Galeotto fu'l cane
Galeotto fu'l cane
Bump.
Bump.
Bump.
Lo odio. Odio andare in giro con questa...scatola in movimento che il Padrone chiama carrozza! Preferisco le mie zampe...
Bump.
Grrrr!
Il Padrone ride e mi gratta l'orecchio. "Resisti, Vecchio mio, siamo quasi arrivati..."
Mi piace la voce del Padrone: è bassa e profonda, molto
calmante. Mi piace quando mi parla: non capisco sempre quello che mi
dice, ma non importa. Il Padrone è sempre stato buono con me;
siamo stati cuccioli insieme!
Sono un cane: il mio nome è Orion, ma ogni tanto il Padrone mi
chiama Vecchio mio. Caccio uccelli per lui e lui mi dà biscotti
e mi gratta le orecchie. Se catturo tanti uccelli, mi gratta la pancia.
Adoro le grattate alla pancia!
Sopporterei tutte queste buche se stessimo andando a Casa, ma non ci
stiamo andando. Staremo da Cucciolo, uno degli amici del Padrone. Il
suo nome umano non è Cucciolo, ma io lo chiamo così
perchè mi ricorda i miei fratelli e sorelle quand'eravamo
cucciolotti: ansiosi di far piacere al Padrone, felici e avevamo sempre
bisogno d'aiuto. Il Padrone lo chiama Bingley, o Charles, dipende dal
suo umore.
Mi piace Cucciolo, perchè fa felice il Padrone, ma non voglio
stare nella stessa casa con lui: i suoi cani non sanno cacciare e
Cucciolo ha una sorella...
Lei è Vipera. La odio; la sua voce mi fa male alle orecchie,
puzza terribilmente e si attacca al Padrone come un serpente alla sua
preda. Il Padrone la odia quanto me, ma per qualche ragione non
può semplicemente ringhiarle contro come faccio io, o morderle
il braccio come io adorerei fare, così dobbiamo sopportarla finchè non possiamo andare a Casa.
Spero che non staremo molto.
-o-
"Beh, Orion, guarda il lato positivo, non sarai chiuso nelle
stalle! Ti lascerò dormire qui, vicino al fuoco..." Mi dice il
Padrone. Abbaio e muovo la coda, mostrandogli che sono felice. Mi piace
dormire vicino a lui, così so che è al sicuro.
Si inginocchia accanto a me e mi giro sulla schiena. Voglio una
grattata alla pancia e lui me la concede. "Lo so che ti piace e se tu
sei nella stanza, Miss Bingley non cercherà di entrare...Tienila
fuori da qui, Orion, va bene?"
Vipera non si avvicinerà mai al Padrone mentre dorme! La morderò se ci prova! Ringhio un po', così il Padrone sa che ho capito.
Lo guardo e vedo che la sua faccia sembra strana; è silenzioso,
ma riesco a sentire che è triste. Perchè il Padrone
è triste? Gli lecco la mano e lui ricomincia a parlare.
"Lo sai, Orion? Mi sento sempre come uno degli uccelli che ti ho
insegnato a cacciare quando sono vicino a Miss Bingley...o a qualunque
altra donna del Ton, per quello. So che è mio dovere sposare un
buon partito, anche per Georgie, ma non mi piace l'idea di avere un
matrimonio triste e indifferente solo perchè ho seguito le
regole della Società! Come posso capire se la donna di fronte a
me è quella giusta oppure no?"
Oh, sì...il Padrone ha bisogno di una compagna! Gliel'ho sentito
dire per molte primavere ormai, quindi dev'essere una cosa seria...Non
so che cosa c'entri in tutto questo la Padroncina, ma è
così e il Padrone le vuole molto bene; farebbe qualunque cosa
per lei.
Non mi piace quando il Padrone è triste, quindi gli lecco la
faccia per farlo ridere. Lui ride e mi dice di smettere, ma sento che
non dice sul serio. Finalmente, mi dice di stendermi e dormire, ma io
aspetto finchè non sento il suo respiro cambiare ritmo, prima di
chiudere gli occhi.
Si sente come una preda vicino a Vipera e altre femmine della sua specie, e questo non
va bene. Il Padrone non dovrebbe essere una preda! Decido che lo
aiuterò a trovare la compagna giusta: sono un animale, ma
conosco il Padrone meglio di ogni umano, quindi saprò quale
femmina è quella per lui.
Domani inizierà la caccia.
-o-
Siamo qui da molte Luci ormai, ma sembra che in questa piatta
campagna non ci siano femmine umane, così ho cacciato
uccelli...Io e il Padrone siamo usciti molte volte, solo noi due, o con
Cucciolo, spesso con i loro Zoccoli Duri; quello di Cucciolo è
chiaro, quello del Padrone è molto scuro. Il Padrone chiama il
suo Zoccolo Duro Pegasus ed è più grosso di quello di
Cucciolo. Andiamo d'accordo, ma mi piace di più sentire le gambe
del Padrone accanto a me che non quelle di Zoccolo Duro!
Il Padrone mi ha detto che molti maschi umani che vivono qui sono
venuti a incontrare Cucciolo per "dargli il benvenuto nel vicinato",
anche se non so cosa vuol dire. Mi ha anche detto che tra poche Luci ci
sarà un "ballo pubblico", una specie di raduno che gli umani
fanno ogni tanto, a cui il Padrone deve andare per forza, perchè
deve tenere d'occhio Cucciolo, ma dovrà stare in compagnia di
Vipera e lui lo detesta.
Al Padrone non piacciono gli estranei e neanche a me. In realtà, io sono prudente:
mi ci è voluto un po' per lasciare che Cucciolo mi grattasse le
orecchie, ma sentivo che aveva un odore accettabile, così l'ho
lasciato avvicinarsi al Padrone. Altre persone, specialmente femmine e
Vipera più di tutte, puzzano così tanto che faccio di
tutto per farle allontanare. Il Padrone una volta mi ha detto che si
sente a disagio con persone che non conosce bene. Penso significhi che
il Padrone si sente male e in pericolo quando umani sconosciuti gli si
avvicinano.
Comincio a pensare che sarà dura trovare una compagna per il Padrone.
-o-
Il Padrone è di cattivo
umore. Il raduno è la prossima Luce e posso sentire che è
già nervoso; credo abbia bisogno di uscire, so che lo fa sentire
meglio.
Abbaio e gratto la porta, muovendo la coda. Quando il Padrone alza lo
sguardo, la sua faccia si distende e poi lui si alza. "Vuoi uscire,
Vecchio mio?" Abbaio di nuovo e vado dietro di lui, per spingerlo verso
la porta. Lui ride: "Va bene, va bene! Dai, andiamo!"
Non siamo ancora arrivati fuori, quando Vipera appare e avvinghia il
suo corpo puzzolente a quello del Padrone. "Mio caro Mr Darcy, dove
state andando? Non è troppo presto per uscire? Venite a fare
colazione con noi!"
Ringhio immediatamente. Lei finalmente mi vede e la sua faccia diventa decisamente ostile.
Se fosse un cane la prenderei per il collo per questo! La sua voce
acuta diventa ancora più stridente. "Mr Darcy, cosa fa quella...bestia in casa? Non dovrebbe essere nelle stalle con i cani di mio fratello?"
La voce del Padrone è fredda come il ghiaccio: "Miss Bingley, Orion non è una bestia. E' il mio cane, perciò è una mia scelta
se debba stare nelle stalle o con me. Inoltre, come sapete, mi alzo
sempre presto e non mi disturba affatto una passeggiata a quest'ora. A
più tardi, signora." China la testa e va fuori. Ringhio di nuovo
in tono basso a Vipera, poi trotto vicino al Padrone.
Camminiamo per molto tempo e il Padrone mi lascia esplorare nei boschi
da solo. Anche se non è Casa, questo posto ha un buon odore e mi
piace gironzolare alla scoperta. Sento il Padrone camminare un po'
più distante, lontano dagli alberi. Se lo conosco, probabilmente
sta fissando lontano verso l'orizzonte...
Un odore nuovo, sconosciuto e divino
arriva al mio naso. Mi viene l'acquolina in bocca e immediatamente lo
seguo. Mi fermo, però, quando sento che questo profumo è
mescolato ad un odore umano che non ho mai percepito, ma è
altrettanto buono. Viene da dietro gli alberi...
Trovo un piccolo posto coperto d'erba e al centro c'è una femmina umana, seduta, che mangia...sono biscotti quelli?! Oh, io adoro i biscotti!
Si gira e mi vede: le femmine umane di solito hanno paura di me,
perchè sono piuttosto grande e loro pensano che le
morderò. Invece, lei mi guarda e mostra i denti. Ho imparato che
quando gli umani lo fanno, vuol dire che sono molto felici: Cucciolo lo
fa spesso, il Padrone assai raramente. Poi, mi parla e la sua voce
è dolce come il più buono dei biscotti.
"Oh, ciao! Da dove sei uscito?" La sua voce è molto amichevole e
mi avvicino lentamente. Lei muove una mano e me la lascia annusare.
Quando la lecco (mmh, sa di biscotti!), lei ride. "Cielo, sei di certo
un gentiluomo!" Non ho idea di che cosa stia parlando, ma suona
così bene che dev'essere una bella cosa!
Cerco i biscotti e lei mi capisce al volo. "Sei affamato, mio
gentiluomo peloso?" Prende un biscotto e me lo dà. Oh, ha un
sapore così buono! "Ti piace?" Abbaio due volte e mi rotolo per
la gioia. Lei mi gratta la pancia e so di essere perso.
Il Padrone deve incontrarla! E' l'unica femmina umana che mi è piaciuta all'istante a parte la Padroncina, può essere solo la compagna del Padrone!
Salto in piedi e le lecco la faccia; lei ride e mi carezza la
pelliccia. Io corro via, sperando che resti dov'è, poi cerco il
Padrone. Lo trovo seduto su un albero caduto, il cappello tra le mani,
che fissa qualcosa lontano. Gli vado di fronte e comincio ad abbaiare
come faccio quando sto cacciando. Lui mi guarda e dice: "Cosa
c'è, Vecchio mio? Qualcosa non va?" Quando si alza, corro in
cerchio attorno alle sue gambe, ancora abbaiando.
Lui sospira e dice: "Non possiamo giocare adesso, Orion...è
tardi, dobbiamo ritornare. Andiamo!" Comincia a camminare nella
direzione sbagliata. No! Non di là! Mi siedo e abbaio, ma lui si
gira e usa il tono di comando. "Andiamo, Orion!"
Di solito obbedisco al Padrone, ma questo è diverso: lui non tornerà indietro senza prima aver visto lei!
Mi avvicino a lui, apparentemente obbedendogli, poi, quando meno se
l'aspetta, prendo il cappello in bocca e corro verso gli alberi.
"ORION!"
Fa esattamente quello che
voglio che faccia: mi corre dietro, urlando il mio nome e comandandomi
di fermarmi e tornare indietro. Cerco di nuovo il posto e vedo che la
femmina con i biscotti è ancora lì, anche se adesso
è in piedi.
Mi fermo esattamente di fronte a lei, poi mi siedo e faccio cadere il
cappello ai suoi piedi. Lei mi guarda, gli occhi spalancati,
così abbaio, forte abbastanza perchè il Padrone mi senta.
Vedo di nuovo i suoi denti e poi mi parla. "Beh, vi ringrazio, mio caro
signore, ma temo di non capire perchè mi abbiate portato un
regalo così...mascolino!"
Si china e prende in mano il cappello e, in quel momento, sento i passi
del Padrone avvicinarsi e fermarsi di colpo. Sia io che la femmina ci
voltiamo.
Il Padrone è immobile come un albero. Sbatte gli occhi molte
volte, poi si muove, guardando prima me e poi lei. Mi avvicino a lui,
leccandogli la mano e muovendo la coda. La femmina si avvicina e dice:
"Penso, signore, che questo appartenga a voi...e anche questo
gentiluomo con la pelliccia, immagino!"
Il respiro del Padrone accelera e sento il suo cuore battere più
forte, come se stesse correndo. Poi, finalmente, sento la sua voce.
"Sì, signora, è così..." Prende il cappello dalle
mani di lei. Lei parla di nuovo.
"Temo che il vostro amico sia stato molto negligente nel presentarsi...Voi per caso sapete il suo nome?"
E poi, succede: il Padrone le mostra i denti e lei risponde nello stesso modo.
"Il suo nome è Orion, signora e sono sicuro che gli piacerebbe
essere presentato a voi...Con chi abbiamo l'onore di parlare?"
"Miss Elizabeth Bennet di Longbourn; e potrei avere l'onore di essere presentata all'amico di Mr Orion?"
"Vi posso assicurare, l'onore è tutto suo: Fitzwilliam Darcy di Pemberley, nel Derbyshire."
Lo sapevo. Lo sapevo. E' la compagna del Padrone!
-o-
Darcy non sapeva perchè
Orion si fosse comportato così, ma era grato che l'avesse fatto:
quando aveva raggiunto la radura, era stato bloccato dalla più
meravigliosa visione su cui avesse mai posato lo sguardo.
Una giovane donna, vestita di un semplice abito verde chiaro e un
giacchino viola scuro, era in piedi sotto un raggio di sole, che la
circondava di una luce magica. Il suo viso a forma di cuore era
incantevole, con le labbra carnose, un candido incarnato reso sano da
un colorito roseo sulle guance e occhi grandi e scintillanti,
circondati da ciglia folte e lunghe. Il cappellino era poggiato ai suoi
piedi, quindi poteva vederle i capelli: erano ricci, lucenti e di una
bellissima tonalità rosso scuro, su cui il sole creava
un'aureola ramata. Sembrava una dea della natura e aveva in mano il suo cappello!
Dopo che lei- Miss Elizabeth Bennet-
gli aveva chiesto il nome del suo cane, Darcy si dimenticò
completamente di Orion, troppo concentrato sulla creatura di fronte a
lui, totalmente perso nei suoi occhi blu notte, luccicanti con
scintille violette. La sua voce gli sembrava musica e gli ci volle un
po' per accorgersi che stava anche parlando di cose brillanti.
Avevano iniziato a camminare, dato che Miss Elizabeth doveva ritornare
a casa e lui intendeva accompagnarla, non importa quanto distante
fosse. Darcy era quasi sicuro che Orion li stesse seguendo da
vicino...Scoprì presto che Miss Elizabeth aveva portato con
sè biscotti appena sfornati e il suo cane era rimasto
conquistato dal profumo. "Gli ha offerto dei biscotti e gli ha grattato la pancia...Nessun mistero che la adori!"
"Dove risiedete, signore?" Gli chiese lei, fissandolo con il suo sguardo indagatore.
"A Netherfield Park, Miss Bennet; sono ospite dei Bingley, che l'hanno affittato poche settimane fa."
Lei gli rivolse un sorriso splendente: "Ah, il nostro misterioso nuovo
vicino! Questo significa che parteciperete al ballo pubblico di domani,
Mr Darcy?"
Per la prima volta, Darcy sorrise al pensiero di partecipare ad un
ballo di qualunque genere. "E' così, Miss Bennet..." Gli venne
in mente un'idea improvvisa. "Potrei essere così audace da
richiedervi un set, signora?"
Vide un rossore scurirle le guance, ma lei non abbassò gli
occhi; invece, gli sorrise di nuovo e disse: "Potete, signore. Sono
disposta a concedervi il primo set, se può farvi piacere..."
"Se potessi fare ciò che mi fa piacere, probabilmente ora vi bacerei...Un momento, da dov'è venuto fuori questo?"
"Ogni vostro desiderio è un ordine, Miss Bennet!"
Ridacchiò, inchinandosi sulla sua mano quando lei si
fermò.
Miss Elizabeth arrossì di nuovo, poi disse: "Credo che possiamo
dividerci, Mr Darcy. La mia casa è giusto dietro questi alberi,
credo di potercela fare da qui in poi!" Una risata delicata le
sfuggì dalle labbra, poi fece la riverenza. Lui si
inchinò in risposta e mormorò: "A domani allora, Miss
Elizabeth." Aspettò fino a quando Orion non ebbe finito di
salutare la fanciulla, poi si allontanò, pur girandosi verso di
lei finchè non scomparve dalla sua visuale.
-o-
Elizabeth si era chiesta molte volte come e quando avrebbe incontrato l'uomo dei suoi sogni, ma mai
avrebbe immaginato che sarebbe venuto da lei correndo dietro al suo
cane! Quando quel bel cane da caccia dal manto ramato era apparso dagli
alberi e l'aveva quasi supplicata per avere un biscotto, aveva
immaginato che il suo padrone non fosse lontano e che dovesse essere un
gentiluomo di un certo livello, ma nulla avrebbe potuto prepararla alla
vista di lui.
Ora, osservando le ampie spalle di Mr Darcy scomparire tra gli alberi,
tirò un sospiro profondo, sentendosi come una fanciulla che
avesse incontrato il Principe Azzurro. Era incredibilmente bello,
così alto, slanciato, dal portamento nobile e i tratti regolari,
riccioli nero corvino e santo cielo,
quegli occhi azzurro cielo! La sua voce aveva un tono profondo e
baritonale che le faceva battere il cuore a mille e quando sorrideva,
delle adorabili fossette lo facevano sembrare anche più giovane,
quasi un ragazzino.
Le era piaciuto il loro piccolo dibattito riguardo al fatto che il suo
cane fosse un gentiluomo e in qualche modo erano finiti a parlare di
miti e costellazioni...non esattamente la tipica conversazione tra un
uomo e una donna incontratisi per caso in un bosco!
Quando lui le aveva detto di essere un ospite a Netherfield Park, la
ragazzina in lei avrebbe voluto saltellare per la gioia: allora si
sarebbero rivisti! E fu ancora più felice di scoprire che
avrebbe partecipato al ballo pubblico del giorno successivo!
Il suo cuore non aveva mai battuto così forte come quando lui
l'aveva guardata negli occhi e le aveva chiesto di danzare un set con
lei.
E pensò che sarebbe sicuramente svenuta quando si inchinò sulla sua mano, il suo sorriso con le fossette che splendeva solo per lei!
Quando arrivò a casa, la prima cosa che fece fu correre nella
sua stanza e rovistare nell'armadio per scegliere un abito per il
ballo, sentendosi molto simile a Lydia, ma non le importava: l'uomo
più bello che avesse mai incontrato voleva danzare con lei!
Mentre paragonava un abito color avorio e un altro blu, un pensiero le attraversò la mente: "Grazie a Dio ho deciso di prendere quei biscotti dalla cucina stamattina!"
-o-
Una primavera è passata
dalla mia caccia e ora il Padrone ha una Padrona, una Padrona che mi
dà le migliori grattate alla pancia e i migliori biscotti che
abbia mai mangiato!
Il Padrone è diventato ancora più gentile con me: ora
dormo ogni notte su morbidi cuscini vicino al fuoco e lui si limita a
ridere quando, per giocare, gli prendo il cappello dalle mani.
Sono felice quando il Padrone è felice.
E la Padrona ha reso il Padrone molto felice!
Note dell'Autrice: Salve
gente! Volevo donarvi questa one-shot, che ho scritto (in inglese) per
un contest sul forum "A Happy Assembly" con il titolo "Meet Cute",
ovvero quando un incontro casuale fa incontrare l'anima gemella...Il
titolo è un tributo a Dante, perchè in fondo, anche lui
ha scritto un meet-cute, nell'Inferno,
nel canto V. Rileggetevi i versi 137-138: "Galeotto fu'l libro e chi lo
scrisse./ Da quel giorno più non vi leggemmo avante"...
Gran parte della storia (all'inizio fino all'incontro e la fine) sono
scritte nel POV di Orion, il cane di Darcy (ho immaginato che fosse un
setter irlandese, perchè sono testardi, socievoli e hanno il
manto più bello del mondo canino, a mio parere!); poi, un breve
POV di Darcy e di Elizabeth.
Che cosa ve ne pare? Fatemi sapere!
Recensite!
Beijos
JudithlovesJane
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