : non l'ha tolto, non mi ha dimenticata!
"Che cosa ci fai qui? Quando sei tornato? Perchè non mi ha
detto
niente? Perchè non ti sei fatto sentire in questi due
anni?.."
continuo a sparare a raffica milioni di domande mentre cominciano a
rigare il mio volto inquantificabili lacrime.
Mette una mano sulla mia spalla e sobbalzo a quel contatto.
Fa voltare il mio viso , mi asciuga le lacrime con i pollici e mi
abbraccia nuovamente.
Lo stringo più forte a me, come se potesse andare via ancora
da
un momento all'altro, e intanto continuo a piangere non riuscendo a
trattenermi.
Appoggio la testa nell'incavo del suo collo e comincio a parlarci
soffocando leggermente la mia voce sulla sua spalla.
"Perchè?" domando semplicemente.
"Scusami, scusami ti prego. Spero che un giorno tu mi perdonerai per
quello che ho fatto. Non avevo assolutamente intenzione di farti
soffrire e di far colare quelle goccie d'acqua dai tuoi occhi per me.
Ho sempre voluto il tuo bene , ma non riuscivo più a vivere
qui..non mi sentivo a mio agio e forse quello che ci voleva era
cambiare aria e lasciarsi tutto alle spalle.." dice .
"Non ti capisco, cosa intendi?" dico.
Prende un respiro profondo e inizia a fissare la punta delle sue scarpe.
"Destiny ... io ti ho sempre voluto un bene dell'anima e questo lo sai.
Ne abbiamo passate tante insieme perchè eravamo sempre
insieme.
Eravamo come una sola cosa. Due cuori e una sola anima ,ricordi? "
dice.
"Si Louis , ma ancora non capisco dove vuoi arrivare" dico staccandomi
dall'abbraccio.
" Ricordi quando hai conosciuto alla festa di tua cugina Tom?
Bè.. all'inizio mi sembrava una cosa normale ed
ero felice
del fatto che tu avessi trovato una persona
sincera che ti
amasse, soltanto che dopo un po' non c'è stato
più tempo
per noi. Le due anime erano separate e tu avevi deciso di dare il tuo
cuore a lui. Non c'era più Louis e Destiny, ma solo Louis e
'dov'è Destiny?'.Mi sentivo così vuoto , con una
perenne
fitta allo stomaco e al cuore. Come se la parte più
importante
di me fosse scomparsa per sempre ed eri tu quella parte e di certo non
ti avrei mai voluta fuori dalla mia vita, ma ho dovuto farlo. In quel
periodo ho capito una cosa importante ... non so ancora trovare le
parole giuste anche se infondo non sono così difficile.
Bè.. Destiny io ti amo! L'ho capito e forse troppo tardi .
Infondo ci si rende conto di quello che si ha solo perdendolo , giusto?
Comunque dopo aver chiarito i miei sentimenti per te ho provato ,
cercato qualsiasi modo per poter far passare quest' amore per te .
"Amore" già! Non era una stupida, banale cotta che si poteva
prendere per la migliore amica e io ne ero certo e ne sono ancora
convinto. Non riuscivo a vederti con Tom. Ogni volta che vi trovavo
insieme il mio cuore perdeva un battito e subito affiorava la voglia di
piangere e di urlati quello che provavo. Più vi vedevo
insieme
più la voglia di averti al mio fianco aumentava. Quindi ho
pensato che la miglior soluzione era quella di trasferirmi e lasciarmi
tutto alle spalle, compresa te. Dopo due anni pensavo che fosse sparito
tutto quello che provavo e così sono ritornato a
Doncaster qualche giorno fa, ma appena ti ho visto sulle scale, appena
ho incontrato i tuoi splendidi occhi ho capito che ti amo ancora e che
io mi ero semplicemente abituato alla tua assenza" dice tutto d'un
fiato.
Un silenzio indefinibile si è creato tra noi ed io sono con
le lascrime agli occhi , ma aspettate! Oltre a quelle lacrime
c'è un sorriso enorme che contraccambia anche lui. Infondo
io lo amavo e lo sapevo , ma mai dell'idea che potesse ricambiare.
"Ti prego Destiny , dì qualcosa" dice con voce rauca.
"Non credo che ci sia bisogno di parole" dico accennando un sorriso.
Lentamente mi avvicino al suo volto sempre con lo sguardo incatenato al
suo.
Posa con delicatezza la sua mano sulla mia guancia e mi dà
delle piccole carezze.
La distanza diventa minore man mano fino a quando non arriviamo a
toccarci la punta dei nasi a vicenda.
Per quanto ancora riusciremo a resistere senza compiere quel piccolo
movimento?
I suoi occhi mi confondono , so che non farà lui la prima
mossa.
Ecco che lentamente poggio le mie labbra sulle sue soffici e rosee.
Un bacio delicato è quello , senza nè malizia
nè passione.
E' uno di quei baci romantici che ricordi per tutta la vita che fissano
quel momento esatto come una fotografia.
Dopo quei pochi secondi che non sembravano tali ci stacchiamo
lentamente assaporando man mano ogni momento.
"Ti amo anche io Louis" dico infine mentre in sottofondo si sente il
rumore dei fuochi d'articio.
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