Piccola parte della storia di Nakamura Momoko

di Nollie
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Nakamura-chan si accomodò sul terreno erboso del suo giardino, col dorso addossato al fusto del suo caro albero, dirigendo il viso alla volta celeste. Quella notte era ambigua, una rappresentazione scarsa di stelle abbelliva quel cielo, ma lei ne puntò immediatamente una, luccicava di un bagliore bluastro, non ne aveva avvistata alcuna in nessun tempo così atipica. Dopo all'incirca cinque secondi, fissando l'astro bizzarro senza battere ciglio, la stella si mosse. L'adolescente non comprendendo calò lo sguardo verso la vegetazione su cui era adagiata, per poi tirarlo ancora su, ma la prospettiva era commutata, al posto dell'astro si manifestò per solo un istante una fiamma piccina piccina e nella medesima fase un'apertura, come se si fosse bruciato un frammento di un foglio e badando a questa convinzione le crollò della cenere sulla sinistra guancia rosea.

Nakamura-chan si accomodò sull'erba del suo giardino, con la schiena riposta sul tronco dell'amato ciliegio, dirigendo lo sguardo al cielo. Quella notte era oscura, c'erano poche stelle, ma ne puntò immediatamente una, luccicava di un bagliore bluastro, non ne aveva mai vista una così unica. Dopo circa cinque secondi, fissando la stella bizzarra senza battere ciglio, l'oggetto si spostò. L'adolescente non comprendendo calò lo sguardo per terra, per poi tirarlo ancora su, ma la prospettiva era cambiata , al posto della stella apparve per solo un istante una fiamma piccina piccina e nella medesima fase un'apertura, come se si fosse bruciato un frammento di un foglio e badando a questa convinzione le crollò della cenere su una delle guance rosee.




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