Madison
«Dai,
che mi tuffo!»nonostante che le avessi detto che non mi sarei
immersa dentro la piscina ,lei continuava a torturarmi dicendomi che
l'acqua era calda e bassa, io non mi fidavo.
«Te
l'ho detto »le risposi canzonando le parole, sbuffò e si
buttò , schizzandomi d'acqua piena di germi dove di sicuro i
bambini avranno fatto la pipì.
Mi
spostai dal bordo piscina e mi sedetti a gambe incrociate sulla
sdraio, guardai Becky mentre nuotava da una parte all'altra della
piscina, certe volte vorrei essere come lei, cioè spigliata ,
con la voglia di fare tutto e che non abbia paura di tuffarsi
.
Mi
squillò il telefonino, guardai il display ed era mia madre che
mi chiamava, non risposi perchè conoscendola avrebbe di sicuro
fatto un discorso sul fatto che non sapevo nuotare e che avrei
rischiato di annegare.
«Già
esci? »chiesi io a Becky , aveva poggiato le mani sul bordo
piscina e stava mettendo forza sulle braccia per alzarsi , si sedette
sul bordo e si alzò in piedi. Lei annuì , prese
l'asciugamano e si sedette davanti a me sulla mia sdraio.
«Facciamo
un gioco? »chiese lei, visto che mi stavo annoiando, perchè
no? Io annuì, lei guardò prima a me poi si guardò
intorno come per controllare se ci fosse qualcosa.
«
Allora, chiudi gli occhi e alzati» feci quello che mi disse,
già sapevo che voleva fare, lo avevo intuito però non
ne ero del tutto sicura, ma daltronde da Backy ti puoi aspettare di
tutto.
Camminammo
per un po' alla fine lei si fermò , mi prese le spalle e mi
diede una spinta in avanti, tanto da farmi cadere in acqua, io questa
gli la avrei fatta pagare, provai a risalire su, ma senza risultato
calciavo, calciavo ma non risalivo su...
«
Eccola, stà aprendo gli occhi!» gridò una
persona, sentivo il pavimento freddo e bagnato sotto di me, aprì
gli occhi e davanti a me mi ritrovai un ragazzo, mi guardava come se
fossi un alieno, aveva gli occhi verdi cioè dei stupendi occhi
verdi, i ricci bagnati che gli cadevano sulla fronte.
«Che
è successo? »chiesi io un po' stordita dall accaduto, mi
alzai con la schiena tenendomi sul pavimento con le punte dei gomiti,
il ragazzo di prima mise una mano sulla schiena aiutandomi.
«Ti
sei tuffata e... »dopo quello mi ricordai tutto, mi alzai di
colpo tanto che il ragazzo si spaventò, cercai con lo sguardo
Becky e si trovava dietro al ragazzo che piangeva, non potrei mai
avercela con lei.
«Becky...
»mi avvicinai a lei con le braccia aperte, ma lei si spostò
dicendomi che non si meritava quell'abbraccio, io mi avvicinai di
nuovo e l'abbracciai.
'Becky
non potrei mai avercela con te, tu sei la mia migliore amica!'
le sussurrai con la testa vicino all'orecchio, lei mi strinse ancora
più forte e mi sussurrò un 'Ti voglio bene'
.
«Comunque
grazie»mi girai e il ragazzo di prima non c'era più,
girai la testa più volte e volte ma ormai era scomparso.
Ritornai alla sdraio triste avrei voluto rivedere quel ragazzo ancora
una volta.
«Ciè
ma ti rendi conto che sei stata salvata da Harry Styles?»ed
ecco la solita Becky, cioè quella pazza .
«Chi?»
chiesi io, Harry? Styles? Harry Styles? Perchè questo nome mi
è familiare?ero sicurissima che questo nome lo avevo già
sentito, ma dove?
«Harry
Styles» iniziò « quello dei One Direction!»
esultò , saltando da una parte all'altra , stava quasi per
rompere la sdraio.
«Oh...Mi
andrebbe di rivederlo» dissi io con la testa bassa.
Harry
Quella
ragazza mi aveva scatenato qualcosa dentro, ma sarà di sicuro
perchè ho mangiato , era strano averla vicino sentivo una cosa
allo stomaco ma era impossibile avere le farfalle nello stomaco con
una persona che non conosci.
Me
ne dovetti andare da lì perchè le fan mi avevano visto,
strano che quella ragazza non avesse riconosciuto come la sua amica
che credo si chiami Becky.
«Ehy
amico che hai fatto, avrebbero potuto riconoscerti!»esclamò
Zayn, incazzoso come sempre.
«Zayn
ha ragione che ti è preso?Adesso siamo costretti ad andarcene
perchè ci hanno riconosciuto!»sbuffai, ma è
possibile che non capiscano niente, ho salvato la vita a una ragazza,
cosa potevo fare lasciarla annegare?
«Dai
sali in macchina»sbuffai e abbassai la testa e mi infilai nella
macchina di Niall. Per il viagio del ritorno nessuno fiatò e
ci limitammo ad ascoltare la radio.
Madison
Rimanemmo
in piscina ancora un po' ma poi tornammo a casa con la macchina di
Becky, io ancora non riuscivo a non pensare a quel ragazzo, sentivo
qualcosa alla bocca dello stomaco, ma era impossibile che erano
farfalle per un ragazzo che conosco appena, anzi che non conosco per
niente.
«...concerto
tra due mesi...»mi risvegliai, dal mio stato di trance e mi
accorsi che Becky stava parlando con me, anzi stava parlando da sola
dal momento che io non la stavo ascoltando.
«Ma
mi stai ascoltando?»sbottò lei arrabbiata, io annuì
solamente«Ti stavo dicendo che tra un mese mesi gli One
Direction faranno un concerto» un concerto? Voglio andarci e
incontrarlo un'altra volta, vorrei ringraziarlo.
«Ah,
ci andiamo?»chiesi io, dissi con non molto interesse ma la
verità era che io volevo andarci a tutti i costi e volevo
rivedere i suoi occhi.
«Si,
ci avevo già pensato, allora ci sentiamo dopo?» disse
accostando la macchina nel vialetto di casa mia, gli lasciai un bacio
sulla guancia e scesi dalla macchina.
Entrai
e a casa mia non c'era ancora nessuno, di solito mia madre alle tre
và dalla sua amica Jade, mio padre và al ristrante di
mio zio ad aiutarlo dove io di pomeriggio vado a lavorare e mia
sorella è come al solito a fare compere.
Posai
la borsa vicino al mobile del salotto e corsi in camera a prendere
l'intimo e mi precipitai in bagno, mossi la manovella della doccia e
lasciai scorrere l'acqua, d'estate mi facevo la doccia soltanto con
l'acqua fredda.
Mi
spogliai ed entrai nella vasca, dovetti resistere all'acqua fredda ma
dopo ci feci l'abitudine, era una sensazione bellissima.
«Zio
ma questa ordinazione a che tavolo và?» chiesi dal
bancone aspettando la risposta dalla cucina, intanto sentì il
rumore della campanella, cioè era segno che erano arrivati
altri clienti.
«Al
tavolo sei!» urlò dalla cucina, presi i piatti e li
portai nel tavolo infondo al ristorante, stranamente erano tutti
incappucciati, strano anche che avevano prenotato quel tavolo,
nessuno lo prendeva di solito si mettevano vicino le finestre per
vedere il panorama.
«Ecco
a voi» dissi con più gentilezza possibile, posai i
piatti davanti ad ognuno di loro e chiesi che cosa volevano da bere,
ordinarono e ritornai al bancone per prendere delle aranciate.
«Zio
io ho finito qui, devo fare qualcos altro?» chiesi a mio zio
affacciandomi alla alla cucina sbilanciandomi con il corpo e
tenendomi con le mani sul bordo della porta.
«Si,
un'attimo!» intanto aspettando che tornasse, i clienti
'strani' si avvicinarono alla cassa per pagare, arrivarono
alla cassa e uno dei cinque tirò fuori il portafoglio, alzò
la testa e li rividi quei occhi, feci una faccia meravigliata , non
me lo sarei mai aspettata di rivederlo al ristorante di mio zio.
«oh,
ma tu sei quella...» iniziò a parlare «quella che
stava per affogare» continuai io, non so come riuscì a
parlare visto a lui mi trapassava con quei occhi verde mare
«Senti
Harry vorrei ringraziarti per quello che hai fatto» dissi a
voce bassa, mentre calcolavo il costo di ogni piatto ordinato da
loro.
«Grazie...come
fai a conoscere il mio nome?» chiese lui , facendo una faccia
strana «Sai la mia amica Becky è una vostra fan...Trenta
e cinquata» lui fece una faccia spaesata.
«Il
conto» lo riportai sulla terra, aprì il portafoglio e
pagò il conto, presi i soldi e li misi nella cassa, ci furono
dei minuti interminabili di silenzio finchè lui non aprì
la bocca per parlale.
«Allora...
vieni al nostro concerto ?» mi chiese lui, scompigliandosi i
capelli, da come mi ha detto Becky ho capito che quando fa così
stà provando a farti cadere ai suoi piedi.
«Si
ci vengo con Becky» alzai lo sguardo e vidi i suoi occhi, erano
bellissimi per non parlare delle sue fossette, mentre sorrideva
sembrava di stare in un paradiso.
«Allora
ci vediamo»mi salutò con la mano e mi fece l'occhiolino,
io invece corsi a togliermi quel grembiule e corsi verso l'uscita del
ristorante senza neanche avvertendo mio zio, ma di sicuro avrà
capito che me sarei andata.
Stavo
correndo. Dove? Da Becky per raccontargli tutto, arrivai davanti casa
sua e suonai il campanello, mi venne ad aprire William, suo fratello,
lo salutai soltanto con un 'Ciao' e corsi di sopra con meta
'cameretta di Becky'. Arrivai davanti la sua cameretta la aprì
di scatto e la richiusi alla mie spalle, rimanendo con le spalle
attaccate alla porta mentre riprendevo fiato.
«Ma
che sei matta? Mi hai fatto prendere un colpo!»sbraitò
Becky, mi avvicinai a lei quando presi fiato, le presi le spalle e
lei mi guardava mele.
«Tu.non.puoi.capire.cosa.è.successo.!»
le dissi scandendo tutte le parole della frase.
«Cosa?»chiese
lei.
«Hai
presente che ogni pomeriggio lavoro da mio zio, no?»le dissi
sedendomi sul letto, lei annuì «Bè oggi ho
incontrato Harry!» lei rimase di stucco, con la bocca aperta e
mi guardava come se fossi un alieno.
«Raccontami
ogni dettaglio!» urlò, prese la sedia della scrivania e
la spostò vicino al letto, intanto io che guardavo il soffitto
della sua camera, le raccontai tutto l'accaduto, pensare a quello che
era successo mi faceva venire qualcosa allo stomaco come se dentro il
mio stomaco ci fossero degli elefanti che correvano da una parte
all'altra.
«Becky
ma tu credi che si ricorderà di me?» gli chiesi con la
voce che tremava, non so come ma quel ragazzo era bellissimo, infondo
stò esagerando l'ho incontrato due volte,sono
sicuramente impazzita.
Non
mi sono mai innamorata, e non so cosa vuol dire di preciso, quando mi
piaceva un ragazzo dicevo di essermene innamorata ma alla fine
non era vero, quando sei innamorata pensi sempre a quel ragazzo, non
riesci più a dimenticarlo, e quando lo vedevi con una ragazza
eri gelosa, ma alla fine per me sono state solo 'cotte passeggere'
.
«Mad
se fossi un ragazzo non mi scorderei mai una come te» disse lei
con un velo di saggezza nella voce, scoppiai ridere alzandomi con la
schiena dal letto, ma dopo mi fermai a pensare alla cavolata che
aveva detto.
«Si,
ma i ragazzi non la pensano così» dissi io buttandomi a
peso morto contro il letto.
Rimasi
a mangiare da Becky , infondo mi ha fatto bene, cioè per
almeno cinque minuti non ho pensato ad Harry, ed ne sono felice
perchè so che dovrò aspettare altre tre settimane per
rivederlo e non ho neanche la certezza che si ricorderà di me.
«Grazie
per la cena» dissi sulla soglia della porta « infondo mi
ha fatto bene passare un po' di tempo con te» rivelai a Becky,
che con una mano teneva la porta di casa sua, dall'altra parte del
vialetto c'era mia madre dentro la macchina che suonava il clacson.
Gli urlai un 'Arrivo subito' ed salutai Bechy con un bacio sulla
guancia, per poi correre verso la macchina di mamma.
«Mamma,
lo sai che non ti chiedo mai niente...» iniziai a dire, li
volevo chiedere del concerto, vidi lei levarsi gli occhiali da sole e
pogiarli sul cruscotto.
«Dai
arriva al sodo, cosa devi chiedermi?» adesso ero agitata, ma
infondo anche mia madre da piccola aveva avuto un idolo , tranne che
per me non è un idolo è un ragazzo di cui sono cotta.
«sai
il prossimo mese gli One Direction faranno un concerto e vorrei tanto
andarci» avevo paura che mia madre mi rispondesse un 'no' secco
, ma rimase in silenzio, ciò non vuol dire che è un
'si' ma un 'ci penserò'. Bè daltronde era meglio di un
rifiuto.
«Parlerò
con tuo padre» speriamo che mio padre dica di si, infondo con
lui ho ottimi rapporti e mi confido.
Arrivammo
a casa e io me ne andai nella mia cameretta a mettermi il pigiama,
aprì il cassetto e tirai fuori una canottiera nera a righe blu
e e i pantaloncini azzurri, andai in bagno e mi lavai i denti.
«...dai
è grande adesso e...» udì delle chiacchiere in
salotto, la voce che sentì era di mio padre, da quello che
capì lui voleva che andassi, ma mia madre era preoccupata.
«Mamma
devi stare tranquilla tanto viene anche Becky» avevo deciso di
intromettermi in quella discussione e dire a mamma che veniva anche
la mia amica, mia madre si sente più sicura quando sa che non
sono sola.
«Va
bene ma devo parlare con la signora Doyle» è fatto, non
ci credo ancora andrò al concerto dei One Direction, sono
felicissima, mi diressi nella cameretta e misi sulle gambe il mio
portatile, inviai una richiesta a Becky per vederci con la Webcam.
«Ehy
bellissima, indovina un po' cosa ho da dirti?» gli dissi
facendo un sorriso enorme, lei fece finta di pensarci un po',
mettendosi in una posizione da pensatore.
«Fammi
pensare ...non lo so...podarsi che andremo al concerto dei One
Direction?» chiese quasi urlando, io annuì facendo
arrivare il sorriso da un orecchio all'altro.
«Allora
per prima cosa, mia madre vuole parlare con la tua, per seconda cosa
domani vieni a casa mia che mi devi far conoscere meglio questi
ragazzi!» le dissi.
Continuammo
a parlare per tutta la notte, finchè mio padre nell'altra
stanzà mi urlò di smetterla se nò non mi avrebbe
mandato al concerto.
Scoprì
il letto e mi misi sotto il lenzuolo freddo mentre il ventilatore
davanti a me mi mandava aria.
Mi
addormentai i poco tempo pensando che fra meno di tre settimane avrei
rivisto quel ragazzo che mi salvò in piscina.
Quella
notte, si quella notte sognai Harry Styles.
Eccomi!
Puonciorno
ragazze!
Come
và? Vi piace la mia storia? Sapete la mia prima FF e vorrei
tanto sapere cosa ne pensate...
Ho
scritto questo capitolo in tre giorni e se mi volete far felice
potete
ripagare miei sforzi Recensendo ;)
Mi
fareste felicissima!
Vi
faccio un indovinello....
Tra
gli 1D, dovrete dirmi il nome di cui scrivo questo:
La
mamma si chiama Maura Gallagher.
Da
poco la mamma ha adottato una figlia.
Ha
avuto una fidanzata di nome Barbara Pavone
Ha
imparato a suonare la chitarra 'Auto-Didatta'
Si
è tinto i capelli quando aveva 12 anni.
Spero
che recensiate in tanti XD
Se
ancora on avete capito chi è ve lo dirò io!
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