Piccola nota: non
ho idea della casa
(o villa...) dove abita ... il protagonista di questa umile fatica,
quindi ho improvvisato, chiaramente, e mi scuso se ho sbagliato ^^''
CASTELLO
DI VETRO
L'aria
fresca della notte fa rabbrividire l'uomo seduto sulla terrazza
della sua camera.
Siamo
a Gennaio e di notte anche a Los Angeles la temperatura si abbassa
notevolmente, fino a sfiorare i 10 gradi.
Nonostante
la leggera maglia, però, il nostro uomo non si alza per cambiarsi e
resta li rabbrividendo, impavido e incosciente.
Suo
figlio Jamie è seduto accanto a lui, in una posa che, secondo le
leggi della fisica, avrebbe rotto le gambe a chiunque ma non a lui
evidentemente, che ha tutta l'aria di stare comodissimo.
Degno
figlio di suo padre comunque e questo lo pensa anche Chester, il
padre in questione, visto che ogni tanto lo sguardo si posa sulla sua
assurda posizione e scuote la testa, divertito.
Una
folata d'aria più fresca delle altre lo fa rabbrividire ma invece di
allungare il braccio e prendersi la maglia pesante che giace accanto
a lui guarda il figlio e lo riprende :
-Mettiti
qualcosa addosso altrimenti ti viene un accidente-
Jamie
lo guarda serio, per nulla seccato e risponde, pronto:
-Perchè
... a te l'accidente non viene? E' la stessa aria e siamo seduti
nello stesso posto-
-Che
c'entra questo? Sei tu il figlio fra i due-
Il
battibecco continua ancora un po' e la tensione, così, si scioglie
un pochino.
Le
spalle del più giovane si rilassano notevolmente e un mezzo sorriso
compare sul suo volto, ha intuito quello che il padre sta cercando di
fare e questo gli fa capire che ha fatto la cosa giusta cercandolo
per parlare con lui.
-Papà...metti
per caso che tu scopri che un tuo amico, un tuo caro amico ( e qui il
suo cuore si stringe per un eterno, lunghissimo secondo) si fa ...
con roba pesante intendo, non parlo di spinelli e simili. E metti
caso che tu te ne accorga senza che lui lo venga a sapere . Che cosa
faresti?-
Chester
lo osserva attentamente e l'impulso di guardargli le braccia è
fortissimo, stringe le mani a pugno per impedirsi di farlo e rimane a
guardarlo dritto negli occhi, bruciante.
Il
figlio sostiene il suo sguardo con tranquillità, fermo, senza
abbassare il suo e li quel padre a volte così impulsivo ( quasi
sempre) si rilassa impercettibilmente, permettendosi di abbassare le
spalle e liberare il respiro.
Un
po' eh...non troppo, meglio non abbassare troppo la guarda, non si sa
mai.
-Chi
è? Will?-
Jamie
sospira profondamente, è riuscito a nasconderglielo per 10
secondi...un record insomma:
-No,
Tyler-
Chester
spalanca gli occhi, stupito, proprio Tyler ... tra tutti i suoi amici
è quello che gli piaceva di più, non riesce a crederci ... ma non
dice nulla e lascia che suo figlio continui a parlare. Se vuole avere
il suo parere deve dirgli qualcosa di più, molto di più, di quello
che gli ha appena detto.
-Quando
l'ho scoperto mi è venuto un colpo, non me lo aspettavo proprio da
lui.
Non
sono qui a giudicare nessuno papà ma ... so che è messo male, ormai
non riesce più a nasconderlo e io ... io vorrei tanto aiutarlo ma
...-
Non
termina la frase, non ce n'è bisogno.
Chester
si strofina la nuca e, nella sua testa, per un millionesimo di
secondo, passano le immagini del suo passato.
Vertiginosamente
ma in un attimo il viso di Mike occupa tutta la sua mente.
Mike
arrabbiato, deluso, ferito, furibondo.
Mike
che lo scuote, che lo cura.
Che
gli vuole bene.
Mike
che lo ama per tutte le volte che la vita lo ha preso a calci nei
denti.
Si
volta verso il cielo, là dove le luci della città illuminano a
giorno la notte e la sua voce esce bassa, quasi inudibile
all'inizio.
Credeva
che sarebbe stato più difficile.
Onestamente
credeva che parlare con suo figlio di quello che è accaduto
veramente, sarebbe stato molto più difficile invece le parole
escono da sole e si trsformano in frasi, diventano quel passato
prossimo che l'ha fatto diventare quello che adesso lui è.
Ne
più ne meno.
-Non
è un segreto per nessuno che anche io mi facevo. Non è esatto dire
che ci sono cascato, l'ho proprio cercato e voluto perchè era
l'unico modo che conoscevo per distruggermi e devo dire che ci sono
riuscito bene.
Almeno
fino a quando Mike ha deciso di fermarmi.
Io
non so perchè Tyler lo stia facendo ma, credimi, il saperlo non
cambierà le cose.
Non
a te che non sei lui, non riuscirai mai, mai a comprenderlo fino in
fondo ... e ad accettarlo completamente, anche se dichiari,
sopratutto a te stesso, che è vero il contrario.
E
non le cambierà nemmeno a lui, perchè ne ha pronti almeno cento di
motivi e tutti perfetti ... per lui.
Mike
ha, semplicemente, accettato la mia parte oscura e mi ha dato un
motivo per combatterla.
E
vincerla. -
Si
ferma un attimo, consapevole che non può dire tutto quanto.
Non
può raccontare di come è precipatato tutto quando Mike ha fondato i
"Fort minor", di come si è sentito tradito, dimenticato e
ferito a morte proprio da lui.
Dall'unico
che contava veramente qualcosa nella sua vita.
Quando
continua la sua voce è così profonda che Jamie è attraversato dai
brividi
-Giorno
dopo giorno mi è stato vicino senza arrendersi mai, andando oltre le
apparenze, oltre i pregiudizi, oltre se stesso a volte.
E
ha continuato a tenere salda quella mano che io nemmeno tendevo.
Soltanto
lui è riuscito a farlo, nessun'altro.
Io
da solo sarei morto, ne ero e ne sono tutt'ora certo.
Così
come so che sono qui a parlare con te.
Ed
è stato proprio questo a farmi credere in Dio, molto più di mille
parole e di altrettante prediche.
Vedi
... tu puoi assistere a un miracolo proprio davanti al tuo naso e non
renderti conto che in quel miracolo c'è la mano di Dio che vuole
salvarti, se tieni la testa immersa nella tua merda ... e io ero
immerso fino al collo nella mia.
Però
se qualcuno "diventa" quel miracolo vivente tu non puoi non
vedere, non puoi farne a meno.-
Jamie
guarda suo padre come se lo vedesse per la prima volta e il panico lo
sommerge.
Un
miracolo.
E
lui dovrebbe diventare il miracolo per il suo amico?
Quel
miracolo che lo farebbe smettere di uccidersi?
Ma
Chester riesce ad anticipare ogni ulteriore pensiero pericoloso e
continua ad aiutarlo ... a modo suo:
-Il
mio errore, l'errore di tutti quelli che si fanno in quella maniera,
è stato quello di pensare che il buco che cresceva in me, quel buco
nero che divorava ogni cosa e ogni persona che mi stava attorno,
potesse essere riempito dalla droga.
In
quei momenti non pensi, non senti, non vedi e non vivi.
E
ti sta bene così.-
La
voce di suo figlio è più stupita che disperata, vuole capire, vuole
davvero capire ma non sa che è impossibile se non vive dal di dentro
quello che suo padre gli sta dicendo:
-Ma
perchè non farsi divorare da quel buco allora? Perchè non uccidersi
una volta per tutte e farla finita? Un colpo di pistola dritto e
deciso ... e non soffri più ... e... -
si
interrompe ma Chester ha capito quello che vuole dirgli, eccome se lo
ha capito perchè se lo è chiesto anche lui molte volte, fino a
quando Mike non gli ha dato la risposta, anche se indirettamente:
-E
così tutto cessa, anche la possibilità di essere salvato.
Sai
perchè non la fai finita subito? Perchè tu VUOI essere salvato!
Tu
vuoi vivere ma non in quelle condizioni e speri che ci sia qualcuno
che lo capisca e che sia così pazzo da salvarti a tutti i costi ...-
Qualcuno
... Mike.
A
tutti i costi.
Come
ha fatto lui.
Non
lo dice ma Jamie ha capito, ha capito benissimo.
Si
avvicina al padre e appoggia la testa sulla sua spalla, suo padre gli
cinge le spalle con il braccio e stanno così in silenzio per un po',
senza dire una sola parola.
Jamie
ha capito che deve fare.
Sa
che adesso tutto dipende da lui e da quanto è importante Tyler per
se stesso, da quanto è disposto a dare e a rischiare per lui e,
finalmente, dal momento in cui ha scoperto che il suo migliore amico
è un tossidipendente, una piccola luce si è fatta strada in lui.
Ma
c'è ancora una domanda che vuole fare a suo padre e la fa sottovoce,
per non rovinare quel momento così perfetto...o quasi, visto che
nessuno dei due ci crede, alla perfezione:
-Papà
... come ti sei sentito dopo? Quando ne sei venuto fuori
definitivamente e...-
Chester
sorride leggermente ripensando a quei momenti, non può certo dirgli
tutto, in fondo è suo figlio ma dentro di se è ancora tutto
intatto, tutto conservato perfettamente.
Ogni
singolo attimo, ogni istante.
Ogni
fottuto maledettissimo momento di dolore, di terrore, di angoscia.
Tutto
quanto.
Così
come ricorda l'attimo in cui Mike lo ha amato.
Quando
gli ha dato ogni cosa di sè, anima e corpo.
Cuore,
vita, respiro.
Tutto
quanto.
Come
poteva rifiutare la vita con un dono simile tra le mani?
Dentro
se stesso?
-Avevo
la sensazione di vivere in un mondo fatto interamente di vetro con
Mike, ero appena uscito da quella merda e ogni volta che avevo una
crisi piccola piccola avevo la dannatissima impressione di essere una
piccolissima crepa in un fottutissimo castello di vetro ... e sentivo
che sarebbe bastato così poco per perdersi, così poco...
ma
lui non me lo permetteva.
Non
mi ha mai lasciato solo nemmeno per un istante.
Dal
momento in cui è ritornato da me lasciando i Fort Minor non mi ha
permesso più di rovinarmi.
Ha
lavato via il veleno dalla mia pelle, mi ha riscaldato dal gelo che
sentivo dentro e ha tolto la sofferenza che mi stava spezzando.
Mi
ha voluto bene nel mio dolore, nei miei incubi, nel mio veleno senza
aspettare che io fossi cambiato per farlo e questo mi ha salvato
veramente.-
Jamie
si stringe ancora di più a lui...è questo che deve fare con Tyler,
accettare la sua parte oscura e dargli una ragione per vivere.
E
visto che gli vuole bene ci proverà, accidenti se ci proverà.
Non
ci sono dubbi su questo e Tyler farebbe bene a prepararsi.
Senza
rendersene conto inizia a canticchiare "Castle off glass",
uno dei brani dell' ultimo cd di suo padre e Chester sorride tra se.
Ha
capito anche lui perchè ha scritto quelle parole, bè... dopo quello
che gli ha detto stasera vorrebbe ben vedere.
Gli
va dietro chiaramente e la cantano insieme così, a cappella, forse
un po' fuori tempo ma...felici.
Oh
si...molto, molto felici:
-Portami
sull'ansa del fiume
Portami alla fine della battaglia
Lava via
il veleno dalla mia pelle
Mostrami come essere di nuovo
completo
Fammi volare su un'ala d'argento
Oltre il nero ove le
sirene cantano
Riscaldami nell'incandescenza di una (super)nova
E
lasciami cadere nel sogno sottostante
Perchè sono soltanto una
crepa
In questo castello di vetro
Difficilmente qualcosa che tu
possa vedere
Che tu possa vedere
Portami a casa in un sogno
accecante
Attraverso i segreti che ho visto
Lava via la
sofferenza dalla mia pelle
E mostrami come essere di nuovo
completo
Perchè sono soltanto una crepa
In questo castello di
vetro
Difficilmente qualcosa che tu possa vedere
Che tu possa
vedere
Perchè sono soltanto una crepa
In questo castello di
vetro
Difficilmente qualcos'altro
ho bisogno di essere
Perchè
sono soltanto una crepa
In questo castello di vetro
Difficilmente
qualcosa che tu possa vedere
Che tu possa vedere
Che tu possa
vedere-
-Papà...stai
stonando-
-Come
ti permetti? Con chi credi di parlare?-
-Con
mio padre che sta stonando una sua
canzone-
-Ti
spacco il culo se lo ripeti-
-Papà...che
modi (risata sadica di Jamie) e poi ...-
Scatta
in piedi di corsa e scappa gridando:
-Devi
prendermi prima e un vecchietto come te non ce la fa...-
Chester
impreca pesantemente e scatta a sua volta, mentre l'aria si riempe
delle loro grida.
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