Aiuto, arriva il mostro del solletico!
NA
Salve a tutti! Ecco a voi un altro piccolo mmeento di vita di Rick e
Kate, anche questo parte della raccolta "Passato, Presente, Futuro". Ci
troviamo nel futuro, ma non chiedetemi bene quando perchè non vi
saprei rispondere! Questa shot può essere considerata
leggermente legata a "Sempre e Comunque, Insieme", ma non dovete ricordare o aver letto quella precedente per capirla. Grazie mille a Reb e Vale che come sempre mi hanno dato una mano, siete fantastiche!
Bene, ora vi lascio alla lettura!
A presto,
Silvia
Aiuto, arriva il mostro del solletico!
Era una bella domenica primaverile, il sole splendeva alto in cielo e
una leggera brezza rinfrescava l’aria, aveva avuto la giornata
libera e quindi non rischiava di doverla spendere alla ricerca di
qualche assassino o a compilare scartoffie al distretto, insomma, era
la giornata giusta per andare al parco.
Le
ultime settimane erano state caotiche e aveva proprio bisogno di un
momento di svago con la sua famiglia. Guardare Castle che rincorreva i
loro bambini era esilarante, loro urlavano, mentre suo marito faceva
finta di essere un mostro il cui obbiettivo era fare loro il solletico.
Si
ricordava benissimo il giorno che li avevano portati al loft dalla casa
famiglia dove vivevano dopo essere stati portati via dalla loro casa
natale. Martha, Alexis e Jim li aspettavano lì, emozionati e in
attesa di conoscere i loro nuovi nipoti/fratelli acquisiti; già
dall’ingresso nella hall del palazzo, Robert, il bambino di tre
anni, si guardava intorno con i suoi occhi cioccolato spalancati dalla
sorpresa, cercando di cogliere ogni minimo dettaglio di
quell’ambiente così diverso rispetto a quello a cui era
abituato; James, invece, di appena 15 mesi, si era addormentato durante
il viaggio in macchina e sonnecchiava appoggiato alla spalla di Rick.
Kate
venne riportata al presente dal piccolo James, che ormai aveva quasi
due anni, che le chiedeva di essere liberato dal “mostro del
solletico”. Con un sorriso dipinto sul viso corse in soccorso del
bambino, liberandolo dalle grinfie del mostro per portarlo in salvo,
tra le sue braccia, dietro ad un cespuglio. Vennero subito raggiunti
dal mostro con il suo nuovo piccolo aiutante, per “bilanciare le
squadre”, sostenne lo scrittore, e il tranquillo pomeriggio al
parco si trasformò in un rincorrersi da una parte
all’altra, cercando di nascondersi tra gli alberi e gli arbusti,
cosa abbastanza semplice per Beckett e i bambini, ma alquanto
complicata per Rick, data la sua stazza.
Dopo
ore di giochi, i quattro si stesero sulla fresca erba del prato, uno
accanto all’altro. Castle baciò dolcemente Kate sulla
tempia.
-Abbiamo una bella famiglia.- mormorò lui.
-La migliore.- rispose sorridente, mentre guardava i bambini accanto a loro.
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