Nothing lasts forever.

di khika liz
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Nothing lasts forever.
 

I used to rule the world
Seas would rise when I gave the word.

Le cose cambiano. Tutto è così fragile. Un attimo sei il padrone del mondo, quello dopo sei il suo schiavo. Ogni piccolo frammento di vita si perde in un attimo e diventa morte. Ogni frammento di morte diventa vita. Non si sa bene il perché. Forse perché tutto è estremamente fragile. Ero abituato ai miei capelli biondi ed ai miei addominali, non avrei mai pensato che tutto potesse cambiare in un attimo. Ed invece tutto cambia in meno di un attimo. L’ho scoperto a mie spese.
 
Quando il mio ragazzo si sentì male in campo, mentre giocavamo la finale di football, tutto mi crollò addosso. Per me lui era qualcosa di estremamente importante.
Quando mi dissero che quel malore lo aveva ucciso, il mio dolore crebbe a dismisura.
Non potevano portarmi via Kyle. Non l’avrei accettato. Cosa avrei fatto senza di lui? Lui che mi permetteva di sentirmi forte, di credere in me quel tanto che bastava. Lui che mi aveva insegnato a credere in me stesso. Lui che mi aveva detto, in quella notte passata sul tetto della scuola, che non importa chi sei, fintanto che sei te stesso.
Lui che mi aveva promesso di essere il re del mondo assieme a me.
 
Kyle ed io siamo sempre stati inseparabili. Due facce indivisibili di una stessa medaglia. Il fronte e il retro di una fotocopia. Come il nucleo di un atomo, per scinderci ci sarebbe voluta una di quelle reazioni che rischiano di far saltare in aria il mondo. Ecco perché noi non potevamo separarci. Non ci avevo neanche mai pensato. Io e Kyle eravamo destinati a stare assieme per sempre. Come Puck e Finn, in Glee. Come Minnie e Topolino, come Peter Pan ed i suoi ragazzi. Io e Kyle ci siamo sempre appartenuti.
 
Ma poi lui è sparito, andato via assieme a mille altri frammenti di vita. Il mio Kyle.
Ed il dolore mi squassa ancora il petto la notte. I singulti sono troppi. Le maree che prima dominavamo assieme ora mi sommergono. Nulla ha più senso adesso. Senza di lui, il mio braccio destro. La gamba di legno di Gambadilegno. Le noccioline di SuperPippo. Lui era la mia nocciolina. La mia ciliegina.
E fa male non vederlo più svegliarsi accanto a me. Fa male.
Sono sempre stato così insensibile che mi stupisco ancora quando ho la pelle d’oca pensando a lui. Come se dopo questa tragedia avessi riscoperto di avere un cuore che prova altre emozioni, oltre la competizione.
 
Sono sempre le tragedie che ci fanno capire quanto teniamo a qualcuno. E sono le stesse che ci fanno scoprire i veri noi stessi. Kyle, però, stava facendo un ottimo lavoro anche da solo. Era riuscito a farmi accettare per quello che sono. Era riuscito a farmi amare. Era riuscito a farmi credere che io e lui ce l’avremmo fatta, assieme.
 
Kyle era davvero speciale. Lo è tuttora, ovunque sia.
 
Le parole non sono importanti. È stato lui ad avermelo insegnato, in questo preciso istante. Quando perdi la persona più importante del mondo. Quando tutto ciò che vedi è il buio e il nero, capisci che le parole non sono più importanti. Perché non te ne fai niente di un mondo da governare se con te non c’è l’altra metà della medaglia. Non te ne fai nulla delle maree che si alzano ad un tuo comando se il tuo re non è lì con te. Le tue parole non contano più nulla senza lui.
 
Kyle sarà sempre il mio re. Devo solo rassegnarmi al fatto che non governeremo più il mondo. Ci governeremo a vicenda. Lo terrò sempre nel mio cuore, gli procurerò un trono ben nascosto dai miei dolori. Sarà lì a farmi compagnia…

We used to rule the world.
 

 




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