wanna find you there, wanna hold on tight.

di herefornessa
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Chapter I.

 

Decisero di andare al quarto fairway, sulle distese di prato vicino al piccolo lago.

Avevano tutti finalmente appena finito il turno e timbrato il permesso.

Il caldo si era aggregato ad un leggero venticello e pareva un incantevole giorno.

Avevano in programma anche di andare al campo di baseball con i loro amici della East High, come solito fare, ma il tempo si restrinse.

Presero un semplice cestino da picnic, di quelli che servivano alla cucina per contenere piccole porzioni di cibo e iniziarono a fare a gara di lanci, una sorta di gioco che li divertiva ogni volta.

-okay, pronto?- la ragazza lanciò delicatamente il chicco d'uva.

Troy lo prese al volo con la bocca, esultando sia lui che Gabriella.

Si stese per terra all'indietro e si rialzò di colpo, carico per sfidare la mora.

Il ragazzo lanciò il secondo chicco d'uva a ella che principiante, non lo prese.

Iniziarono a ridere, senza più smettere.

Il biondo si sollevò e cominciarono a rincorrersi per l'area.

Il sorriso della mora era costante.

Continuarono a inseguirsi fino al punto in cui la ragazza non cadde sfinita.

Delle risate da parte di quest'ultima continuarono a farsi sentire.

Il ragazzo la scrutò come fosse la prima volta, quando si incontrarono alla serata di karaoke di capodanno.

Pareva di rivivere la scena, loro due ragazzini, il palco e le luci.

I suoi occhi azzurri, c'erano solo per quelli color cioccolato della ragazza.

 

Her eyes, her eyes, make the stars look like they're not shining. Her hair, her hair falls perfectly without her trying.”

 

Troy la sollevò cautamente dal sottile strato di erba fresca e la portò al petto sorridendo.

Le si avvicinò dolcemente per osservare il suo piccolo fiore tra i capelli e sistemandoglielo, la abbracciò cercando di sfiorarle le morbide labbra ricoperte da un velo di burrocacao.

Dei getti d'acqua si azionarono e arrivarono fino a toccare le loro pelli interrompendo il momento.

La mora iniziò a ridere, guardando sorpresa il ragazzo.

-mi concede questo ballo?- con tale voce il biondo si chinò verso Gabriella.

-ma certo, mio signore.- rispose quest'ultima adoperando un sorriso spontaneo e uno sguardo divertito.

-e allora andiamo.-

Troy le cinse i fianchi e iniziarono a ballare e a saltellare, proprio come due bambini tenendosi per mano.

Volevano lasciare scorrere il tempo, stare insieme.

Correvano scalzi, come liberi gabbiani e amavano salire fino alla collina per poi ripassare sotto i getti d'acqua.

Ogni singola goccia, percorreva i loro visi innamorati e delicati.

Il ragazzo aprì le braccia mentre precipitava e fece per rotolare, scrutando intanto il paesaggio d'estate.

Gabriella fece lo stesso, dirigendosi verso il biondo.

Il colore dei suoi capelli era simile a quello del sole e forse anche più acceso.

Si afferrarono a vicenda e Troy decise di far salire in spalle la ragazza.

Coraggiosi, attenti, innocui, con la voglia di vivere e non dare importanza a nient'altro, innamorati.

Era totalmente chiaro, il modo in cui si guardavano, in cui scrutavano i loro stessi riflessi.





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