L'angelo del matrimonio
Kim Jonghyun era uscito allo scoperto da poco, eppure già si riteneva un ottimo membro della comunità omosessuale. Un uomo degno di nota, ben dotato, attraente e indifferente verso i sentimenti. Non condivideva la necessità di richiedere diritti futili e dannosi quale il matrimonio.
Ma il suo migliore amico si sposava e fu costretto a sorridere e partecipare attivamente all’intero rito, mentre sentiva che quella sarebbe stata la scelta sbagliata. Poi fissò dritto dinanzi a sé, oltre gli sposi.
Poteva essere sbagliato un angelo? Colui che l’osservava, il testimone dell’altro sposo.
Era un ragazzo splendido. E lo guardava. Scrutava negli occhi color pece di un uomo che non si era mai innamorato. Ma Jonghyun poteva sentire i muscoli distendersi e le labbra sciogliersi in uno struggente sorriso alla vista di una creatura tanto perfetta.
Il ragazzo dai capelli color grano lo fissava in silenzio, come per spogliarne l’anima e scoprirne il cuore nascosto.
Le sue difese sarebbero crollate da un momento all’altro. Non si era mai reputato romantico, ma avrebbe donato la vita pur di poterlo stringere a sé e farlo suo con un qualunque contatto.
Correva verso il bambino paffuto dagli occhi spensierati.
Aveva perso un fiore, il piccolino.
Ma lui era un giovanotto gentile e lo raccolse per porgerglielo.
Sapeva che il paggetto non doveva perdere nulla durante la perfetta cerimonia.
Bastò uno sguardo per assaporare il primo amore in età tanto tenera.
Un battito d’ali, di cuore.
Il bambino aveva un sorriso dolce come il miele e il viso etereo contornato da folti capelli che lo rendevano magnifico.
Il piccolo Jonghyun trattenne il fiato e gli prese la mano.
Durò un attimo, ma l’avrebbe ricordato per sempre.
L’angelo del matrimonio.
Taemin.
Il ragazzo gli donò nuovamente il suo sorriso meraviglioso.
Aveva ritrovato l’amore della sua vita? |