Amore malato

di Elisabeth Black
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Ho visto gli effetti di un amore,vero e malato.
Li ho visti nei loro occhi,felici e innamorati.
Li ho visti nelle loro mani intrecciate;nel modo in cui lui la teneva stretta a sé.
Li ho visti da lontano,mentre lei era al telefono con lui e sorrideva.
  Li ho letti nei messaggi che si scrivevano e negli scherzi che si facevano.
Poi,gli scherzi son diventati più pesanti e allora li ho visti chiusi in un bagno,ad una festa di compleanno.

Li ho visti dietro una porta,accasciati sul pavimento freddo.
Li ho visti attraverso un vetro sporco,rotto.
Li ho visti in una chiazza di spumante che bagnava la terra.
Li ho visti in un bicchiere pieno fino all’orlo di bugie,sotterfugi,cattiverie e dolore.
 Li ho sentiti in una risata fredda,finta,non da lei. Li ho visti negli occhi tristi,consapevoli e ancora pieni di amore di lui.
Li ho visti nelle lacrime di lei,chiusa nel bagno,seduta a terra mentre si dondolava tenendo strette le gambe al petto.
Li ho visti nelle lacrime di lui,dopo che aveva tirato un pugno al muro. Li ho sentiti nel suo urlo di dolore e frustrazione,perché sapeva che lei non sarebbe mai cambiata,nemmeno per lui.
Li ho sentiti nei gemiti di lei,perché invece sapeva che lui era cambiato,e lo aveva fatto per lei.
Li ho visti nel sangue che scorreva sulla mano di lui,fino ad entrare nella manica della camicia.
Li ho sentiti addosso a me,perché lei mi stringeva tremando e piangendo,dicendomi che lo amava ma che non poteva stare con lui.
Li ho visti quando è arrivato un amico di lui a portarmi via,perché potessero parlare da soli.
Li ho sentiti attraverso una porta che sbatteva,e poi urla e insulti.
Li ho sentiti in quella stretta di mano che non mi lasciava tornare da lei. Non era ancora il momento.
Poi ho visto lui uscire,nel freddo di novembre.
Ho visto lei tornare alla festa,senza scarpe,con il trucco sciolto che le rigava le guance.
L’ho vista abbracciare la festeggiata chiedendole scusa.
Ho visto le luci spegnersi e una torta illuminata dalle candele. Ho visto baci abbracci e regali,e poi un volto preoccupato che mi chiedeva di andare in bagno. Dietro quella porta c’era lei,singhiozzante e ubriaca. Piangeva e tremava,attaccata alla parete. Stava cadendo,ho fatto in tempo a correre da lei per sorreggerla,per aiutarla.
Ho sentito gli effetti di quell’amore mentre mi ringraziava.
Li ho sentiti quando la porta si è aperta di colpo ed  è entrato lui,lui che non poteva e non riusciva a lasciarla.
Li ho visti quando lui l’ha abbracciata e cullata tenendola stretta.
Li ho visti mentre le teneva la testa,aiutandola a vomitare tutto quello che aveva bevuto.
Li ho visti mentre lui la prendeva in braccio e la portava verso la macchina.
Li ho visti attraverso uno specchietto retrovisore,ho visto come la stringeva e le parlava,cercando di tenerla sveglia.
Li ho visti mentre la portava a casa,salendo le scale con lei tra le braccia.
Li ho visti negli occhi spenti di lui,perché la madre di lei lo aveva mandato via.
Li ho rivisti nel tremore delle mani di lui,quel pomeriggio fuori da scuola,mentre lei rideva e abbracciava uno che non era lui.
Li ho visti per giorni interi,negli occhi di lei che non vuole pensare a lui,negli occhi di lui sempre bassi,che mi evitano perché io sono amica di lei.
Li ho visti per mesi,in cui lei fingeva che tutto andasse bene,quando lui la aspettava fuori da scuola,nascosto da una colonna per non farsi vedere.

Adesso non li vedo più.
Lei è da sola,ha allontanato tutti.
Lui è da solo,se ne è andato piangendo l’ultima lacrima…e non ritornerà da lei.

Mai più.  




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