il mondo mi crolla addosso
I suoi genitori avevano deciso di chiamarla Hope,Speranza.
Era nata sedici anni e mezzo prima a Londra, dopo anni di preghiere da parte dei suoi parenti.
Era abbastanza alta e magra, aveva i capelli castano chiaro e gli occhi
verdi. Era una bellissima ragazza ma lei non riusciva a capirlo. Non
era molto timida,era impulsiva, non aveva peli sulla lingua ma si affezionava prestissimo alle persone.
Era una normalissima ragazza di Londra,amava stare in compagnia ma in
alcuni momenti aveva il bisogno di stare sola,era fatta così.
Era amata da tutta la sua famiglia, compreso il suo amato fratellone Malcolm che in quel momento si trovava con lei nella sua stanza.
Entrambi sentirono squillare il cellulare, era il fidanzato di Hope, Nikolas.
Hope: "Ciao amore!"
Nikolas: "Ciao,devo dirti una cosa.."
Hope: "Cosa?"
Nikolas: "Bè io e Vanessa siamo.."
Hope: "Parla Nikolas!"
Nikolas:"siamo andati a letto assieme"
Hope: "Stai scherzando? Tu e la mia migliore amica" Iniziò a piangere..
Nikolas: "Non volevo ma è successo,io amo te"
Hope:
"Non ho voglia di sentire una parola di più, non cercarmi e se
sei con quella dillo anche a lei..Spero siate felici assieme,addio"
Così lei chiuse la telefonata. Si sentiva ferita, delusa,aveva
perso il suo ragazzo e la sua migliore amica. La ragazza che conosceva
ormai da sei anni, che le dava consigli, con la quale passava la
maggior parte del suo tempo, l'aveva tradita così. Prese la foto
che teneva sul comodino, sulla quale erano raffigurate lei e Vanessa e la tirò al muro.
Scoppio in lacrime e si buttò a terra. Malcolm si
avvicinò a lei, l'abbracciò ma non le chiese nulla,aveva
capito cosa era successo. Dopo qualche minuto i due ragazzi decisero di
andare a fare un giro, per svagarsi un pò e si incamminarono
verso il centro commerciale dopo aver avvertito i genitori che ancora
non sapevano di Vanessa e Nikolas.
Nel
tragitto Hope era triste, non riusciva a non pensare a quell'enorme
tradimento che la stava facendo soffrire così tanto. Suo
fratello lo aveva capito ma non sapeva cosa fare per far spuntare un
sorriso sul viso dolce di sua sorella. Decise allora di andare a cena
fuori con lei e poi di andare in discoteca. Quando glielo disse Hope si
riufiutò, non si sentiva dell'umore giusto ma Malcolm era
bravissimo nel convincere le persone e infatti la convinse ad andare
con lui. Aveva diciannove anni ma non si era mai vergognato di stare
con sua sorella, al contrario era sempre stato fierissimo di lei e
amava passare del tempo insieme.
Hope gli chiese di tornare a casa prima di andare in discoteca, voleva cambiarsi.
Indossò un paio di legghins neri e una maglia grigia con delle scarpe col tacco non molto alto.
Mentre
si trovavano sull'ingresso della loro grande casa cittadina i suoi
grandi occhi verdi, che quel giorno sembravano grigi, si riempirono di
lacrime e lei scoppiò in un pianto isterico. Malcolm la
abbracciò, sapeva che per lei era difficile uscire e vedere
tutte quelle coppiette innamorate in quel locale ma sapeva anche che le
avrebbe fatto bene, lì avrebbero incontrato la sua ragazza e un
suo amico, magari l'avrebbe fatta svagare..
Arrivarono
alla discoteca,entrarono e Hope decise di sedersi su un divanetto, non
aveva voglia di ballare ma spinse comunque il fratello a divertirsi con
la sua ragazza. Dopo circa dieci minuti lei era ancora li su quel
divanetto, forse ad aspettare qualcuno o forse semplicemente a pensare
alla sua vita. Decise che sarebbe stato meglio andare via, scappare da
qulla città che la voleva tenere in trappola. Amava Londra ma
dopo quello che le era successo ogni cosa le parlava di lui.
Era ancora innamorata? Non lo sapeva più.
Era certa di volere ancora bene a Vanessa? Si,questo lo sapeva anche se voleva mentire a se stessa dicendo che non teneva a nessuno dei due.
Entrambi le avevano lasciato un insegnamento ma anche un sacco di ricordi.
Tutte le sue giornate con loro due,quelle che amava di più erano
solo parte del passato,doveva metterci una pietra sopra,doveva dire addio.
Quell'amicizia,quella storia d'amore,dovevano diventare solo delle storie da aggiungere al suo bagaglio di esperienze.
Tornò a pensare alla sua fuga, stava pianificando tutto, Manchester
sarebbe stata la sua meta.. Mentre pensava a questo un ragazzo
abbastanza alto che aveva attorno decine di ragazze si avvicinò
a lei,le sposto una ciocca di capelli che le era andata davanti agli
occhi e le chiese di ballare con lui. Hope aveva capito che ci sapeva
fare e che di sicuro era uno di 'quelli che conta' ma come mai si era
avvicinato proprio a lei? Hope non apparteneva al gruppo di "quelli che
contano" ma non apparteneva neanche al gruppo dei "perdenti",lei stava
nel mezzo. Era ben voluta da tutti ma moltissime ragazze non la
sopportavano,era sempre stato così.
Di sicuro quel ragazzo che stava aspettando la sua risposta doveva
essere davvero "importante" ma a lei non interessava. Alla fine
accettò,voleva svagarsi e provare a lasciarsi alle spalle il passato.
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