**
L'amore è un'altra cosa.
***
Scorpius
non lasciò Lily per nessuna ragione, nonostante gli sguardi
che Harry Potter gli lanciava. In quel momento l’unica cosa
che interessava al rampollo di casa Malfoy era stringere a se la sua
promessa e infondergli tutto l’amore che provava per lei.
-
Ti va una passeggiata nel parco?- chiese Scorpius e Lily
acconsentì con un rapido gesto del capo, intrecciando le sue
dita fini e bianche in quelle del giovane.
Scorpius
le baciò il capo e furtivamente uscirono dalla sala sotto lo
sguardo divertito del vecchio Albert Greengrass. Arrivati alla porta
d’ingresso, Lily, ebbe un leggero brivido di freddo. Scorpius
osservò la sua dama, incantandosi per alcuni attimi sulla
provocante scollatura che scopriva per intero la schiena, celando agli
occhi del biondo solo il fondoschiena alto e sodo.
“Divina”
-
Aspetta- disse riprendendosi da quella visione celestiale, posando con
infinita galanteria la sua giacca sulle spalle scoperte della ragazza.
-
Grazie- rispose Lily arrossendo.
-
Vieni – disse poi
il giovane conducendola per il parco, cercando una zona abbastanza
appartata nella quale parlare.
Scorpius
le mostrò un piccolo sentiero acciottolato, circondato ai
lati da siepi abilmente scolpite e raffiguranti animali fantastici come
centauri e unicorni.
Lily
rimase ammaliata da quello che vedevano i suoi occhi,
Scorpius ne era soddisfatto e compiaciuto. Alla fine giunsero al centro
di una piccola radura, dove nascosta da alberi secolari era disposto un
grande roseto.
-
Le rose- disse Scorpius sono da sempre il simbolo della famiglia
Greengrass, mio nonno e suo padre prima di lui, le hanno utilizzate per
preparare delle antiche pozioni che le donne utilizzano per ammaliare
gli uomini-.
-
Pozioni d’amore?- chiese Lily.
-
In un certo qual modo, possono sembrare tali ma non hanno lo stesso
effetto. Queste aiutano l’uomo a ricordare perennemente il
profumo della donna che è uscita con lui-
-
È un ‘inganno- disse semplicemente Lily osservando
le rose davanti a lei, erano colorate e bellissime.
-
A volte servono per convincere un uomo- replicò Scorpius
– o una donna che non vuole capire quanto è
importante per l’uomo che ha ammaliato- disse il biondo, Lily
accennò ad un impercettibile sorriso che non
sfuggì al ragazzo.
-
Tu mi hai ingannata questa sera?- chiese in un sussurro la giovane.
-
Solo questa sera- rispose Scorpius catturando lo sguardo di Lily.
-
Pensi che ti ho detto sì, per la dichiarazione estremamente
romantica?-chiese ancora Lily.
-
Non lo so, spero che non sia solo per questo- dichiarò
Scorpius facendo ridere Lily ma non con la bocca bensì con
gli occhi che brillarono alla luce della luna.
-
Infatti- disse Lily scostandosi dal biondo per ammirane la rosa che
stava al centro dell’aiuola.
-
Non è per quello che ti ho detto si -aggiunse. Il biondo le
si avvicinò sfiorandole appena i fianchi con le mani
rigorosamente gelide.
-
Lily- disse facendola girare verso di lui – per me
è importante sapere che mi credi- disse Malfoy guardandola
in quell’oceano azzurro che erano i suoi occhi.
-
Crederti...-
-
Sì, se non credi nella mia innocenza la nostra storia parte
male- disse tutto d’un fiato il biondo, sfiorando con i
polpastrelli il viso di Lily.
-
Credo sia impossibile tornare indietro- disse guardandolo negli occhi
senza alcun imbarazzo. Scorpius aggrottò la fonte incredulo.
-
Come...-
-
Ti sei scordato che ero la tua migliore amica?- disse Lily sfoderando
un sorriso divertito.
-
E pur non essendo sicura
della mia innocenza hai deciso che valeva la pena legarti a me per
sempre?- chiese ancora Scorpius preoccupato per la risposta che a breve
Lily gli avrebbe dato.
-
Chi ti dice, che non ti creda?- disse Lily.
-
Mi credi?- urlò Scorpius – dimmelo ti prego-
aggiunse.
Lily
scosse il capo e si girò a guardare le rose trattenendo a
stento una risata.
-
Dai Lily- la richiamò Scorpius – dimmelo che ti
costa-
-
Oh mi costa moltissimo e mi
terrò questo segreto fin quando non sarà troppo
ingombrante da tenere. Ti avverto però- disse seria volgendo
lo sguardo sul giovane che ora si fece attento.
-
Se si avvicina un’altra volta a te, prima ammazzo lei e poi
affatturo per sempre i gioielli a cui tieni tanto, e non Malfoy, non mi
riferisco ai cimeli dei Malfoy ma solo ai tuoi- disse sprezzante e in
quel momento Scorpius capì perché Lily era stata
smistata a Serpeverde.
***
Sua
madre l’aveva accompagnata alla stazione di Londra per
prendere per la seconda volta in quell’anno
scolastico, il treno che l’avrebbe condotta a Hogwarts.
Suo
padre, come a settembre , non era venuto ma questa volta non era per
via del lavoro di auror ma per l’arrabbiatura per il suo
imminente matrimonio.
-
Lily cara- disse sua madre – non preoccuparti. Vedrai che si
risolverà tutto – disse Ginny Weasley
abbracciandola stratta proprio nell’istante in cui la
locomotiva iniziò a fischiare.
-
A tuo padre passerà presto. Poi, ora che
diventerà nonno- aggiunse Ginny sorridendo appena alla
figlia- inizierà ad ammorbidissi.
-
Lo pensi veramente mamma o è solo una frase ad effetto che
mi dici per tranquillizzarmi’- chiese Lily.
-
Lo penso- rispose sua madre contrariata ma non resistette poi molto.
-
L’unica cosa che ti chiedo Lily è quella di non
fare alcun scandalo. Non so come mai, ma nessuno nemmeno i giornali
sanno del tuo fidanzamento-.
Lily
si morse il labbro nervosa.
-
Non è una cosa disdicevole – rispose stizzita.
-
Lo so tesoro ma è pur sempre un tuo professore-. Lily
abbassò lo sguardo.
"Lo
sapeva bene che Scorpius era un suo professore".
-
Va bene mamma ora è meglio che salgo- disse in un filo di
voce. Ginny la baciò sulla guancia e
l’osservò salire sulla locomotiva.
“
Piccola mia mi spiace tanto, ma lo faccio soprattutto per te.”
*
Lily
salì sul treno e a passo lento andò a cercare uno
scompartimento vuoto. Camminò molto prima di trovarne uno e
finalmente, stanca per aver spinto il baule, si sedette osservando il
paesaggio fuori dal finestrino. Londra ricoperta di neve era uno
spettacolo incantevole, il fumo che fuoriusciva lento dai fumaioli dei
palazzi settecenteschi, il big bang che si scorgeva in
lontananza, il Tamigi; Tutto la emozionava di Londra.
-
Sembri nostalgica?- chiese Alice sedendosi davanti a lei.
Lily
la guardò un attimo, sorridendole lieve. La Paciock con il
viso paffuto e dolce, i grandi occhi azzurri e la sua perfetta e
immacolata divisa Grifondoro la resero per un istante serena.
-
Sono divertente?- chiese Alice guardandosi gli abiti.
-
No- rispose Lily preoccupata di non offenderla. – pensavo ai
cambiamenti della vita e...-
-
E...?- chiese Alice curiosa.
-
E poi ho guardato te ed ho pensato che alcune cose rimarranno per
sempre uguali- concluse Lily. Alice sorrise amaro.
-
Immagino, - rispose alice guardandosi le mani – la piccola e
cretina Alice Paciock non cambierà mai-
-
Alice- la riprese Lily.
-
Come può cambiare un insulso simile-
-
Alice che stai dicendo-
-
Niente- disse la Grifondoro alzandosi. Lily si alzò di
conseguenza bloccando la porta prima che la ragazza potesse uscire.
-
Che cosa volevi dire prima?- chiese Lily preoccupata.
-
Niente- replicò alice guardandola in viso mostrando tutto il
suo orgoglio Grifondoro.
-
Alice-
-
Ho incontrato James durante le vacanze- disse tutto d’un
fiato. – Era in un locale con degli amici, immagino fossero
dei compagni di squadra -.
Lily
si fece attenta. – Io,- aggiunse la Grifondoro - ero con
alcune amiche e mia cugina, quella che abita in Svizzera,- disse ancora
Alice e Lily annuì.
“
Quell’oca giuliva” pensò la Potter,
ricordando perfettamente che suo fratello James con quella ragazzina si
era divertito e parecchio solo un anno prima.
-
L’ho salutato per educazione e poi sono andata in bagno-
raccontò ancora Alice. – quando stavo parlando con
lui, sentivo le risatine dei suoi amici dietro le spalle, ma ho evitato
di fare scenate, non volevo passare per la solita ragazzina-.
Lily
non sapeva per quale motivo ma era certa che suo fratello, avesse fatto
qualche grandissima cretinata. Peggio ancora, avesse dato fiato ed
espresso uno dei suoi ridicoli pensieri.
-
Quando sono tornata dal bagno, l’ho sentito dire ad uno di
quei ragazzi che non ero niente di speciale. Primo non ero bella,
sì ha detto cosi- ricordò Alice tra le lacrime.
– Secondo, non valeva la pena nemmeno sprecare tempo a
corteggiarmi, perché tanto non ci stavo- finì.
-
James ha detto questo?-chiese Lily.
-
Ha aggiunto tra le risate generali- disse Alice – che ero una
verginella frigida e che solo un cretino come suo cugino Hugo si poteva
innamorare di me-.
-
Dimmi che sei andata li e gli hai spaccato la faccia-disse Lily.
-
Vorrei dirtelo Lily- disse triste -ma no, sono scappata a casa a
piangere e cosa ancora più triste, lui mi ha pure vista
piangere- concluse.
-
Lo uccido. Te lo giuro io lo uccido- disse Lily furibonda.
-
Ieri -aggiunse ancora Alice, -sono andata al campo. C’era
quella partita che Hugo e Fred hanno organizzato per tenersi in
allenamento durante le vacanze- Lily mosse il capo facendo segno ad
Alice di continuare.
-
Ecco... sono andata anche io- Lily sollevò un sopracciglio
perplessa.
-
Tu desti il quidditch- le ricordò Lily.
-
Già- confermò Alice- sono andata
perché sapevo che c’era Hugo ma soprattutto sapevo
che c’era lui-.Lily ormai la guardava allibita.
“Oddio
che ha fatto?”
-
Ho aspetto Hugo alla fine della partita e quando ho visto che James
stava passando , ho baciato tuo cugino-
-
Baciato?-
-
Si in bocca con la...-
-
Ok ti prego niente particolari, per favore-
-
Quando- replicò Alice continuando poi a raccontare,
- Hugo si è avvicinato a Zabini, io mi sono
allontanata per ritornare sugli spalti e James si è
avvicinato-
Lily
deglutì.
“Se
le ha detto un’altra cattiveria questa volta lo
crucio”
-
È stato peggio di quella sera al locale, disse Alice
mettendo le mani in viso
-
Mi ha detto che non dimostravo nulla a baciare uno che era cotto di me.
Che rimanevo una ragazzina –
-
Dimmi-
-
Gli ho dato uno schiaffo e sono scappata. Scappo sempre sono proprio
una grande grifondoro disse trattenendo un singhiozzo. –ora
disse triste- mi nascondo da Hugo perché non so come dirgli
che non m’interessa e l’ho usato per fare
ingelosire uno a cui di me non gli frega nulla-.
-
Non ti merita è solo un troll. Mio fratello è la
peggior specie di troll esista-.
-
Sì- rispose Alice – lui non diventerà
mai per me un principe come Malfoy è diventato per te-.
-
Lily non seppe rispondere alla bionda amica l’unica cosa che
fece fu accoglierla tra le sue braccia e consolarla.
“James
Sirius Potter, questa la paghi . Giuro che la paghi”
*
Gli
studenti erano arrivati al castello all’imbrunire, la sala
grande , dopo settimane , era nuovamente colma di alunni rumorosi.
Lily
seduta nel solito posto nella bancata dei Serpeverde mangiava
lentamente la minestra.
-
Carino l’anello che porti- disse Koller - Regalo del tuo
facoltoso fidanzato- aggiunse.
Lily
sbuffò spazientita, ma nonostante l’insolenza di
Marcus continuò a rimanere seduta nel suo posto.
-
Certo che avrebbe dovuto fare di meglio, - non sembra molto prezioso-
aggiunse. - Io alla mia nuova fidanzata Nadine, - ho regalato un anello
realizzato appositamente per lei dai folletti-. Lily scosse il capo
alla demenza degli uomini, soprattutto a uno in particolare che
continuava a blaterare senza che lei lo degnasse di un solo sguardo.
Quando
la minestra nel piatto scomparì Lily si alzò
dalla panca e sotto lo sguardo argenteo del suo uomo e quello indignato
di Koller uscì dalla sala.
Un’ora
dopo...
-
Che ci fai qui al freddo?- chiese Scorpius sedendosi accanto a Lily
sulla balaustra in legno della torre di Astronomia.
-
Penso- rispose la giovane.
-
Devo preoccuparmi?- chiese Scorpius osservandola alla luce della luna.
-
Sì- rispose Lily. Il professore di pozioni rimase spiazzato
– credo che se ucciderò mio fratello, come intendo
fare, avremo dei problemi per l’organizzazione del matrimonio.
-
Che ha fatto James?- chiese Scorpius prendendo finalmente fiato.
-
È demente- disse Lily.
-
Non è una novità- replicò Scorpius.
-
Ha trattato male Alice- aggiunse Lily.
-
La Paciock?- chiese stupito
Malfoy – immagino quanto ne è felice il vecchio
Neville- disse Scorpius, immaginando il professore di Erbologia
affatturare il rampollo di Harry Potter.
“
Si concluderebbe una ventennale amicizia” Pensò.
-
Dubito che Alice gli racconti queste cose- disse Lily, interrompendo i
pensieri di Scorpius.
-
Uhm, interessante è una roba segreta- disse ghignando il
rappresentante della casa di Salazar Serpeverde.
-
Smettila,- lo riprese Lily dandogli un leggero colpo sul fianco.- ehi
signorina Potter – disse Scorpius con autorità, si
ricordi chi comanda qui-finì il biondo.
-
Oh mi dica Professor Malfoy, chi comanda qui?- replicò Lily
soffiando a fior di labbra.
Scorpius
perse un battito quando senti il seno della sua Lily sul suo petto, la
gola gli si seccò quando la vide gattonare felina verso di
lui e strusciarsi senza alcuna vergogna sul suo corpo.
-
Sei irriverente – disse con voce roca.
Lily
ammiccante, gli riservò un occhiata carica di
sessualità e Scorpius non capì più
nulla.
Gli
morse il labbro e senza lasciargli il tempo di indietreggiare
afferrò i fianchi costringendola a sedersi su di lui. Lily
spalancò gli occhi sentendo la virilità di
Scorpius aumentare sotto le sue gambe e non poté nulla
quando lui strofinò il suo membro sulle sue mutandine.
Lily
deglutì sonoramente e reclinò la testa esponendo
il suo busto agli occhi pieni di libidine del giovane professore.
Scorpius pronunciò un incantesimo non verbale che
privò la ragazza della camicia.
-
No- disse flebile Lily, - non qui ti prego- aggiunse Scorpius le morse
il collo ricoprendola di baci bollenti. Avrebbe voluto marchiarla, per
fare capire a tutti che quella donna era sua e sua soltanto.
-
Andiamo da me- disse infine raccogliendo la camicia e aiutandola ad
abbottonarla.
-
Sì- disse Lily e con la paura di essere scoperti si
avviarono furtivamente per il castello. Arrivare senza alle segrete
senza essere scoperti fu una vera impresa, molti infatti erano le
coppie che quella notte avevano voglia di intimità. Quando
finalmente i due amanti arrivarono alle stanze riservate al professore
di pozioni , l’atmosfera, forse dovuta
all’adrenalina del pericolo di essere scoperti, si fece
immediatamente calda.
-
Allora- disse con voce roca Scorpius, chiudendosi la porta alle spalle
– dove eravamo rimasti?-.
Lily
lo guardò un attimo, ridendo a quelle parole. Le risate
però presto divennero sospiri. Scorpius non le
lasciò nemmeno il tempo di respirare, che si
avventò sul suo corpo, magro e infinitamente sensuale. La
spogliò lentamente, osservando e poi baciando ogni porzione
di pelle della donna, la venerò e
l’amò, donandole tutte le attenzioni che una donna
potesse desiderare.
-
Scorpius – disse Lily ansimando ormai allo stremo della
libidine.
-
Voglio...-
-
Cosa vuoi?- chiese eccitato al solo sentire che lo desiderava.
-
Voglio... voglio te- disse finalmente e Scorpius non si fece pregare.
Con una manata fece rovinare tutti i suppellettili presenti nella sua
scrivania a terra e aiutò Lily a distendersi sulla scrivania
in noce.
Entrò
piano in lei, senza farsi prendere dalla foga. Aveva aspettato questo
momento da mesi. L’aveva desiderato e bramato da quando aveva
posto le sue labbra per la prima volta su quelle di Lily.
In
quell’istante aveva capito che era lei la donna della sua
vita e ora per la prima volta l’avrebbe resa donna a tutti
gli effetti.
“Sua
e di nessun altro”
-
Farà male- disse piano cercando di tranquillizzarla con le
parole. – ma ti prometto che sarà delicato, amore-
aggiunse Lily respirò stringendosi al petto di Scorpius che
ora iniziava a spingere dentro di lei.
Una
spinta.
E
una fitta si propagò fino al basso ventre di Lily, che
trattenne il fiato e digrignò i denti.
Due
spinte , e il dolore si fece più acuto.
Una
terza e Lily non riuscì a trattenere un urlo. Scorpius si
fermo cercando di farla calmare e abituare al dolore.
-
Rilassati
– disse e Lily di rimando sbuffo.
Scorpius
riprese a spingere in lei, una spinta un'altra il dolore si mischiava
al piacere. Un’altra spinta questa voce più forte
, penetrante delle altre. Scorpius strinse con forza le mani sui
fianchi di Lily e inizio a spingere con un ritmo più
incalzante.
-
Asseconda il movimento- le chiese piano e Lily nonostante il dolore che
ancora le mozzava il fiato lo assecondò. Spinse
ancora e ancora fino a quando non riversò in lei il suo
seme. Lily respirò affannosamente cercando di
tranquillizzare il battito.
Scorpius
si accasciò, esausto ,con il capo sul suo seno.
-
Scusa- disse , mentre Lily gli accarezzava il capo. – credo
sia stato orribile per te-
-
No, solo doloroso- lo tranquillizzò Lily.
-
Quindi orribile- replicò Scorpius.
-
Niente è orribile se è fatta con te-
ribadì la Potter, Scorpius sollevò un poco la
testa per guardarla negli occhi.
-
Sei stupenda- disse baciandole le labbra. Lily rise a quelle parole
dimenticando per un attimo il dolore che non accennava a scomparire.
-
Sai una cosa Scorpius- disse infine.
-
Cosa? chiese curioso.
-
Non so se metterò più piede in questa stanza-
ammise- ogni volta che la vedrò penserò alle tue
spinte vigorose. Dovresti consigliare al prossimo professore di pozioni
a cambiarla con una nuova- disse ammiccante.
Scorpius
la guardò un attimo.
-
Dici che starebbe bene nello studio della nostra casa-
replicò il biondo azzittendola con un bacio prima che
potesse replicare.
***
Alcuni mesi dopo...
La
sala grande era stracolma di gente, alunni, professori e parenti dei
giovani che quell’anno avrebbero ricevuto il diploma
invadevano quelle antiche mura.
Infatti,
anche quell’anno la scuola a Hogwarts era finita. Lily,
dall’alto della sua spilla di caposcuola teneva, come
l’anno prima il suo promesso sposo, il discorso di commiato.
-
Amici, compagni, professori ,
famigliari- disse a voce alta- finalmente questo giorno tanto atteso
è arrivato. Sembrava un sogno quando solo undicenni
varcavamo il grande cancello preceduti da Hagrid- disse volgendo un
sorriso carico di sentimento verso il guardia caccia.
-
Invece , ora siamo qui: Vestiti a
festa e con un diploma tra le mani. Questo – aggiunse
indicando la pergamena ci aprirà le porte di un nuovo mondo,
pieno di incognite ma sono certa altrettanto pieno di soddisfazioni.
Che diveniamo Legismago, Medimago, Pozionisti, Auror , Ricercatori o
Genitori, oltre quel cancello che anni fa abbiamo varcato pieni di
aspettative, ci aspetta la vita. Godiamoci questo momento e
prepariamoci a rimbucarci le maniche, amici- disse osservando i suoi
compagni , volgendo poi il suo sguardo verso i professori.
Scorpius
le sorrise radioso.
-
Il futuro è nostro- concluse Lily e presto fu sommersa dagli
applausi.
**
La
sala era nel caos più totale, Lily dopo aver fatto le foto
con i parenti e gli amici aveva girovagato qua e la ricevendo i
complimenti da molti tar compagni e professori.
-
Bel discorso Potter- disse Marcus Koller e Lily sollevò gli
occhi al cielo irritata solo a sentire la sua voce.
-
Grazie- disse più per educazione che per voglia di parlargli.
-
Allora. Che farai da grande?- chiese
“Perché
diammine gli ho parlato”
“
Stupida! Stupidissima Lily!” Si maledì.
-
Credo che farò domanda per entrare al dipartimento di
pozioni- disse guardandosi intorno alla ricerca di qualcuno che la
salvasse da Marcus Koller.
-
Pozioni!-
-
Proprio non riesci a stare lontana da Malfoy- disse con disgusto
Lily
si girò di scatto, sfidandolo con lo sguardo.
-
Prima però , aggiunse – mi sposo-. Koller
boccheggiò.
-
Già Koller- disse Scorpius infischiandosene degli sguardi
sbalorditi di genitori e colleghi.
-
Hai davanti a te la prossima Lady Malfoy- disse a voce alta e fiera.
La
sala piombò nel silenzio.
-
È uno scherzo?- chiese Marcus.
-
No – disse Lily – non ti ricordi
l’insignificante anello che dicevi mi avevano regalato per
Natale- aggiunse divertita – è uno dei cimeli
più antichi del casato dei Malfoy-. Marcus la
guardò con rabbia e senza nemmeno scusarsi si
allontanò dalla coppia che ora sotto lo sguardo di tutti
raggiunse i Potter.
-
Pessima sceneggiata- disse James a Scorpius.
-
Pensa a quelle che fai tu Potter- disse Scorpius. Io almeno ho trovato
il coraggio di prendermi la donna che amo tu, invece riesci man mano
che il tempo passa a farti odiare da lei-.
James
tacque non appena Scorpius finì la frase, si
guardò intorno preoccupato e si ghiacciò. Quando
vide Alice parlare con un tipo che non conosceva.
-
È un cugino- disse Lily che aveva assistito allo scambio di
battute tra suo fratello e il suo fidanzato.
-
Dovresti...- aggiunse ancora la Potter. James la guardò
stranito.
-
Hai capito male- si affrettò a dire James, buttando
giù tutto il contenuto del bicchiere che aveva in mano.
-
Io credo di non sbagliarmi, invece, ti conosco come le mie tasche e ti
consiglio di affrettarti. Perché il treno, passa solo una
volta- concluse Lily. James respirò a fatica indugiando
ancora una volta su Alice che in quell’istante
incrociò lo sguardo con quello di James, distogliendolo un
attimo dopo.
“Merda!”
Scorpius
si avvicinò ai due e senza degnare il cognato di
un solo sguardo, chiedendo infine a Lily di ballare.
-
Non vorrete dare spettacolo?- Domandò irritato Harry Potter,
Lily nemmeno lo sentì.
-
Harry ti prego si sposano tra un mese, rilassati- disse sua moglie,
sorridendo a Scorpius che ricambiò il sorriso.
-
Potrei ingelosirmi- disse Lily non appena Scorpius la condusse al
centro della sala.
-
Di chi?- chiese stranito.
-
Di mia madre- replicò ridendo.
-
In effetti Potter, tua madre è una grande donna- Lily lo
guardò truce – ma io preferisco la mia bellissima
e infida Serpeverde- aggiunse Scorpius prima di baciarla senza alcuna
vergogna davanti a tutti.
***
Camminava
da sola lungo il viale che dal castello porta al lago nero e non appena
arrivò davanti a quella pozza scura si sedette.
-
Non festeggi?- chiese James facendola spaventare.
Alice
cercò di calmare il battito, ma non vi riuscì
visto che James si era seduto al suo fianco e ora osservava il lago
davanti a lui.
-
Dovresti – disse – questo è uno dei
momenti più importanti di un mago o strega-
-
Non ho bisogno di ubriacarmi e fare la scema per dimostrare che sono
felice- replicò alice.
-
Già io dimostro la mia felicità solo in questo
modo-
-
Non volevo...-
-
Hai ragione, non mi sono offeso Alice- ammise.
-
Ieri ho firmato un nuovo contratto- aggiunse, sdraiandosi nel prato.
Alice si girò ad osservarlo: Era stupendo e lei si sentiva
una stupida.
“
Lo vedi l’unica cosa per cui gli servi e parlare. Sicuramente
non ha trovato nessuna disponibile per divertirsi.”
-
Giocherò a Londra il prossimo anno-
-
È una cosa...-
-
Sì è una cosa positiva disse James sorridendo
appena.
-
La squadra di quidditch del Chelsea è diventata importante
negli ultimi anni, e il suo presidente è uno che paga bene-
disse James.
-
Ah sono contenta per te- disse alice atona.
“Chissà
in quante ambiranno a starti affianco”
-
Già- disse James – tutti sono contenti per me
– l’unico che non è contento sono io-
finì.
Alice
si girò di scatto, non l’avrebbe guardato per
nessuna ragione e si ostinò a osservare il lago.
-
Che farai questa estate?- chiese James.
-
Io... io non lo so un corso penso.
-
Trasfigurazione?- domandò James.
Alice
lo guardò allibita
“Come
fa a saperlo?”.
-
È la tua materia preferita se non sbaglio- aggiunse.
-
Si, non sbagli – rispose piano.
-
Dove lo farai?- chiese ancora James.
-
Penso a Londra- rispose alice contorcendo le mani.
-
Esci con me questo sabato-
-
È meglio di no-
-
Alice- disse James
-
Ti prego, lo so che non dovrei nemmeno rivolgerti la parola dopo quelle
cose che ti ho detto a Natale-.
-
Bravo non dovresti nemmeno rivolgermi la parola e ancora meno dovresti
...-
Alice
non riuscì a finire la frase che James, senza preavviso, le
tappò la bocca con uno dei baci più dolci che
avesse mai dato.
Quello
fu il primo di una lunga serie che portò a una convivenza,
contrastata da Neville, e infine a un matrimonio.
Anche
Lily e Scorpius si sposarono un mese esatto dopo la consegna dei
diplomi ed entrambi, per la felicità di Draco Malfoy,
entrarono a far parte del dipartimento di pozioni.
Dopo
alcuni anni, tre per la precisione, un piccolo Malfoy, anzi una piccola
principessa arrivò ad allietare le loro giornate: Eltanin
Cassiopea Malfoy.
Occhi
azzurri e capelli biondissimi, la piccola e viziata bambina era la
gioia dei suoi nonni: Harry Potter e Draco Malfoy e il tormento dei
suoi genitori.
Anche
Margareth Nott e Albus Potter si erano sposati, ma prima di diventare
marito e moglie a rallegrare la loro vita era arrivato il Piccolo Theo
Potter: capelli biondi come la madre, occhi verdi come il padre,
parlantina irriverente e acuta come il nonno materno e amore per il
pericolo come il nonno paterno.
Se
qualcuno di voi si sta chiedendo che fine ha fatto Rose, questo non
è prevenuto a chi vi ha narrato la storia. Si solamente che
sua madre Hermione l’ha rimproverata talmente tanto per la
sua poca morale che la giovane da molti anni non si fa vedere nella
Londra magica e sinceramente nessuno ne sente la mancanza.
The end.
Spazio Autrice:
Anche questa storia si è conclusa, spero vi sia piaciuta
quanto a me è piaciuta scriverla.
Vi ringrazio per il sostegno che mi avete dimostrato e vi invito a
leggere le nuove storie
Il Giardino Segreto- Dramione-
Giorno per Giorno - la mia prima Rose-Scorpius-
Un bacio MikiLily.
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