Lo so, io non aggiorno da mesi…Il
fatto è che la storia richiede attenzione e tempo, cose che è difficile
trovare. Però oggi ne ho avuto la possibilità e ho continuato. Spero che il
capitolo sarà di vostro gradimento…Se volete lasciare un commento è sempre gradito
Capitolo 9
Le due giovani si guardano in silenzio. Non sanno cosa dire.
Nessuno delle due si aspettava quella risposta. Meiko
la guarda attonita.
“Miki…” Si avvicina e l’abbraccia.
“Come ti senti?”
L’amica ricambia lo sguardo. Non piange, è vero, ma non sa
neppure cosa dire. Non ci voleva anche questo. Un piccolo frammento di Yu è dentro di lei. Dovrebbe esserne felice oppure no?
La mora si stacca dall’amica. “Non lo so Meiko,
non lo so. Questa è l’ultima cosa che mi sarei aspettata.”
Si dirige verso il letto dell’amica. Si accarezza la pancia.
“Se penso che dentro di me un piccolo frammento di Yu è rimasto, mi viene da piangere. Non so che fare. Non
voglio togliere questo bambino, vorrei tenerlo.” Le
scende una lacrima dal viso.
“Ma se i miei vedono il bambino, se dovesse avere qualche
malformazione, se dovesse essere bello come lui…” Scoppia in un pianto.
“Allora…là tutti capirebbero cosa c’è stato tra me e lui durante il viaggio e
io non voglio.” Copiose lacrime scendono dal volto. “Meiko, non so cosa fare. Ti prego aiutami.”
L’amica l’abbraccia e le accarezza i capelli. “Oh Miky, non so cosa fare. Non lo so. Non so come aiutarti…O
forse…”
Gli occhi di Meiko si illuminano e
guarda l’amica. “Miky ascoltami bene. Tra tre mesi la
scuola finirà no? E io e Nachan ci sposeremo e
andremo ad abitare nel suo paesino. Perché non vieni con noi nei sei mesi
successivi? Partorirai lì e nessuno saprà niente. Abiterai con noi all’inizio,
e poi ti troverai un lavoro e avrai la tua indipendenza.”
Miki guarda stupefatta l’amica,
Non sa che dire. È ancora presa dallo shoc della
scoperta.
“Meiko, non lo so. Non vorrei
disturbare te e Nachan. Tu dovresti occuparti di me e
io voglio che tu sia felice, e sia lasciata in pace. Forse è meglio che io
questo bambino lo…”
Meiko le dà uno schiaffo. “Miki, non ci pensare neppure. Non pensare di togliere la
vita a questo bambino. “ Le prende le mani. “ E poi sarà bellissimo vivere
assieme per un po’, e a me e Nachan non darai alcun
fastidio. Ne sono sicura. Se vuoi lo chiamo adesso, lo
faccio venire qua e ti rassicuri ok?”
Annuisce. Il tempo passa velocemente e in breve il futuro
marito di Meiko si ritrova nella stanza con le
ragazze. Bacia sulle labbra la sua fidanzata e poi si rivolge teneramente a Miky.
“Ciao Miky, come stai?”Le sorride.
Lei ricambia il sorriso, anche se è un sorriso triste. “Ciao
Nachan. Beh, diciamo che spesso sono stata meglio, ma
andiamo avanti.”
“Nachan, ascoltami. Dobbiamo
parlare”
Meiko parla, e racconta tutti gli
avvenimenti e tutte le idee che aveva avuto. Nachan ascolta in silenzio e Miky
lo osserva, timorosa, perché ha paura che quell’ultima
speranza venga fatta in frantumi. Quando si desta dai
pensieri si accorge che Meiko ha finito di parlare e
che Nachan si dirigeva verso di lei, per
abbracciarla.
“Oh Miky, sta tranquilla, ci
saremo noi ad aiutarti, non ti lasceremo sola. Il piano di Meiko
è stupendo, verrai con noi e ti farai una vita. Stai tranquilla.”
Miki li guarda con gli occhi pieni
di lacrime di gioia. I suoi amici…non l’avrebbero mai abbandonata.
“Grazie”
La serata passò serenamente, tra risate e divertimenti.
Ricordano il passato, stando bene attenti a non nominare o toccare l argomento Yu. Quando è ora di
tornare a casa Miky è serena e tranquilla. Non ha più
paura di quello che accadrà. Sa che non è sola.
Quando si trova a casa, la mora passa prima dalla camera del
suo fratellastro. Si siede su quel letto e comincia a parlare sola, visto che Micheal non è
ancora tornato a casa.
“Cia Yu,
chissà se mi senti. Se sapessi che aspetto un bambino da te tu correresti, ma
sai bene che non è quello che voglio. Non possiamo stare insieme e anche se
potessimo io non vorrei mai che la tua carriera di architetto venisse rovinata. Andrò avanti lo stesso, anche perché non
sono sola. Accanto a me ci sono Meiko e Nachan. Non so che avrei fatto
senza loro. Forse a quest’ora avrei anche abortito.”Sorride.
“Sai Meiko si è anche arrabbiata quando le ho detto
questo. Mi ha dato uno schiaffo. Tu te la immagini arrabbiata? Io non me lo
sarei mai aspettata. Ma so che l’ha fatto per il mio bene. Comunque ora la cosa
più importante è nascondere tutto a tutti, ma soprattutto decidere il nome. Sai
pensavo che se fosse maschio potrei chiamarlo Ryo,
mentre se fosse femmina…beh Akiko. Cosa ne pensi?” Si
alza dal letto. “Non credo saprò mai cosa pensi…vabbè.
Notte Yu, ovunque tu sia. Ti amo”
Da un’altra parte del mondo, negli Stati Uniti, un giovane
era disteso sul pavimento di una mansarda, intento ad osservare l’alba. I raggi
del sole, luminosi, accarezzavano il suo volto pallido, e si confondevano con
colore dei capelli. Il giovane aveva li occhi semi
chiusi, di un castano così intenso, che però non emanavano luce. Era come se
qualcuno avesse sottratto a quegli occhi la felicità.
“Miky, dove sei? Chissà cosa stai
facendo. Forse sarai a letto. Starai abbracciando Kappa-chan e penserai a me non è così? Vorrei chiamarti.
Cosa penseresti se lo facessi? Saresti felice o no? Forse non farei altro che
farti del male e questa è l’ultima cosa che voglio.”
Stringe forte i pugni. Una lacrima riga il suo volto. “Perché Miky, perché ci siamo detti addio? Perché abbiamo dovuto?
Io ti amo così tanto. Avrei voluto passare la vita con te, avere dei bambini,
essere felici insieme. Un semplice e realizzabile desiderio. Ma non è
possibile.”
E’ immerso nel suo immaginario dialogo con Miky, e non si accorge che Will
entra nella sua stanza. Si siede accanto a lui e osserva il cielo.
“Ehi Yu, stai bene?”
Lui lo guarda e scuote la testa. “No Will,
non sto bene. Per niente. Ogni santo giorno mi domando per quale motivo io e Miky non possiamo stare insieme. Perché? Che cosa ho fatto
di male Will. Mi sento così fragile.”
Il giovane amico lo abbraccia. “Yu,
ma tu non puoi proprio tornare da lei?”
Scuote nuovamente la testa. “No, non posso.”
Passano alcuni momenti in silenzio. “Will,
comunque che ci fai qua?”
“Ah si, dimenticavo. Gli altri ci aspettano giù per andare
nella casa al mare di Brian. Non te ne sarai dimenticato vero?”
“Se devo essere sincero, si. Scusatemi, ma ho altro per la
testa.”
“Yu, noi ti capiamo. E vogliamo
starti vicino.”
“Grazie amici. Se non ci foste voi, io sarei a pezzi.”
In quello stesso momento una ragazza entra impetuosamente
nella mansarda.
“RAGAZZI!!! Volete sbrigarvi?”
“Jinny, come fai ad avere tutta
questa carica di prima mattina?”
“Will, non rompere. E’ solo che
aspetto da una vita questa settimana di pausa. Quindi voi due sbrigatevi e
andiamo. Yu, viene anche Anju,
per te va bene? “
“Si certo.”
“Allora vado. Sbrigatevi.”
“Yu, lascia stare Jinny, se non vuoi venire ti capiamo.”
“Will, non posso smettere di
vivere. La situazione non cambierà né se esco né se rimango qua. Quindi è
meglio pian piano cominciare ad avere una vita. Ah, ma sai se quell’architetto mi ha poi richiamato?”
“Per quanto ne sappia io ancora no. Ma stai tranquillo, andrà bene. Non potranno non
sceglierti. Noi comunque inseriamo la segreteria. Se lascerà un messaggio noi
lo richiameremo”
“Ok, ma adesso andiamo, se no Jinny ci uccide davvero.”
“Eh già.!”