Buona lettura e ci vediamo alla
fine!
La casa di riposo
Che l’avessero
chiamata Glee House era una vera deficienza, almeno
secondo Santana che non poteva fare a meno di
pensarlo ogni volta che passeggiando nel giardino si trovava a passare davanti
alla scritta.
“Benvenuti! Ci mettono pure il
punto esclamativo! Benvenuti un corno!” Esclamò continuando poi a borbottare e
ad agitare il bastone che la sorreggeva in quelle sue passeggiate giornaliere.
Passeggiate che era chiaro lei non avrebbe di certo
fatto, se non per accontentare la vecchietta che camminava al suo fianco.
“Guarda San…” Santana
guardò la donna che invece di ascoltarla stava seguendo rapita il volo di una
farfalla, sorrise nonostante tutto, perché malgrado le
rughe, i capelli bianchi e la schiena leggermente curva, gli occhi di Brittany non erano cambiati, il suo modo di guardare il
mondo non si era deteriorato. Per lei valeva ancora la pena di fare una
passeggiata anche solo per osservare una farfalla volare.
“Cosa hai
visto Santana? Perché se ti fa sorridere allora lo
devo proprio vedere!” Santana lanciò una delle sue
famose occhiate alla tappetta che si stava
avvicinando,
“Berry,
se non la pianti con le tue battutine idiote farò in modo che tu debba esibirti
senza dentiera questa sera!” La ragazza la guardò scandalizzata, mentre la sua
mano si portava difensiva davanti alla bocca.
“Hai trovato la pepiera?” Chiese il
vecchietto al braccio della donna, un sorriso sdentato che bilanciava quello
perfetto della moglie.
“Caro, Santana
mi ha fatto gli auguri per stasera!” Quasi urlò Rachel,
“Esatto Finn, cantare all’evento
più importante dell’anno merita tutto il mio incoraggiamento!” Il tono ironico
della donna sfuggì completamente a Finn che annuì sorridendo,
“Andiamo via
Finn, devo provare il mio assolo!” Santana li guardò
allontanarsi con un ghigno soddisfatto sulle labbra.
“Perché fai così?” Si voltò
perplessa verso la compagna,
“Cosa intendi?”
Brittany si strinse nelle spalle,
“Voglio dire, tu sei meravigliosa
con me, dolce, gentile… e lo sei anche con i nostri figli e i nostri nipoti…” Santana sbuffò alzando la mano per interromperla,
“Amore mio, lo sai che io, Berry, non la posso proprio vedere!” Brittany
storse il naso annuendo, fecero alcuni passi insieme, poi la donna si fermò di
nuovo,
“Posso farti una domanda San?”
“Questa è già una domanda Brit!” Brittany sorrise scuotendo
la testa, la treccia grigia che ondeggiava, come un tempo
lo facevano i sui capelli d’oro.
“Ok
allora te ne faccio due e questa è la seconda, se non ti piace Rachel perché
hai fatto in modo che venisse ad abitare qui?” Santana
guardò la moglie di sottecchi,
“L’ho sempre detto che sei un
genio, ma a volte riesci ancora a stupirmi!” Brittany
rise e Santana si ritrovò a guardarla ancora con gli
occhi innamorati di quando aveva diciassette anni… o forse anche di prima.
“Ragazze, ricordatevi di votare per
Quinn Fabrey come reginetta
della festa!” La vecchietta le raggiunse guidando la sua sedia motorizzata. Ne
scese con un agilità invidiabile sorridendo loro.
“Quinn,
mi spieghi perché te ne vai in giro con quel coso?”, La donna le lanciò
un’occhiata divertita,
“Sai, dopo anni di pratica non
riesci ancora a nascondere l’invidia nel tuo tono!” Santana
le fece una smorfia e la donna sorrise “Mi raccomando, le reginette vivono più
a lungo, e io voglio quel titolo!” Risalì a bordo e se ne andò
raggiungendo altri vecchietti da ammaliare con i suoi magnifici occhi verdi.
“Sai un po’ mi brucia che vincerà anche
questa volta!” Ricordava il ballo dell’ultimo anno, aveva vinto per un voto anche
se poi avevano dato il titolo a Rachel.
“Piccola, lo so che non ti interessa davvero il titolo, non ti è mai interessato…” Santana sorrise, era bello essere per lei un libro aperto.
“Brit,
lasciami brontolare, se no cosa faccio?” La donna intrecciò le dita con le sue
stringendole la mano, come non aveva mai smesso di fare in tutti quegli anni.
“Sai San… pensavo
di indossare l’abito blu…”
“Perfetto, sarai bellissima!”
“Oddio, questo colore è davvero
inaccettabile, non si intonerà mai con il completo che
avevo scelto!” Santana alzò gli occhi al cielo poi
girandosi verso l’uomo disse:
“E allora scegline un altro!” Kurt si voltò con tutta la velocità che i suoi anni gli concedevano, uno sguardo scioccato sul volto,
“Santana,
lo sai che ti voglio bene, ma quello che hai detto è una sciocchezza!” Santana sorvolò sulla dichiarazione di affetto
e anche sul resto, un tempo avrebbe incrociato le braccia, ma ora la cosa le
costava troppa fatica,
“Senti cosino, vedi tu, sicuramente
non cambieranno le decorazioni il giorno della festa solo perché tu possa
sentirti in tono con la serata!” Kurt fece una
smorfia poi annuì,
“E va bene, indosserò un altro
completo… ma la prossima volta esigo di venir
interpellato su una simile questione!” Santana evitò
di rispondere anche perché era arrivato Blaine e le
aveva sorriso, gentile come sempre,
“Kurt, Santana ha da fare ora, vieni andiamo a scegliere un abito
adatto…” L’uomo si lasciò condurre via anche se borbottando qualcosa su una
protesta formale.
“A me piace il colore…”
“Bene, perché non vorrei che fossi
troppo turbata durante il nostro duetto!” Mercedes
sorrise,
“Puoi contarci,
saremo le migliori, come sempre!”
“Assolutamente sì!” Aggiunse Santana, si guardarono,
“Le due stronze
più temute della Glee House” I ricordi fecero
brillare gli occhi di entrambe, un sorriso complice
che nasceva sulle loro labbra.
“Sam ce
la farà?” Mercedes annuì,
“Oh, sì, sta molto meglio dopo
l’operazione, non potrà cantare, ma ci guarderà!” Santana
annuì soddisfatta, avevano avuto paura per il loro amico, ma il peggio era passato.
“Brittany?”
Santana guardò la donna,
“Indosserà l’abito blu…”.
“Sei nervosa?” Brittany
le sistemò meglio il vestito,
“No” La donna annuì,
poi le passò le mani tra i capelli ormai bianchissimi.
“Bene, perché sei stupendissima” Santana sorrise
poi si tese per posarle un bacio sulle labbra, era sempre comunque
un po’ più alta di lei.
Santana
uscì sul palco accolta da un fragoroso applauso,
“Grazie, grazie…” L’applauso scemò
e lei sorrise, “Vi direi che è un piacere avervi qui, ma la realtà è che il
piacere di essere qui è vostro, perché questa sera avrete l’onore di vedersi
esibire le più grandi stelle della musica, no Berry
non parlo di te, ma di me stessa e Mercedes!” Sorrise
mentre il pubblico rideva. Santana osservò il volto
sorridente di Brittany e le fece l’occhiolino, lei in risposta si disegnò un cuore sul volto.
Lo spettacolo ebbe inizio e Berry diede il meglio di sé, così come lei e Mercedes. Quinn fu eletta
reginetta e si pavoneggiò con la sua corona per il resto della serata, che divenne molto più allegra quando Puck
riuscì a correggere la bevanda analcolica che servivano al piccolo rinfresco.
Era vecchio, ma riusciva ancora ad essere rapido se lo desiderava, cosa che
dimostrava quando barava giocando a carte.
“Santana,
è bello quello che fai, hai organizzato una festa bellissima…”,
“Lo so Artie,
ormai sono diventata brava… ma non potrei farlo senza di voi…” Il vecchietto
sulla sua sedia a rotelle che non aveva voluto motorizzare perché se no era troppo facile fare le rampe e si perdeva la
soddisfazione nel conquistarne la cima, annuì,
“Dov’è la tua dolce metà?” Santana sorrise indicandogli con la testa la pista da
ballo, dove Brittany stava danzando con Mike,
“E’ l’unico che riesce ancora a
stare al suo ritmo, credo che ballerebbe tutta la notte se fosse solo per lei!”
Santana guardò la donna con un sorriso dolce e Artie che la osservava, sospirò e lui che aveva pensato fosse una bastarda manipolatrice…
“Hai visto Tina? Devo chiederle una
cosa per domani…” Artie annuì,
“Sì, cercava di non piangere, credo
si sia nascosta dietro il palco…”,
“Andrò a cercarla allora, grazie Artie.”
“Grazie a te Santana”
Si sorrisero poi lui si spinse via raggiungendo Sam
che sulla sedia a rotelle cercava di parlare con Finn che capiva un quarto di
quello che diceva, Santana era sicura che fosse
diventato sordo per evitare di ascoltare ancora sua moglie!
“Tesoro, sei stanca?” Brittany scosse la testa,
“Non tanto… è stata una serata
bellissima! Vorrei tanto che domani fosse di nuovo la serata della festa!” Santana la guardò poi le accarezzò una guancia,
“Ma tesoro, la festa si fa solo una
volta l’anno!” Brittany fece la sua faccia triste e Santana la baciò,
“Lo sai che non sopporto quando sei
triste! Sorridi per me!” La vecchietta alzò lo sguardo poi la abbracciò,
“Sono tanto, tanto felice, sei la
cosa più bella che mi sia successa nella vita, non so cosa farei senza di te!” Santana la guardò con gli occhi pieni di lacrime poi fece
una smorfia,
“Brittany,
così mi fai piangere come una femminuccia!”,
“Ma solo perché sei felice vero
San?” La donna annuì poi prese per mano la ragazza e la portò
nella loro camera, si accoccolarono una contro l’altra, come facevano sempre
poi Santana canticchiò la loro canzone fino a quando
non sentì il respiro profondo di Brittany.
Quando la compagna si fu
addormentata Santana si alzò dal letto, uscì piano e
raggiunse Rachel e Quinn che la stavano
aspettando,
“Dorme?” Annuì e le due donne
sorrisero,
“Sì è scatenata vero? Più di ieri
di sicuro!” Rachel intervenne,
“Ho delle idee per le canzoni di
domani! Cosa ne dite di…” Si bloccò guardando Santana, “Cosa c’è Santana?” La
donna sorrise amara,
“Siete sicure di volerlo fare
ancora?”
“Ma certo!
Che sciocchezza dici! Io adoro essere eletta reginetta tutte le sere!”
“E io adoro essere adorata ogni
sera per la mia magnifica voce!” Santana tese le mani
prendendo quelle delle due vecchiette,
“Grazie, è così importante per me
farla felice…” Le due donne sorrisero,
“Per lei ci hai riunito di nuovo
tutti, ma non credere che non ne siamo felici, che sia solo lei a beneficiare
di questa tua folle idea di ripetere la sua giornata preferita all’infinito!”
Rachel le strinse un po’ la mano poi la lasciò andare, “Ma non provare mai più
a fare battute sulla mia dentiera!” Santana sorrise,
“Scusa ma anche la mia fantasia ha
un limite!” Quinn rise poi batté le mani,
“Forza ragazze, abbiamo una festa
da organizzare!”.
“San?” La voce di Brittany era confusa e conteneva una piccola nota di
panico, gli occhi di Santana si spalancarono,
“Cosa c’è
tesoro?”,
“Che giorno è oggi San?” Santana le sorrise prendendole il viso tra le mani,
“Ma Brit! Sei proprio una smemorata, oggi è il giorno della
festa!” Il volto della ragazza si illuminò, la
confusione e la paura che svanivano. Batté le mani,
“E’ vero! Che
bello! Sono così felice!” Santana la baciò,
“Brit?”
La donna si era alzata dal letto e si stava già vestendo, ma si voltò al suo
richiamo interrompendo la scelta del cappello da abbinare alla sua giacchetta
verde,
“Sì?”
“Lo sai che ti amo?” La donna si
fermò per voltarsi, il suo luminoso sorriso che non era cambiato in niente in
quegli anni.
“Sì che lo so! Me lo canti ogni notte, prima che io mi addormenti!”. Santana annuì, poi si alzò, a ben pensarci non aveva ancora detto a Berry quello
che pensava sulla sordità di Finn…
Note
Questa piccola storiella è nata
nella mia testa come comica ma poi ha preso una nota più seria e dolce. Spero
vi sia piaciuta! Fatemi sapere…
Ciao ciao
e grazie!