It was only Just a Dream...

di nanana_
(/viewuser.php?uid=195302)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


#MARGARET

Il giorno dopo il pic nic con Louis io Clarissa e Johen decidemmo di dedicare l'intera giornata a noi tre mentre i ragazzi erano nello studio di registrazione.
la mattina andammo a fare jogging al parco,
Clarissa e Johen il pomeriggio erano stremate ma riuscii lo stesso a convincerle ad andare al centro commerciale,
poi la sera dopo tanto tempo ci organizzammo per riandare in discoteca, ma...
è proprio da quella fottutissima discoteca che sono iniziati i casini, o per meglio dire, una volta uscite di lì...
J- CLARISSA MARGARET DOBBIAMO USCIRE DI QUI.
M- VA BENE, IO VADO A CHIAMARE CLARISSA, TU INTANDO VAI.
J- COSA?! NON TI SENTO LA MUSICA E? TROPPO ALTA!
M- TU VAI. " dissi indicandole l'uscita, poi lei andò.
Una volta trovata Clarissa uscii di fuori per portarla da Johen, loro due andarono a casa di Clarissa,
mentre io mi fermai qualche minuto fuori la discoteca per sentire Louis,
poi presi la mia auto e raggiunsi le ragazze a casa di Clarissa, l'intento era quello di guardare insieme tutta la notte dei film horror,
e una volta arrivata nel garage sotto casa di Clarissa, iniziai a dirigermi verso le scale per salire al condominio, ma mentre camminavo,
dietro di me sentivo dei passi, più accellarovo più quei passi si facevan vicini e veloci, era piuttosto buio, e io ero terrorizzata. Mi voltai di scatto, c'era un uomo.
x- Margaret... Questa non sarà una delle tue nottate più felici." disse con un ghigno, non avevo idea di come quell'uomo potesse sapere il mio nome.
Iniziai a correre, e presa dall'ansia feci il numero di Clarissa ma... era troppo tardi, una volta premuto il tasto per chiamarla, l'uomo mi aveva presa.
Urlavo, mi agitavo, piangevo... ma l'unica cosa che quel mostro riusciva a dirmi era:
x- stai buona, finirà prima se ti stai zitta.
Nessuno poteva sapere quello che mi stava facendo, nessuno poteva sentirmi, c'era solo quell'uomo,
che stringeva con forza i miei polsi e faceva sul mio corpo tutto quello che voleva,
tutto quello che gli passava per la sua mente perversa. Non so nemmeno io quanto tempo passò,
però ad un certo punto sentii gli urli di Johen e Clarissa, l'uomo scappò, io persi i sensi.
Al mio risveglio ero su un letto d'ospedale, i miei polsi erano violacei, avevo qualche livido sparso quà a là sul corpo,
mi sentivo sporca, stupida, devastata...poi vidi Louis Johen e Clarissa aprire la porta della mia stanza,
Louis si precipitò verso di me seguito da un'infermiera.
Lo- E' tutta colpa mia, dovevo esserci lì vicino a te.
M- Non è stata colpa tua, tu eri stanco, è stata solo colpa mia, nno dovevo permettergi di toccarmi.
Lo- NON E' STATA COLPA TUA MARGARET. E' STATA COLPA DI QUEL BASTARDO. non devi piangere.
M- COme puoi dirmi di non piangere?  Mi sento una puttana.
Lo- Non lo sei. ora sta tranquilla, finchè ci sarò io con te, non potrà succederti nulla. Non ti lascierò mai più sola, qualsiasi cosa accada.

Louis mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte. Ero distrutta, non riuscivo a trattenere le lacrime, avevo vicino a me un ragazzo magnifico, ma questo non riusciva a consolarmi del tutto. Mi sentivo ugualmente una troia. Quell'uomo mi aveva segnata a vita, e la cosa che mi pesava di più era che non potevo fare nulla per impedirlo.

Salve ragazzi sono tornata, spero di aver fatto un bel capitolo è un po' triste però
era un'idea che avevo intenzione di usare ormai da tempo, grazie per aver letto, c: recensite grazie
al prossimo capitolo 
marzia-




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1186005