Prologo
<<
Signorina Swan, forse ho fatto un errore. Credo davvero di averla
sopravvalutata… Di aver sopravvalutato lei, la sua
esperienza praticamente inesistente, il suo talento
pressochè immaginario e le sue aspirazioni che probabilmente
sono quelle di vendere collanine di plastica colorata fatte a mano come
sua madre. >>
<<
no Signor Cullen, mi scusi Signore! Ho fatto un errore, giuro che non
si ripeterà, la prego non mi cacci via! >>
<<
cacciala via? >> soffocò una risata
<< oh no Signorina Swan, io ho fatto una promessa e tale
promessa intendo mantenere. Ma questo non mi vieta di pestare la sua
Laurea in Economia, sputarci sopra e relegarla alla figura
professionale dell’addetta al caffè per il resto
della vita… non trova? >>
Ed
eccomi qui…
Nome:
Isabella Marie Swan
Età:
26 anni compiuti esattamente oggi, “buon
compleanno Bella!”
Città
di provenienza: Forks, soprannominata anche dalla sottoscritta il buco
del culo d’America.
Città
di residenza attuale: New York, nominata ufficialmente come il mio
personale inferno sulla terra.
Anche
se ad essere sinceri non era la città in sé il
mio inferno sulla terra ma una azienda.
La
Cullen-Masen Society,
Società Finanziaria fondata da Carlisle Cullen,
vecchio amico di papà Charlie e mamma Reneè, e
attualmente gestita dal mio ex compagno di classe, ex fratello della
mia migliore amica, ex ragazzo con cui ho perso la
verginità, Edward Anthony Masen Cullen.
Se
la società ero il mio inferno, Edward era di sicuro il
Diavolo, Lucifero, Satana, Belzebù.
Gli
mancavano solo le corna e il forcone, ma non ero del tutto sicura che
quest’ultimo non lo tenesse nascosto dentro qualche armadio,
pronto a gettarmelo addosso appena gli avessi voltato le spalle.
<<
Signor Cullen ho bisogno di questo lavoro. Ho fatto solo uno sbaglio,
mi permetta di rimediare la prego! Ho studiato, sono in
gamba… l’ha detto anche lei che ne avevo le
capacità, me lo faccia dimostrare… la prego!
>>
Quante
volte
avevo ripetuto “la prego” nell’ultima
mezz’ora? Dall’espressione di totale supremazia di
Edward dovevo averlo detto parecchio… << la
prego! >> aggiunsi vedendo il suo ghigno aumentare e
capendo così che non era solo la mia
immaginazione… era veramente Mefistofele!
Superbia,
Accidia, Ira, Avariazia… sicuramente pure la
Lussuria… il porco!
<<
Le darò un’altra possibilità, ma solo
perché oggi sono magnanimo e non ho voglia di sentire ancora
le sue patetiche scuse. La prossima volta che succederà una
cosa del genere potrà dire addio al suo tailleur e
abbracciare il completo dell’inserviente. Sono stato chiaro?
>>
<<
chiarissimo signore! >> Vaffanculo Signore!
<<
può andare ma prima mi porti un caffè, doppio con
schiuma, non latte, schiuma! Parlare con lei mi ha fatto venir mal di
gola. >> gemette sofferente.
Feci
un gesto con
il capo per fargli capire che avevo compreso e veloce mi diressi verso
la porta dell’ufficio pronta a scappare a gambe
levate per tentare di recuperare nel
più breve tempo possibile il suo caffè senza
latte con la schiuma… perché di sicuro le
macchinette non l’avevano l’opzione “solo
schiuma”.
<<
ah un’ultima cosa! >> mi chiamò
qualche secondo prima che chiudessi la porta alle mie spalle
<< Buon compleanno Isabella. >>
mormorò serio osservandomi.
E
io non dissi
nulla, bloccata come una stupida a fissarlo come se davanti a me fosse
spuntato il più mutante degli animali.
<<
può chiudere la porta ora, non vede che stà
facendo uscire tutta l’aria condizionata dal mio ufficio?!
>>
Edward
Cullen, semplicemente Belzebù.
Non chiedetemi cosa
mi stia saltando per la testa, perchè giuro che proprio non
lo sò. Sò però che sono arrabbiata con
Edward, quindi voglio vendicarmi! è.é
In questa storia
abbiamo Bellina che ha appena iniziato a lavorare
nella azienda già avviata di Edward, il quale per
sua fortuna (perchè lui è sempre fortunato!
è.é) ne è a capo mentre Bellina si
ritrova a dover fare la gavetta per avere un posto di lavoro decente. Situazione
inoltre dovuta ad una promessa che Edward a fatto a "Tu Sai Chi"
(cioè, voi non lo sapete, ma io sì! :D) e che lo
spinge ancora di più a fare il tiranno con Bella, come a
rinfacciargli una promessa che lui stesso a fatto (ma lei che colpa ne
ha poverina!)
Insomma, Edward
è Belzebù, non sà però che
con Bellina avrà una bella gatta da pelare! :):)
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