San
Valentino - Black Order Version
- Allennn
Il giovane esorcista quasi si strozzò con il cioccolato
bianco che stava mangiando, rischiò seriamente la vita!
Una volta ripresosi si risolse a cercare di scoprire il
perché
di quel urlo esagerato; in realtà tutto di Lavi era
esagerato,
ma davvero non riusciva a capire il motivo per cui il rosso sembrasse
decississimo a far sapere a tutta l’home che lui era tornato
dalla missione.
O ucciderlo per soffocamento da cibo; Kanda ne sarebbe stato entusiasta.
Fece un rapido sunto mentale: oggi era il 16 febbraio, non era festa
nazionale, non era il compleanno di nessuno … no, neanche il suo
… e non aveva ricevuto comunicazioni relative ad improvvisa
disfatta del Conte o entrata nell’Ordine Oscuro di qualche
nuova
esorcista particolarmente carina.
No, non aveva proprio idea del perché Lavi fosse
più
“allegro” del solito, ma qualcosa gli diceva che
presto
l‘avrebbe saputo.
- Hey Lavi! Come va?
Diplomatico ed
assolutamente innocuo, no?
E allora perché Lavi ha spiccato un balzo che, lo sa, li
porterà entrambi a sfracellarsi a terra?
- Allen … allora?
Il quindicenne guardò malissimo il senpai che non solo gli
era
bellamente atterrato addosso, ma ancora se ne stava parcheggiato sul
suo povero stomaco col suo dolce peso.
- Allora cosa? Lavi, ti spiacebbe spostarti? Pesi!
- Ah ah ah … ma dai, non dirmi che non lo sai! Forse lo sa
persino Yuu. EHY YUU, LO SAI?
Il rosso si tirò in piedi, trascinandosi dietro anche
l’altro che non sembrava molto felice di essere spostato come
una
bambola, ed ancor meno di incontrare il giapponese appena tornato da
una missione.
Soprattutto gli sarebbe
piaciuto che Lavi non se lo trascinasse dietro mentre fuggiva da Mugen.
- BAKA USAGI! Quante volte ti ho detto di non chiamarmi
così?!?
Anzi, già che ci sei non chiamarmi proprio! E piantala con
quella festa idiota.
- Visto Are-chan, persino Yuu lo sa’!
Allen riuscì finalmente a liberarsi dalla presa del rosso,
che
lasciò a vedersela col giapponese, per andare a recuperare
il
suo carico.
Almeno cercò di farlo, ma a quanto pare non era destino.
- Allen, sei tornato! Stai bene?
L’inglese sorrise a Linalee, che sì si era
frapposta fra
lui ed il suo carico, ma almeno non aveva strillato e non gli era
piombata addosso con la stessa grazia di un missile terra aria! E poi era così
carina, come si faceva a prendersela con lei?
Quindi sorrise e si rassegnò ad aspettare ancora;
già che c’era avrebbe provato a capirci qualcosa.
- Tutto bene, non ho avuto problemi, grazie. Ma … che
succede a Lavi?
Linalee rise divertita, mentre tirava fuori un pacchettino con del
cioccolato da dietro la schiena e glielo porgeva.
- Tieni Allen, questo è per te! Non farci caso, è
dall’altro ieri che fa così.
- Ehm … grazie Lina, lo apprezzo molto, ma …
perché?
Lenalee lo guardò perplessa, persino Lavi e Kanda
interruppero il loro incontro scioccati.
Naturalmente Lavi si riprese subito, e altrettanto naturalmente
pensò bene di tormentare un po‘ il più
piccolo.
- Ma come Aren-chan, non lo sai? A San Valentino è
tradizione
regalare del cioccolato a chi ti piace. E’
un’usanza
giapponese molto famosa.
Allen fece tanto d’occhi, non solo perché
c’era una
tradizione simile e lui non ne aveva mai sospettato
l‘esistenza (cioccolato
a volontà …. Mhmmh), ma
perché era una tradizione del paese di Kanda.
Si girò verso il giapponese, solo per trovarsi Mugen a mezzo
centimetro dalla gola, gli occhi neri che lo guardavano furiosi.
- Chiariamo una cosa Moyashi, IO non ho niente a che fare con questa
tradizione idiota! Tzé, cioccolato. Puha!
Allen pensò che se al posto del cioccolato le ragazze
avessero
regalato soba probabilmente molto di quel ostentato disgusto sarebbe
scomparso, ma la lama aveva iniziato a premere e per la sua salute
preferì soprassedere.
E poi gli si accese improvvisamente la lampadina. Ecco
cos’era tutto …!
Non finì neanche di processare i pensiero che Lavi era
nuovamente aggrappato a lui, a quanto pare desideroso di essere
eliminato, non importa se da lui o dal giapponese.
- Neh neh Aren-chan, non hai ricevuto del cioccolato, sei triste? Non
preoccuparti, hai quello di Lina-chan. E poi sono sicuro che quando
crescerai te ne regaleranno molto. Come me che …
- Sig. Walker, ha dimenticato di prendere il suo bagaglio.
Un finder entrò in quel momento interrompendo il delirio di
Lavi, impegnassimo a tirare un enorme sacco con due mani; sembrava
avere difficoltà a farlo passare dalla porta.
- Oh sì, scusa Touma, ora ti aiuto subito.
‘Somma, anche con l’aiuto della sua innocence non fu
per niente facile farlo passare, ci fu bisogno anche
dell’aiuto di Lavi.
- Uff, che fatica! Ma dimmi un po’, che
c’è qui dentro?
L’inglesino sorrise, il tipico sorriso da giocatore di poker
che faceva tremare tutti i suoi compagni.
- Cioccolato - il sorriso, pardon,
ghigno malefico s’ampliò ancora di più
quando vide
lo sguardo sgomento del rosso - prima di di qui sono passato dalla sede
Asia, e Lu Fa me ne ha dato un po’ di scatole, poi ho delle
torte
di Link, quelli dei finder e alcuni me li hanno spediti delle vecchie
conoscenze del maestro. In effetti mi chiedevo il perché di
tutto quel cioccolato … oh bé, in fondo va bene,
è
buonissimo!
Il grido disperato di Lavi poté essere udito per tutto
l’ordine oscuro, mentre Lenalee rideva divertita e persino
Kanda
non poté fare a meno di sfoggiare un mezzo sorriso
compiaciuto.
Allen pensò che questa festività gli piaceva
parecchio. E che
prendere in giro Lavi era davvero divertente~!
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