Addio

di Cable
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Credi in te, continuo a ripetermi. Credi in te, non hai nulla da invidiare.

Eppure, mi sento sempre inferiore, sempre peggiore, sempre in difetto.

Non ho mai potuto confermare ciò che speravo. Che continuo a sperare.

Essere al pari degli altri, non essere meno bravo, meno talentuoso, meno degno di scrivere.

È da quando ho iniziato a scrivere storie che tento di dimostrare al mondo il mio talento, ma puntualmente devo ricevere delusioni, scoraggiamenti.

Devo sbattere contro la mia incapacità.

 
E continuo a provare, ancora, ancora e ancora, senza mollare, perché so che un giorno avverrà la mia rivalsa, ma lo sconforto si
impossessa di me, i complessi di inferiorità mi schiacciano.

Non posso sentirmi al pari di chi è più bravo di me, e questo mi avvilisce. Essere inferiore, mi distrugge. L’invidia colma i miei sentimenti.


La mia vita è dedicata al migliorarmi, al tentare di superare gli altri, al sentirmi sufficientemente bravo, alla mia passione.

Ecco, adesso sapete quanto è marcio il mio cuore. Adesso potete iniziare a odiarmi.

Io vi dico addio. 

 

  




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