Un final différent
Hyppolite de Courtene ne aveva viste di cose, sullo schermo e nella
vita di tutti i giorni. Pensava - ne era fermamente convinto,
in realtà - di conoscere la gente come i chip del suo
computer.
Finché non aveva incontrato Chloé. Lei non
apparteneva a nessuna delle categorie in cui aveva suddiviso le
persone. Era un'entità a sé.
Chloé Saint-Laurent era
diversa.
E allora si era messo a studiarla, a osservare il suo comportamento.
L'aveva vista timida all'inizio, quando cercava di superare quel muro
di ostilità che la squadra aveva eretto per proteggersi.
Poi, un po' alla volta, l'aveva vista sciogliersi, essere
più naturale... più sé stessa. Anche
se, nella maggior parte dei casi, era proprio quello il problema.
Eppure, nonostante tutti i loro tentativi di farla sentire a disagio,
Chloé non aveva mollato.
Era stata in grado di aiutare Matthieu - l'uomo che più
desiderava che se ne andasse - quando ne aveva avuto bisogno, con Emma
e Delphine. Si erano avvicinati, quei due, forse troppo. E a Hyppolite
non era servito Google per capire che Pérac provava qualcosa
nei confronti della psicologa: non ne era innamorato, non ancora; era
più un senso di protezione, di sostegno.
Poi era arrivata Louise e tutto era cambiato. Si era finta sorella di
Chloé, li aveva ingannati tutti, aveva ucciso Matthieu...
Non se l'era sentita di biasimare la Saint - Laurent quando aveva
deciso di andarsene. Era giusto. Non era come loro - sia lui che Fred
si erano ributtati subito nel lavoro, sperando di superare il dolore e
cercando, al tempo stesso, di trovare un modo di riempire il vuoto
lasciato dal loro amico.
Avevano passato più di un anno senza vederla. Sapevano
dov'era, ma capivano il suo bisogno di stare sola, lontano da loro.
Quando si era sentita pronta a tornare l'avevano accolta a braccia
aperte.
Non le aveva fatto piacere scoprire che il posto di Matthieu era stato
occupato da qualcun altro, ma lo aveva accettato. Come l'ispettore
Rocher aveva accettato lei, sin dal principio.
E ora la storia si stava ripetendo. Chloé e Thomas erano
già qualcosa più che semplici colleghi. Hyppolite
era felice di questo, perché entrambi meritavano qualcuno
che fosse in grado di dare loro un po' di felicità.
Potevano solo sperare in un finale diverso.
Io adoro Hyppolite. E
sono convinta che cercasse di dare una grossa mano alla coppia
Matthieu/Chloé, in barba a Delphine (che ho sempre
detestato). E ora ci sta riprovando con Chloé e Thomas.
Ho preso in prestito dalla psicologa il suo ombrellino azzurro per
difendermi dai vari ortaggi che mi verranno tirati contro -
ammettetelo, avete già le mani nei sacchetti della spesa :)
Ringrazio in anticipo chiunque leggerà, recensirà
e/o inserirà questa schifezzuola in una delle tre liste.
Bon, io qui vi lascio.
Alla prossima!
Baci8
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