Non saremmo mai durati in eterno; questo l’avevo sempre
saputo.
Ma non doveva finire così; non ora.
E’ colpa mia.
Dopo quel maledetto 9 agosto di tre anni fa la luce dentro il mio petto
si è pian piano affievolita.
La mia parte, all’interno della band, l’ho fatta,
certo; ma col passare delle settimane e dei mesi ho innalzato un muro
invalicabile tra me e gli altri membri dei Versailles.
Non lo credevo possibile; tra noi cinque c’è
sempre stato un’intesa particolare, quel legame ancestrale
che unisce i fratelli, benchè noi non lo fossimo di certo.
Anche Masashi, il “nuovo” arrivato, si è
subito sentito parte della famiglia composta da me, Hizaki, Teru e Yuki.
Sono a pezzi.
Nonostante siano passati tre anni, nei momenti più bui e
difficili vengo sempre, in lacrime, a trovarti, You.
Eri il mio migliore amico.
Il mio confidente.
Se ora fossi ancora al mio fianco, troveresti le parole per superare
questa rottura, che sembra irrevocabile.
Ti ho portato dei fiori.
Rose bianche, le tue preferite.
Non sono molto originale, è vero; ma il bianco è,
credo, il colore che più ti rappresenta.
Eri puro, senza segreti; eri il perno della nostra band, la mia stella
guida.
Non avresti mai permesso che, qualunque cosa fosse successo, io
gettassi la spugna senza aver combattuto con tutte le mie forze.
Ma ho combattuto, Jasmine, te
lo giuro.
Hizaki ha combattuto;
Teru ha combattuto;
Yuki ha combattuto;
Masashi, ha combattuto;
ma abbiamo fallito.
Non è stato abbastanza.
Te l’avevo
promesso.
Tu me lo avevi fatto promettere.
I Versailles erano il tuo, il nostro sogno.
E io ho fatto crollare questo castello che in anni e anni di prove,
sforzi, litigi e paure abbiamo costruito insieme.
In quel letto d’ospedale, tre anni or sono, le mie mani nelle
tue, mi hai guardato negli occhi e, implorante, mi hai pregato di
continuare.
“E’ tutto ciò che rimarrà di
me in questo mondo…” mi hai sussurrato con
l’ultimo filo ti voce che ti era rimasto.
E, un attimo dopo, te
ne sei andato.
Per sempre.
Avevi riposto in me tutta la tua fiducia, le tue speranze; Jasmine, hai
cambiato la mia miserabile vita.
E io ti ho tradito.
|