Tutti gli eventuali errori vanno imputati a me, così come
tutto ciò che riguarda lo stile. Farò pervenire all'autrice i vostri commenti
sulla storia, recensite numerosi!
Episodio
1 (seconda stagione virtuale)
Prologo
Sotto il colletto della camicia, il dottor Helm era accaldato per più di un
motivo. Aveva quasi raggiunto il suo ufficio, ma Montoya era stato più veloce e ora il colonnello lo tratteneva di fronte all'hotel, un sorriso
amichevole sulla faccia e una mano sul suo braccio. Nonostante il caldo
torrido, sembrava che Montoya non sudasse affatto, mentre Helm era
praticamente fradicio e si sentiva soffocare sotto il sole di mezzogiorno.
"Dottore,"disse calmo il colonnello, i verdi occhi scrutatori fissi in quelli
di Helm, "Credo che voi mi stiate evitando."
"Bene, allora non sono stato troppo discreto,"replicò Helm, districandosi
dalla presa di Montoya. Tentò di allontanarsi, ma il colonnello lo bloccò
nuovamente.
"Mi ferite, dottore."
"Beh, mi sembra giusto, dato che voi avevate intenzione di fare più che
ferirmi."
Montoya sorrise."Vi state riferendo a quel minimo di tensione con Grisham?"
"Minimo di tensione?" la voce di Helm si alzò pericolosamente, nonostante il
suo tentativo di restare composto. "Chiamate il fatto di portarmi non so dove
per uccidermi un minimo di tensione?" Il dottore puntò il dito contro
il petto di Montoya. "Ve lo dirò io cosa sarà un minimo di tensione-se
Grisham prova ad avvicinarsi di nuovo a me, avrà bisogno di più che un
dottore. Avrà bisogno di qualcuno che rimetta assieme i pezzi!"
"Davvero, Dottor Helm, se vi avessi voluto morto, lo sareste. Non ho ordinato
a Grisham di uccidervi. Siete troppo prezioso per questa comunità. Ci vorrebbe
più di un anno per avere un nuovo dottore. No, doveva essere solo un esempio e
un avvertimento." il colonnello sorrise beffardo. "Come voi, io ho il potere
di vita e di morte in questo pueblo." strinse gli occhi e la sua voce si fece
meno udibile. "Pensate al vostro lavoro- curare, e lasciate che io pensi al
mio- governare. Allora non ci sarà bisogni di ulteriori tensioni o
esempi. E oserei avvertirvi di stare lontano dalla vostra amichetta, quella
diabla vestita di nero. Frequentarla vi metterà in una posizione pericolosa."
"Non è la mia amichetta," ribatté Helm, la voce che tradiva il suo rimpianto.
"E' solo una donna notevole che io ammiro. Niente di più."
Montoya aprì la bocca per rispondere, lo sguardo torvo, ma la vista della
carrozza da Monterrey lo distrasse. Entrambi gli uomini si ripararono gli
occhi dalla polvere ,che si alzò intorno a loro quando la carrozza gli si
fermò quasi davanti.
Il cocchiere saltò giù e si avvicinò alla portiera, l'aprì e si sporse
all'interno. Una mano graziosamente guantata apparve dal buio della carrozza,
seguita da un braccio liscio e bianco. Infine emerse la testa, coperta da un
cappellino alla moda e da una mantellina di pizzo che le copriva il viso. La
donna prese il braccio del cocchiere e il suo piede elegante toccò fermamente
la terra di Santa Elena. Si guardò intorno con interesse, fermando lo sguardo
sui due uomini che la fissavano affascinati. Liberandosi della mantellina, la
donna sorrise al colonnello che si fece avanti, si inchinò formalmente e le
prese la mano.
Montoya sollevò la manina delicata fino alle labbra. "Benvenuta a Santa Elena.
Sono il Colonnello Luis Ramirez Montoya, governatore militare di questo
territorio." si girò e fece cenno a Helm. "E questo è il dottor Robert Helm,
il nostro medico locale."
Helm si inchinò leggermente e anche lui le fece il baciamano, aspirando il
profumo del guanto di pizzo. Quella donna era incantevole, alta quasi quanto
Montoya, decise Helm mentre li osservava. Il dottore prese nota del seno
bianco, appena contenuto nel vestito stretto, dei capelli neri, degli zigomi
alti e dei lineamenti scolpiti come quelli di una statua greca. Gli audaci
occhi a mandorla le davano un aspetto esotico, quasi asiatico. Helm tentò di
non fissarla, ma la sua bellezza lo imbarazzava e non sapeva dove altro
guardare.
La giovane donna aprì il ventaglio e lo agitò vigorosamente. "Non mi aspettavo
un tale calore." disse. La sua voce era calda, quasi profonda e lei rise
leggermente dietro il ventaglio. "Sono lieta di conoscervi, Colonnello
Montoya. Forse potete essermi d'aiuto. Ho delle faccende legali da sistemare
qui a Santa Elena."
Montoya annuì con un ampio sorriso. "Naturalmente, sarò felice di aiutarvi in
qualsiasi modo. Cosa posso fare per voi, Senorita...?"
"Maria Teresa Alvarado. Sono qui per reclamare la mia eredità."