Questa è la mia seconda fanfiction...spero che vi piaccia come inizio.
L'altra è: Cosa significa essere famosi.
Spero che recensiate in tanti.
Era uno dei tanti giorni in cui Vegeta
si allenava nella
gravity room per diventare un supersaiyan.
Bulma si era già lasciata con Yamcho
ed era innamorata di
Vegeta, anche se non l’aveva ancora capito.
“Ehi, donna, cos’ hai preparato oggi
per pranzo?”
“Un po’ di tutto, Vegeta” rispose lei
gentilmente. Doveva
rufianarlo.
“Cosa intendi per un po’ di tutto?”
chiese Vegeta curioso.
“Pasta, verdure, pizza, e una torta”
rispose lei con una
dolcezza da far invidia ad una zolletta di zucchero.
Vegeta se ne accorse. Bulma non era
solita trattarlo in
quel modo.
“È forse cambiata?” pensò. Doveva
esserci sotto qualcosa.
Decise di stare al suo gioco.
“Ah, okay, va bene” rispose lui con
tono stranamente
gentile. Voleva farle capire di essere vicina ad averlo rufianato.
Aveva capito
cosa Bulma aveva in mente di chiedergli.
“Senti, disse Bulma mentre il Saiyan
stava mangiando, non
è che per caso oggi avresti tempo per accompagnarmi a
fare…ehm…shopping?”
Era quello che Vegeta aveva supposto.
“No, donna, mi devo allenare!”
“Allora scordati che io continui a
prepararti i pasti”
disse lei, utilizzando tutta la sua acidità.
“Tanto c’è tua madre che ci pensa…Oh,
povero Vegeta…quel
bel ragazzo non può rimanere senza cibo!” disse Vegeta, imitando con la
voce la
madre di Bulma.
“Allora ti distruggo la gravity room!”
lo minacciò lei.
A quel punto dovette arrendersi alla
sua volontà. Suo
padre non gliene avrebbe costruita un’altra, sapendo che la figlia
aveva deciso
di distruggergliela.
“Va bene, d’accordo!” si arrese.
Andarono in giro per i negozi di mezza
città, comprando
scarpe, vestiti e anche qualche cosa da mangiare.
Si stavano dirigendo verso il negozio
di profumi, quando
Vegeta si accorse di una ragazza. Aveva la coda.
“Vegeta…ma che hai?” chiese Bulma
preoccupata.
“Io…niente, non ho niente Bulma” disse
il Saiyan
soprappensiero.
“Okay,
sei stanco. Torniamo a casa. Per oggi basta”. |