Questa è la mia
prima Dramione. Non vi nascondo che sono parecchio insicura su questa
storia, visto che questo paring è molto popolare ed è molto facile
cadere in clichè che a me non piacciono quasi per niente. Il mio Draco
non è il bello e dannato Dio-del-sesso che fuma sigarette e che
conquista tutta la "fauna femminile" di Hogwarts e la mia Hermione non
è la ragazza tutta boccoli e occhi d'oro. Ho cercato di rendere i
personaggi quanto più possibile simili a quelli della Rowling, anche se
(essendo una dramione) saranno inevitabilmente OOC! Spero di avervi
incuriositi e fatemi sapere cosa ne pensate e se posso continuarla o se
è meglio che termini qui quest'esperienza!
Filo Rosso
Prologo
- Soltanto quelli
che sanno odiare sanno anche amare.-
Pëtr Kropotkin
Era in cima
ad una fragile torre di sedie carbonizzate,con le braccia sorreggeva
Goyle svenuto.Il suo cuore martellava furioso nel petto e il fumo
generato dall'Ardemonio gli seccava la gola. Da lontano scorse Potter
in sella ad una scopa. Iniziò a gridare, nella speranza che lo
sentisse. Lo vide arrivare e alzò un braccio ma, appena lo afferrò, la
mano sudata gli scivolò subito dalla presa. Pochi secondi dopo,vide
Weasley e la sanguesporco Granger caricare Goyle sulla loro scopa,
dandogli la possibilità di aggrapparsi a Potter. Quando riuscirono ad
uscire dalla stanza, cadde dalla scopa e rimase disteso a faccia in
giù; rantolava e tossiva, scosso dai conati. La Granger era seduta a
terra, ansimante, accanto a Goyle ancora privo di sensi. Lo guardava
come non l'aveva mai guardato nessuno. Non sapeva cosa stesse pensando
ma, nei suoi occhi, riusciva a scorgere gli stessi sentimenti che
pervadevano anche lui: paura,sollievo,rammarico.
«T-Tiger»
tossicchiò non appena riuscì a parlare. «T-Tiger...»
«È morto» rispose Weasley.
Si svegliò di soprassalto,
aveva la fronte imperlata di sudore. Erano settimane che continuava a
sognare quel momento nella Stanza delle necessità. La morte di Tiger
l'aveva sconvolto tanto quanto aveva fatto la guerra. Il processo, che
vedeva i Malfoy imputati come Mangiamorte, era terminato. Erano stati
assolti dal Ministero grazie alla testimonianza di Potter che aveva
raccontato a tutti di come Narcissa Black Malfoy l'avesse salvato,
mentendo a Voldemort circa la sua morte. Avevano riavuto il Manor, il
loro patrimonio e la possibilità di ricominciare, tuttavia si sentiva
ancora in gabbia. Braccato da qualcosa a cui non sapeva dare un nome.
Si alzò dal letto ansimante, andò in bagno e come tutte le notti,
guardandosi allo specchio, pianse lacrime amare.
***
Quella stessa mattina,
Draco si era recato a Diagon Alley, per sistemare alcune faccende
alla Gringott. Si era fermato,poi, davanti ad una vetrina che esponeva
l'ultimo modello della Firebolt, quando aveva visto riflessa nella
stessa vetrina la Granger che usciva dal Ghirigoro con un sacco di
libri fra le braccia. Improvvisamente riaffiorò nella mente quello
sguardo che gli aveva rivolto subito dopo essere usciti indenni dalla
stanza delle necessità provocandogli uno spiacevole bruciore
all'altezza dello stomaco. Era la stessa di sempre; i capelli crespi e
ricci, gli occhi marroni accesi di determinazione e persino quella
detestabile aria di supponenza era rimasta tale e quale a come la
ricordava ad Hogwarts. E la odiò. La odiò perchè lei aveva vinto. Lei
poteva girare a testa alta, ricevendo l'ammirazione e la gratitudine di
tutti e guardandola andare via la odiò ancora di più, perchè lui aveva
sbagliato a gestire tutta la sua vita, era stato un debole. Nonostante
potesse vantare di avere il sangue puro, non era all'altezza di
Hermione Granger: sanguesporco ed eroina di guerra.
Quella notte sognò Hermione
Granger che,sorridente,gli tendeva una mano.
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