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di ciredefa
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Hanatamago;                                                                                                                          

[308 parole. Powa!]

 

 

 

 

Lo svedese non aveva mai sopportato quel cane.

Perché, ogni qualvolta voleva allungare le mani su Tino – anche per un semplice carezza o bacio – quell’adorabile sacco di pulci si metteva in mezzo tra loro due, chiedendo coccole che non venivano, ovviamente, negate dal Finlandese.

Quella mattina Berwald decise risolvere il problema.

Mentre Tino stava accompagnando Peter a scuola, decise di chiudere Hanatamago nello sgabuzzino, almeno per tutta la mattinata, così da concedersi qualche momento d’intimità con il finnico senza essere interrotto.

Il piano gli sembrò perfetto, ma non aveva calcolato il fatto che Tino si preoccupava facilmente. Infatti, appena tornò dalla scuola, si preoccupò non poco per il cagnolino scomparso. Berwald si maledì. Come aveva potuto lui, un affermato ingegnere, dimenticarsi di un particolare così importante?

«Qui Hanatamago, ci sono le crocchette! » canzonava il finlandese per tutta casa, cercando il cane.

“Maledizione”  Pensò lo svedese.

«Oooh, eccoti qui! » urlacchiò.

“L’ha trovato!”  Continuò.

«Che ci facevi lì dentro? Scemo di un cagnolino! Dai, ora ti do qualche bocconcino! » disse dirigendosi verso la cucina, mentre il cagnolino gli faceva le feste.

«Ohi Ber, non è che hai visto le crocchette al pollo? Non le trovo! » chiese.

Tino si volto verso lo svedese, e solo in quel momento notò sul suo viso, dietro a quell’espressione perennemente corrucciata, un velo di delusione.

Si avvicinò all’uomo, che era seduto sul divano, «Che è successo? » gli chiese.

Berwald alzò lo sguardo. A Tino bastò guardarlo negli occhi per una manciata di secondi, per capire.

Ridacchiò. Davvero aveva fatto questo … per lui?

«Scusa Hantamago,» disse, posando per terra il cagnolino che aveva in braccio «Ma credo che qui, ci sia un altro cucciolo che ha bisogno delle mie attenzioni. » finì, per poi cingergli il collo e baciarlo.

 

 

 

 

 

E con questa si conclude questa mini-raccolta!

Ciao e alla prossima!

Matryoshka.

 





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