Love at first sight

di marikkachan
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-Amu!? Hey Amu !!- la biondina continuava a chiamare  l’amica senza  però ottenere nessuna risposta.
-Amuu!!-  la rosa  continuava a vagare per il mondo dei sogni.
“Oooraaa  bastaa” –Amuuuu!!!-  le gridò in un orecchio. La ragazza fece un salto di 10m per poi sbattere contro il soffitto.
– Insomma Rima! Sei pazza !? Cos’è successo !?- esclamò Amu massaggiandosi la testa .
-Cos’è successo!? No niente! Ti chiamo e tu non rispondi!!- disse sarcastica Rima. -Cosa ti è successo?- domandò poi. Amu arrossì.
-No, niente … niente di che…- balbettò.
-Tu non me la racconti giusta…- Rima sospettosa  la guardò dalla testa ai piedi. – E invece tu me lo dici!!- tuonò. Gli occhi da dolce cerbiatto della biondina si tramutarono in rosse fiamme ardenti. La rosa la guardò spaventata e diventò piccola piccola mentre Rima, invece, era grande grande ….
Solo una cosa poté salvare Amu: la campanella che suonò , salvando la ragazza dalle grinfie di una Rima infuriata. ”Grazie campanella!” La lezione iniziò e Amu era assorta nei suoi pensieri. Quel ragazzo era proprio misterioso. Certo anche affascinante. Poi  ripensò alla scena accaduta il giorno prima nel giardino. Al solo pensiero le gote si arrossirono fino a diventare bordeux .
-Hinamori , tutto bene? –la professoressa le stava davanti con aria interrogativa-Sei tutta rossa … non è che hai la febbre?-
-hem… no…non si preoc-  non finì la frase perché Utau rispose al suo posto- Professoressa credo che Amu non si senta bene, la accompagno in infermeria?-  La prof. Acconsentì.
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-Grazie Utau- disse Amu all’amica quando furono davanti alla porta dell’infermeria .
-Di niente- Poi aprì la porta –Accidenti !L’infermiera non c’è!-
-Non importa! Sto bene davvero!- esclamò la rosa .
-E invece  tu stai a letto e ti riposi capito?!Ora io torno in classe-  disse la bionda per poi  aggiungere – Senti  dopo ti va di venire a casa mia? Oggi non ho impegni e  puoi fermarti a cena , che ne dici?-
Gli occhi di Amu si illuminarono – Certo Utau!-  La ragazza era incredibilmente felice ma non sapeva  che cosa ( o forse chi) l’avrebbe aspettata…
All’ora di pranzo Amu  tornò sul ciliegio del giorno precedente. Magari l’avrebbe rivisto. Arrivata sul posto non vide nessuno e un po’ delusa  mangiò  il suo pranzo al sacco. Appena finito, scese dall’albero e si stese sull’erba per addormentarsi  nel giro di 10 secondi . Quando si svegliò si accorse di avere sopra una giacca.
Quando si voltò vide il volto del ragazzo che aveva tanto aspettato –Ikuto!-  esclamò lei al settimo cielo.
Ikuto stava dormendo. “Forse  anche lui voleva rivedermi” accennò un sorriso poi scosse la testa ”Ma nooo!!  Cosa vado a pensare!!! Ahahah!!” 
Poi prese la giacca fra le mani e, prendendo tutto il suo coraggio, gli scoccò un bacio sulla guancia. Poi però se ne pentì “Nooo cosa ho fatto accidenti a meee”
-Te lo restituisco-
-Che?!-
Ikuto le prese la spalla e la buttò sull’erba con lui. –smack!!-  E le diede un bacio sulla guancia.
Amu diventò tutta rossa  ma poi si riprese  e  si alzò di scatto, mettendosi una mano sulla guancia- Whaaa!!-urlò –N-n-non stavi dormendo… E-e-eri sveglio… brutto …brutto gattaccio pervertito!!-
-Ti piace proprio tanto baciare i poveri ragazzi innocenti e addormentati Amu?- disse malizioso- E poi dimmi.. perché gattaccio?-
-Devo proprio dirtelo ? Non ci arrivi da solo?- domandò  voltandosi dall’altra parte e mettendo le mani sui fianchi. Ikuto annuì. – Brutto= carattere   Gattaccio=ti arrampichi sugli alberi   Pervertito= non occorre che te lo dica io!!- esclamò la rosa. Il ragazzo la guardò come se fosse dispiaciuto , ma poi le sue labbra si aprirono in un grande e dolce sorriso. A  distruggere quell’atmosfera creata fu la campanella. Proprio quella che Amu aveva ringraziato. “Maledetta campanella!” adesso la maledisse.
Alla fine delle lezioni  la nostra protagonista si recò a casa di Utau .
 Il campanello suonò , la porta si aprì , Amu gridò.
-Ikuto!?- esclamò incredula. –Ikuto che ci fai qui?!-
 Anche Ikuto rimase un po’ sorpreso – L’amica di Utau sei tu Amu?-
Ad interrompere la loro conversazione un po’ animata fu Utau che li raggiunse, affacciandosi alla porta.
-Vi conoscete?- Amu  rimase un po’ scioccata – Utau ma lui che ci fa qui?- domandò con voce tremolante.
Utau rispose con una calma indescrivibile…
-Siamo fratelli!- annunciò.
 




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