Capitolo 1
Bella.
“ La scorsa notte, la periferia di Seattle si è tinta di
sangue. In un vecchio palazzo dei quartieri diffamati, sulla centesima strada,
una donna è stata uccisa con un colpo di pistola alla tempia. Si suppone che il
freddo omicida sia stato il marito, Joshua Hamilton. L’uomo, infatti,
perseguitava la moglie, che dopo la separazione, non si era rassegnato alla sua
perdita. L’ex signora Hamilton, lo aveva più volte denunciato alle autorità
locali per stolking, finché in una calda notte d’estate, la passione amorosa
non si è tramutata in furia omicida. I condominiali hanno sentito…”
Il mezzo busto della giornalista continuava a borbottare
storie tragiche di cruenti omicidi, mentre con un sospiro, lascia cadere il
capo sul petto di Edward, che mi accarezzò i capelli, baciandomi la fronte.
“ Uffa! Non parlano altro che di tragedie. Come si possa,
poi, uccidere una donna con cui sei stato per più di tredici anni, non riesco
proprio a concepirlo.”
Edward scrollò le spalle.
“ La follia umana è inconcepibile. Tuttavia, suppongo che la
perdita della persona amata, una forzata separazione, siano fattori che
contribuiscano a scatenare reazioni violente, impensabili perfino in soggetti
tranquilli. Come quell’uomo, ad esempio. Ma, ritengo che queste siano state
sopite in lui già da molto tempo. La decisione dell’ex moglie di allontanarlo
da lei, è stata soltanto l’inevitabile miccia che ha fatto divampare l’incendio
delle sue turbe.”
Guardai Edward, affascinata come sempre dalle sue precise ed
illuminanti opinioni.
Sentendosi osservato, si voltò verso di me, ricambiando il
mio involontario sorriso.
“ Cosa c’è? Perché mi guardi così?”
Risi debolmente, scuotendo la testa.
“ Hai studiato psicologia criminale, per caso? Quando parli
così, assomigli molto ad uno di quegli scienziati cervellotici del CSI.”
Edward scoppiò a ridere già alla mia prima domanda,
stringendomi a sé e accarezzandomi dolce un fianco, soffocando i suoi ultimi
sussulti nella piega del mio collo, facendomi rabbrividire e ridere con lui.
“ Questa volta, ci sei andata molto vicino. Ho letto alcuni
testi di psicologia criminale, in passato, ma non me ne sono mai interessato
seriamente.”
“ Potresti farlo ora. Hai tanto tempo libero, adesso che non
sei più occupato a salvarmi costantemente la vita.”
Scherzai, facendolo sorridere divertito. Adoravo quel
sorriso suo ampio e luminoso, capace di saziarmi più del sangue ribollente di
un puma inferocito.
Lo vidi inclinare il capo verso di me e le sue labbra ancora
incurvate si avvicinarono inesorabili alle mie.
“ Mmm…”
Mugugnò, baciandomi le palpebre chiuse.
“ Questo è vero. Ma, adesso, ho altri interessi che mi preme
coltivare.”
Mi sussurrò con voce adulante, sfiorandomi le labbra
socchiuse con le sue, in un bacio dolce.
Mi spinse lentamente sui cuscini del divano, accarezzandomi
i capelli, mentre li disponeva a suo piacimento sulle federe immacolate,
mormorandomi quanto fossi bella e desiderabile. I suoi occhi ambrati trafissero
i miei, ormai simili ai suoi, comunicandomi tutto il suo amore e tutto il suo
desiderio.
Fu con un rapido movimento, che si chinò su di me,
sovrastandomi con il suo corpo possente, catturando nuovamente la mia bocca con
la sua, così morbida e rovente, baciandomi con maggior passione, travolgendomi
come sempre nel nostro mondo privato.
Affondai entrambe le mani nei suoi capelli ramati, così
morbidi e deliziosamente disordinati, mentre contemporaneamente, intrecciavo le
gambe alla sua vita, spingendolo verso di me, in un secondo, i corpi incollati
e palpitanti, smaniosi di possedersi ancora una volta.
Edward si staccò per un attimo dalle mie labbra, solo per
accarezzarmi il viso e donarmi un nuovo sorriso felice, per poi intensificare
il nostro bacio, con maggior foga.
“ Mamma!”
La voce di Renesmee mi giunse ovattata, la mia mente e i
miei sensi imprigionati nella rete in cui Edward mi aveva intrappolato.
Le sue labbra strusciarono sul mio collo, finché con un
piccolo morso, seguito da un mio sospiro di piacere e uno insoddisfatto di lui,
mi riportò dolcemente alla posizione precedente, non staccandosi totalmente dal
mio corpo, incollandomi al suo fianco, le braccia intrecciate intorno al suo
dorso, la mano destra sul petto, le dita a seguire lo scollo rotondo della
t-shirt, le iridi ancora accese di desiderio. Pressando la guancia sul suo
petto, scorsi di sfuggita Nessie passare per il corridoio, chiamando sia me che
Edward con energia.
Quando si sporse nella porta del salotto, il suo viso
s’illuminò come un sole d’estate.
“ Ah, eccovi qui!”
Si precipitò accanto a noi, il suo vestito una nuvola azzurra,
la gonna a pieghe si mosse intorno alle sue gambe lunghe e snelle, i suoi
boccoli rossi accarezzavano le sue spalle ad ogni passo, finché non saltò sul
divano in pelle, facendo scricchiolare le gambe in ferro per l’impeto.
“ Oh, sapesse come sono emozionata! Sono giorni che aspetto
questo momento.”
Si sporse verso di me, afferrando il telecomando della
televisione. Le scostai una ciocca di capelli ribelle dalla fronte, prima che
si sporgesse rigida e attenta verso lo schermo.
Ci osservò di sottecchi per un attimo, inarcando un
sopracciglio scuro.
Edward rise piano, scuotendo la testa, forse in risposta ad
un suo pensiero.
Nessie sorrise al padre, quasi canzonatoria.
“ Non me la racconti giusta. Comunque, non starò qui per
molto. Solo per un’oretta. Il tempo di vedere lo show. Poi, vi lascerò liberi
di coccolarvi quanto vorrete.”
Disse, strizzando l’occhio verso di me. Se ne fossi stata
capace, sarei arrossita vistosamente.
“ Ma… cosa… no! Noi non stavamo…”
“ Mamma, ti prego! Sono abbastanza grande da non lasciarmi
sconvolgere dall’idea che i miei genitori possano scambiarsi tenerezze o fare
sesso quanto vogliano.”
Disse con tono leggero, mentre con aria distratta, cambiava
canali alla velocità della luce.
“ Renesmee…”
La richiamò gentile Edward, ma lo conoscevo troppo bene da
sapere che, in cuor suo, si stava divertendo un mondo per il mio imbarazzo. Gli
pizzicai il fianco, facendolo sorridere. Si sporse per posarmi un bacio rapido
sulla fronte, afferrando gentilmente la mano posata sul suo petto, iniziando ad
intrecciare e a scioglierne le dita con le sue, più lunghe e affusolate.
“ Cosa stai cercando?”
Chiesi ad una concentrata Nessie, mentre la vedevo cambiare
canale, per poi fermarsi su uno di musica, osservandolo con aria critica.
“ Su Mtv dovrebbero trasmettere uno show, dove saranno
ospiti i Four Flowers.”
“ Chi?!”
Chiedemmo io ed Edward all’unisono, con tono pacato lui e
con voce incuriosita io.
Il sorriso gioioso di Renesmee si fece ancora più ampio.
“ I Four Flowers!”
Disse, con voce sognante e con tono ovvio.
Continuavo a non capirla.
“ I Four Flowers.”
Ripeté, con tono scocciato, un imbronciato Jacob, come
sempre vestito con t-shirt nera e blu jeans, appoggiato svogliatamente allo
stipite sinistro della porta. Guardò Renesmee con un’espressione profondamente
scontenta.
Dal suo canto, lei lo ripagò di un meraviglioso sorriso.
“ Jake! Sei venuto, alla fine?”
“Si.”
Disse lui, portando gli occhi al cielo.
“ Su.”
Disse Nessie, picchiettando una mano su uno dei due grandi
cuscini del divano.
“ Vieni vicino a me.”
Jake, sbuffando, la raggiunse, ubbidendo docile, sedendosi
svogliatamente sul divano, un braccio involontariamente disteso verso di lei,
sullo schienale.
Nessie si portò le ginocchia al petto, il telecomando
abbandonato vicino alla gamba di Edward, gli occhi color cioccolato fissi sullo
schermo. Era tutta un fremito.
Cercai di prestare più attenzione al programma, dove fra
luci colorate e un mega schermo centrale, c’era un comico dj, intento ad
annunciare un noto gruppo musicale.
Nessie si lasciò andare all’indietro, posando il capo sul
braccio muscoloso di Jacob, che si voltò, sorridendo di fronte al suo sorriso
felice.
Sorrisi anch’io, trovandoli molto dolci. Edward, invece,
aveva lo sguardo puntato sulle dita di Jake, intente ad intrecciare alcune
ciocche di Renesmee. Jacob intercettò il suo sguardo, rispondendo alla sua
improvvisa disapprovazione con un’espressione interrogativa. Edward arcuò un
sopracciglio, quasi ad indicare l’ovvio, e lui, sbuffando forte, smise di
compiere quel gesto intimo. Edward ritornò a guardare lo show, sorridendo
soddisfatto. Jacob, di fronte alla mia espressione divertita, mi fece una
boccaccia, facendomi ridere piano. Lo vidi sorridermi, prima di riconcentrarsi
sulla trasmissione.
Anch’io ritornai a fissare lo schermo, giusto in tempo per
vedere il dj annunciare, fra un urlo e un altro del pubblico in studio,
l’arrivo sul palco di una nuova band del momento. Il nome del gruppo era Four
Flowers.
All’apparire di una comitiva di quattro giovani sul palco,
il pubblico impazzì e le loro urla di gioia riuscirono a sovrastare le parole
del presentatore. Perfino Renesmee impazzì, applaudendo entusiasta, come se
fosse anche lei lì, fra quella calca.
“ Eccoli! Non sono fantastici?”
Disse, rivolta a Jacob, che annuì convinto, ma intuii
soltanto per farle piacere, data l’espressione disgustata che ostentò non
appena lei si voltò.
“ Oh, guarda Shane! E’ favoloso, in quell’abito nero. E’
classico, certo, ma sembra così cool addosso a lui.”
Come Alice, Nessie avevo ereditato dalla zia il gusto per la
moda e, con sua grande gioia, aveva sviluppato un personale e spiccato gusto
artistico, nel vestire come anche nell’arte, data la sua passione per la musica
classica, eredità, questa, presa da suo padre.
“ Shane?”
Chiesi, sporgendomi verso di lei. Il suo sorriso minacciò
davvero di abbagliarmi.
“ E’ quello davanti, vicino a Clio, la ragazza tutta vestita
di rosso.”
Disse, indicandomelo.
Shane sembrava fin troppo pallido, attraverso lo schermo.
Forse, la vita da rockstar aveva i suoi svantaggi. Dovevo ammettere, tuttavia,
che era davvero un ragazzo affascinante, con quei fini capelli neri e quegli
occhi viola, color ametista.
Clio, invece, era quella che attirava più sguardi e più
consensi maschili. La telecamera sembrava stregata dalla sua immagine. Il suo
vestito lungo, dall’ampia gonna con spacco laterale, il fine corpetto ricoperto
di brillanti e la scollatura a ‘V’, venne inquadrato da capo a piedi, finche il
suo sorriso languido non riuscì a bucare lo schermo. Anche lei, come Shane, era
di una bellezza sfolgorante. L’incarnato pallido, occhi grandi e brillanti,
poco trucco sugli occhi e sulle labbra piene, evidenziavano un fascino
innocente e proibito al tempo stesso, proprio come il peccato.
Abbassò lo sguardo, ridendo composta alla battuta ironica
del dj, che sembrava mangiarla con gli occhi. Supposi che, dal vivo, doveva
essere ancora più sconvolgente. Edward osservò lei e Shane con vivo interesse,
aggrottando piano la fronte.
“ Oh, è davvero splendida! E’ sempre così umile, durante le
interviste. Scommetto che, nella realtà, sia una ragazza davvero simpatica.”
Nessie aveva tutta l’aria di adorarla più del fascinoso
Shane. Jacob sbuffò, ancora contrariato.
Mi osservò esasperato.
“ Sono mesi che mi fa una testa così di questi quattro manichini.
Sto cominciando ad odiare la buona musica, per colpa loro. Nessie non fa che
ascoltare le canzoni strampalate che scrive quel tizio.”
Mi disse, indicando Shane che sorrideva quasi forzatamente
alla domanda del dj. Clio coprì la sua mano con la sua, in modo complice e la
telecamera zummò subito su quel semplice gesto, per risalire piano su entrambi.
Stranamente, anche Clio aveva gli occhi color ametista.
“ Si da il caso che quel
tizio abbia vinto il premo della musica come Miglior Rivelazione dell’Anno,
Miglior Singolo, Miglior Album, Miglior Effetto Scenico…”
“ Si si, l’elenco lo so a memoria.”
Disse Jacob, baciandole una guancia, mentre lei si lasciò
ricadere sul morbido schienale, tutta imbronciata.
“ Renesmee.”
La richiamò Edward, fino ad ora concentrato sullo
spettacolo.
“ Si?”
“ Da quando è uscita questa band?”
Le chiese, afferrando il cellulare e componendo un numero.
“ Da tre mesi, circa. E sono fortissimi!”
Disse, tutta un sorriso e un rossore di piacere. Jake si
coprì il viso con le mani, implorando Edward con lo sguardo, di non farle altre
domande sul gruppo o i suoi componenti. Sembrava davvero esasperato e Edward
sempre più crucciato e… preoccupato? Possibile?
“ Mmm… e hanno intenzione di fare un tour?”
Nessie annuì, battendo le mani, felice.
“ Si, certamente. Verranno anche a Seattle.”
Edward la guardò, sconcertato, portandosi il cellulare
all’orecchio destro.
“ Quando?”
“ Il 1° Agosto. Perché? Oh, mi ci porterai Jake? Ti prego,
ti prego, ti prego.”
Jake stava per rispondere, ma Edward lo prevenne, alzandosi
dal divano in maniera repentina. Lo seguii, improvvisamente nervosa.
“ Non andrai a nessun concerto.”
Le disse Edward, stroncando il suo entusiasmo. Jake, invece,
sembrava quasi felice del suo diniego.
“ Perché? E’ tutto quello che desidero. Per piacere, papà.”
Lo implorò, toccandogli un braccio, forse trasmettendogli
pienamente il suo desiderio, grazie al suo potere. Ma Edward era irremovibile.
Non riuscivo a capire il suo timore nascosto.
Osservai Shane cantare a squarciagola di un amore
tormentato, accompagnato dalle note malinconiche di una musica struggente. Era
una canzone splendida, che sapeva toccare il cuore di qualsiasi uditore.
Clio era seduta accanto al dj, che la guardava di sottecchi,
fra le mani un altro premio, osservava compiaciuta i suoi colleghi suonare e
Shane cantare. La telecamera si fissò su di lui, rapita dal suo grande carisma,
come se anche il cameraman dietro di essa fosse ipnotizzato dalla sua voce
roca, graffiante e voluttuosa. Notai, in un attimo invisibile, i suoi occhi
viola osservare Clio e brillare di una luce ardente. Ma fu solo un istante,
talmente breve da apparire frutto dell’immaginazione.
Edward, intanto, era riuscito a contattare chi stava
cercando con tanto insistenza.
“ Carlisle. Scusami se ti disturbo, sei in reparto? Sei in
pausa?... Benissimo! Per favore, corri in sala comune, accendi il televisore.
Metti su canale otto.”
Attese per alcuni istanti, gli occhi ancora fissi sullo
schermo. Ora, anche Jake lo guardava teso.
“ Che succede?”
Gli chiese.
“ Sttt…”
Gli intimò il silenzio, alzando una mano e intimandogli
pazienza.
“ Hai visto?”
Carlisle, dall’altro capo, assentì.
“ Edward… Sono…”
Lo udii dire, quasi shoccato.
Edward annuì, come se Carlisle potesse vederlo.
“ Si. Vampiri.”
Angolo dell’autrice.
Sono tornata, gente, con una nuova storia. Spero vi
piaccia. E’ un esperimento, che spero vi possa appassionare come sta
appassionando me. Premetto che sarà una storia breve, ma intensa. ;)
Aspetto i vostri commenti, critiche e opinioni.
A presto,
Sempre vostra,
Fuffy91! <3
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