Cosa significa essere famosi

di akira90
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Lui splendido calciatore di una squadra italiana. Lei una hostess impacciata.

Lui doveva giocare una partita in trasferta e la cosa non gli piaceva perché non conosceva nessun locale della città.

Il suo nome era Vegeta e il suo ruolo era essere l’unica punta di una squadra molto famosa di serie A.

I suoi compagni di squadra, Ten, Crilin e Yamcho lo soprannominavano il Principe dei goal, perché era il capocannoniere della classifica.

“Ehi, Vegeta, vuoi muovere quelle gambe invece di pavoneggiarti davanti a quelle belle ragazze?” lo rimproverò il suo allenatore, non ancora abituato da questa scena che ormai accadeva ogni volta che si allenavano davanti ad un pubblico.

“Goku, non rompere!” gli ribatté Vegeta sempre più contrariato e odioso nei suoi confronti.

Lo stesso sentimento era condiviso da Goku.

Vegeta cominciò ad allenarsi, pensando a come sarebbe stata la ragazza che avrebbe rimorchiato quella sera.

Sicuramente bella, pensò.

In quel momento la palla gli passò davanti ma lui non la notò nemmeno e quindi divenne facile preda del secondo portiere della squadra.

“Vuoi stare più attento!” gli sbraitò Goku veramente arrabbiato.

“Non vinceremo mai se tu continui ad avere la testa nelle discoteche!”

“Ma fatti gli affaracci tuoi! La mia vita non ti riguarda!” gli urlò dietro Vegeta.

“Invece sì che mi riguarda, visto che ho la possibilità di scegliere se giocherai domani sera al derby”.

“Non lo puoi fare, non vinceremmo neanche se loro si facessero dieci autogol” disse l’attaccante alludendo alla loro difesa colabrodo.

Ten e Crilin si offesero, poiché erano rispettivamente terzino destro e terzino sinistro.

Vedendo le espressioni serie e corrucciate sui loro volti, Goku prese la decisione finale: “Bene, allora, se la pensi così la tribuna è tutta tua… e forse non solo quella”.

A quelle parole Vegeta se ne andò via dal campo in silenzio.

Non riusciva a capire a cosa Goku alludesse.




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