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di My Vanya
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-Drunk-

 

Apro gli occhi come ogni mattina, e come ogni mattina il dolce mal di testa post sbornia mi avvolge, come un vecchio amico.

Mi alzo con lo sguardo ancora appannato maledicendo la birra di troppo, e mi blocco quando mi accorgo di essere in una camera che non è la mia, con una ragazza che non conosco addormentata accanto.

È bellissima. Ti assomiglia.

Ma tu sei più bella.

Sorrido, non so perché, forse è solo la mia medicina di coca-cola e Whiskey che prendo ogni notte e che mi fa ridere tanto.

Mi siedo sul letto e riavvio i capelli di questa ragazza di cui nemmeno so il nome. È bionda come sei bionda tu. La prossima sarà rossa, come sono rosso io, chi lo sa.

Sospiro e vorrei tanto essere sobrio per riuscire a chiamarti, chiederti scusa, cancellare le bugie, parlare.

Non faccio niente questa settimana e fuori piove. Magari ci vediamo. Come amici e come amanti, cosa ne pensi?

Penso che sia una pessima idea.

Non sono morto visto? Nemmeno vedendo il tuo trucco graffiato.

Ed il tuo viso ridente mentre io dentro cado a pezzi.

Ma non sono nemmeno più forte.

Me ne vado di qui, perché io qui non ci faccio niente. Non so nemmeno chi mi sono scopato stanotte, solo solo che ha i tuoi stessi capelli biondi e credevo di essermi innamorato di lei.

Perché da ubriachi è così facile innamorarsi.

Magari troveremo qualcun altro da amare, penso mentre sono in macchina e caracollo verso casa. Non ero poi così lontano.

Ci innamoreremo di nuovo e sarà un'amore più forte.

Magari sarò ubriaco anche quella sera, almeno potrò credere che un amore alcolico duri per sempre.

Mi congelo in questa casa che ha ancora il tuo odore, ed una sciarpa che hai abbandonato sul divano, come una ferita di guerra.

Una sciarpa rossa.

“Mi ricorda tanto te Ed.”

Ridevi e mi stringevi.

Ed io ti stringevo a me e ti scaldavo, e dormivamo insieme e piangevamo insieme e vivevamo insieme.

Congelerò senza il calore del tuo corpo, già lo so.

E non cambierò mai, e tu sarai sempre una parte di me, amore.

Mi ricordo quando mi toglievi le frasi dai respiri. Frasi che non avrei mai detto, e lo sapevi.

Odio dirti la verità, ma non ti racconterò altre bugie.

Perché io ti amo da ubriaco e da sobrio e crollo sapendo che non ti stringerò più come facevo prima.

Sei stata tu ad insegnarmi ad affogare il dolore nella piacevole sensazione di stordimento che da l'ubriachezza, ma non sono più così sicuro che tu mi abbia aiutato quella volta.

Fuori piove ed una band di strada continua a suonare.

Si chiamano Coldplay e mi scappa da sorridere.

L'originalità sta morendo amore, le aprono ferite che nascondono paesaggi.

Un po' come le mie insomma.

E sono qui, per conto mio, come sempre.

Sono qui che gioco con i contorni del mio appartamento e del tuo odore.

Ma non ho paura di rimanere solo ormai.

Magari berrò qualche altra birra e andrò in un locale.

Magari vedrò un'altra ragazza bellissima e anche domani mi sveglierò nel letto di qualcuno che non conosco perché avevo pensato che fossi tu.

Magari ci vediamo.

Magari ci sorridiamo, che dici?

Non preoccuparti, non cambierò mai e non cambierai mai.

Saremo sempre due stupidi che si sono condivisi per un po'.

E brindo a te amore. Stavolta non con la birra ma con lo champagne.

E brindo a noi amore.

Ai tuoi capelli che intrappolano il sole.

Ai miei capelli che giocano col fuoco.











Salve ancora.
Sono tornata con la seconda delle meravigliose canzoni.
Dopo essermi addormentata con Ed che cantava ho avvuto l'illuminazione per sta cosa.
Maledicete Ed allora.
Un bacio,
Maylene





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