automatic cash
"Articolo non
riconosciuto."
John prende un respiro e ripassa il codice a barre delle carote di
fronte alla luce rossa.
"Articolo non
riconosciuto."
Odia quella voce metallica che esce da un punto imprecisato della cassa
e lo fa sentire uno scolaretto al primo anno di scuola. E' un uomo
adulto, un medico, non può averla vinta quella cosa lì.
Ripassa le carote più lentamente, stavolta.
"Articolo non
riconosciuto."
Vorrebbe infilare le dita nella pellicola, strapparla e lanciare gli
ortaggi
in aria come se fossero coriandoli. Preme con decisione
sull'opzione Inserisci
l'articolo manualmente. Si prepara a digitare il codice a
barre ma invece della tastiera numerica, la voce gli parla di nuovo. "Rivolgersi ad un addetto."
Su guarda intorno. Deve esserci un commesso di Sainsbury's a cui
rivolgersi. Deve.
Richiama l'attenzione di una ragazza e mentre gli si avvicina, capisce
che ha chiamato la persona sbagliata. Troppo giovane, nervosa. Neo
assunta. John sorride compiaciuto. Il tempo passato con Sherlock gli ha
fatto imparare qualcosa.
"Come posso
esserle utile signore?"
Signore. Non
è così vecchio, la cosa lo innervosisce. Ed era
già nervoso per la cassa. "Vorrei
finire di fare la spesa. Mi servono le carote, devo preparare il sugo
per..." sta per dire il
mio compagno, si ferma. Quelli sono affari suoi. "Devo
preparare il sugo."
La ragazza gli sorride. Cerca di essere incoraggiante, ma John non si
sente incoraggiato. Forse doveva prendere l'autobus e andarsene al
mercato. Lì lo scontrino lo fanno ancora gli esseri umani.
La ragazza preme tasti, passa il tesserino, gira delle chiavi. "Mi
dispiace, signore, credo che dovrà ricominciare da capo...o
potrebbe fare la fila ad una delle casse aperte."
"Sono quasi le otto. Non posso preparare la cena per colazione." La sua
voce è più scontrosa di quanto avrebbe voluto. Ma
dover litigare, e perdere, contro una cassa automatica è una
cosa che trova inaccettabile. Farsi mettere nel sacco da una macchina.
" 'Fanculo, sono stato in Afghanistan. Mi faccio bloccare da una slot
machine che non mi fa comprare le carote. Ridicolo."
Borbotta e la ragazza non capisce cosa dice. Ma capisce che
è alterato. Ripassa il manuale mentalmente: mostrati sempre gentile.
"Mi dispiace, signore, ma questa cassa è andata in blocco."
Se quella ragazzina gli dice un'altra volta "mi dispiace" si mette ad
urlare. "Senta, non importa. Lasciamo perdere, le lascio la spesa, le
carote comprese, e stasera ordineremo una pizza. Che ne dice?"
Il sorriso della ragazza è immobile. Non sa cosa rispondere.
John si volta ed esce dal supermercato, borbottando di nuovo.
" 'Fanculo. Io ho vinto un Bafta."
Fine
Questa
storia è in parte vera. Io e le mie amiche litigammo davvero
con
la cassa automatica di Sailsbury's, a Londra. Vagamente umiliante.
Quando ho visto il prompt:
John/Cassa automatica
"'Fanculo,
sono stato in Afghanistan"
Se
inserite "Fuck you, I won a Bafta" vi do' un premio
ho pensato che dovevo scriverci.
Baci,
Aria
Per
qualsiasi cosa, mi trovate QUI
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