Due

di Blubba
(/viewuser.php?uid=87292)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Poi disse che ero noiosa.
Beh, no, non me lo disse.
Ma lo disse.
Che ero noiosa, assillante, brutta e senza futuro.

Che una donna come me non poteva stare al suo fianco, che dovevo sparire e dimenticarlo per sempre.
No, non disse nemmeno questo.

Ma lo disse.
Così sbatté la porta senza sbatterla, fuggì senza fuggire e mi disse addio senza parlare.

Mi avevano lasciato tutti con la stessa scusa, che noia, che umiliazione.
E così mi aveva ingannata anche lui, mi aveva amata senza amarmi, mi aveva apprezzata senza apprezzarmi, mi aveva guardata senza occhi.

Un addio inconsistente.
Senza sentimento, senza niente.

Così mi riscossi dall’umiliazione.

E mi feci un altro amico immaginario.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1155780