Nel buio di questa stanza, osservo un futuro non mio.
Donami il tuo nome e il giorno del tuo primo gemito e io leggerò il filo delle tue azioni.
Portiamo nel nome, donatoci, e nel nostro sangue la chiave per un futuro che sembra scritto da altri, prima di noi, che sono stati come pedine sul marmo bianco e nero.
Per quanto sappiamo leggere ciò che avverrà, proviamo a cambiare ciò che è scritto nel nostro essere, in ciò che ci è dato, sacrificando un frammento di noi.
E quando questo futuro cambia, mi chiedo se tutto non fosse già stato deciso la prima volta che ho scrutato e desiderato… |