Titolo:Happiness
Fandom: Slam Dunk
Personaggio/Coppia: Hanamichi
Sakuragi, Yoehi Mito, Haruko akagi
Prompt:
Primo pacco
Rating: pg
Conteggio
Parole: 636
Riassunto:
[...]Hanamichi? Cosa farai durante le vacanze di Natale?” chiese lei,
osservandolo occhi negli occhi, nonostante il giovane fosse seduto
sulla sedia e lei si trovasse ritta come un fuso davanti a lui.
“Non saprei Haruchina cara! Probabilmente me ne resterò a casa, come al
solito!”[...]
Note: Oneshot,
Introspettivo, Malinconico
Una
shottina scritta così, senza troppe pretese, per una vecchia iniziativa
natalizia di Fanworld. Che dire, diciamo che è nata così, facendo
qualche riflessione sul Natale. I personaggi potrebbero esser eun po'
OOC, è tanto che non scrivo su questo fandom, da quasi sette anni,
eppure non ho potuto fare ameno di pensare ad Hanamichi, solo durante
il periodo natalizio. Non so come vadano le feste in Giappone, quindi
perdonatemi se ho manovrato le cose un po' a mio piacimento!
Piccola
postilla: non c'è coppia qui dentro. Sono solo amici u.u però, se vi va
di vederci la coppia Hanamichi Haruko, non c'è niente di male XD
Buona
lettura XD
Fuori
faceva un freddo cane. Lo capiva dalla nuvoletta di vapore che andava a
condensarsi sul vetro della finestra davanti a sé, mentre il cielo
plumbeo faceva brillare di una luce iridescente il paesaggio che stava
al di là di quella lastra fredda e liscia. Tra poco sarebbe arrivato il
Natale, lo si capiva da tutti gli addobbi carici di lustrini e lucine
che la gente andava ad affiggere fuori e dentro le case, da tutti gli
sconti natalizi dei negozi e dall’enorme albero carico di palline
colorate che era stato innalzato nel centro della piazza più grande
della città. Se si fosse anche messo a nevicare, sicuramente sarebbe
stato un Natale perfetto. Almeno da sotto il punto vista estetico.
Il
ragazzo sbuffò ancora, mentre i suoi compagni parlavano allegramente di
cosa avrebbero fatto e di cosa avrebbero voluto ricevere per Natale.
Per lui, con una famiglia a metà, tutta questa felicità che veniva
sparsa in giro non era altro che un misero contentino che gli lasciava
solamente un fastidiosissimo senso di amaro in bocca. Lo prosciugava e
si sentiva dannatamente triste. E pensare che il Natale non era neanche
una fasta giapponese!
Sbuffò
ancora una volta, appoggiando il mento sopra la sua enorme mano in
grado di afferrare quasi interamente un pallone da basket, mentre i
suoi occhi neri si perdevano in giro, in quel paesaggio che gli
trasmetteva solo tanta nostalgia.
Mito,
suo vecchio amico da tanto tempo, tornò in classe in quel momento,
osservandolo da lontano, consapevole di ciò che si portava dentro da
molto, ormai.
Sorrise
quando vide arrivare Haruko. Sorrise ancora di più quando guardò
Hanamichi senza capire, per poi posare il suo sguardo su Mito mentre
faceva spallucce, come se tutta quella storia non gli interessasse.
Semplicemente voleva che la ragazza s’interessasse a lui. Con molta
probabilità gli avrebbe tirato su il morale. O almeno lo sperava.
“Hanamichi?”
chiamò la ragazza, osservando il giocatore di basket mentre si girava
lentamente verso di lei, lo sguardo un pochino più luminoso, un sorriso
così ampio da sembrarle dannatamente finto. Eppure accettò quella
recita come niente fosse, rispondendo a quel gesto che solitamente le
avrebbe trasmesso una carica energetica così intensa da travolgerla e
renderla un pochino più forte e coraggiosa.
“Cosa
farai durante le vacanze di Natale?” chiese lei, osservandolo occhi
negli occhi, nonostante il giovane fosse seduto sulla sedia e lei si
trovasse ritta come un fuso davanti a lui.
“Non
saprei Haruchina cara! Probabilmente me ne resterò a casa, come al
solito!”
Il
che era vero, lui passava quasi ogni festa in casa, la maggior parte
del tempo da solo, aspettando quella povera disgraziata della madre
che, per poterlo mantenere, si spaccava la schiena sette giorni su
sette al lavoro.
La
ragazza cercò di non far trasparire quell’inquietudine che le strinse
per un breve momento il petto, osservando quegli occhi farsi un pochino
più tristi e malinconici mentre osservavano ancora per un breve istante
fuori dalla finestra, carichi di una dura certezza.
Hanamichi
ricordò l’ultimo Natale trascorso con la sua famiglia prima di quel
maledetto pomeriggio che tante cose aveva cambiato. Erano stati
assieme, consumando un pasto certamente non da re, ma era stato
bellissimo, perché era ancora un ragazzino e quella felicità che
sembrava così vicina, gli aveva riempito il cuore, come poche volte gli
era successo.
E
quando Haruko, distogliendolo da quei tristi pensieri, gli chiese se
avesse voluto unirsi a lei ed a tutti gli altri la sera della vigilia
per una breve festicciola, per cominciare quel piccolo periodo festivo
in allegria, il ragazzo sembrò tornare quello di sempre, spavaldo e
presuntuoso. Ma colmo di una felicità che non provava più da tanto,
tanto tempo.
Così
Mito se ne uscì dalla classe, contento e gongolante, conscio che,
almeno per quel Natale, le cose sarebbero state certamente diverse.
|