Mi svegliai. Pardon. Fui svegliata dal mio mondo di pensieri
da un tornado pulcioso che si era messo a saltare sul mio letto.
‘’ Chris!! Dai!! Devi aprire il mio regalo!!
Dai!!! ‘’ urlo Jake saltellando sul mio letto. Giuro uno di questi
giorni mi sfonda il letto.
‘’ Jake per favore. Non urlare ‘’ detto
questo mi alzo con calma e guardo la sveglia. 03.40
-.-“ ‘ che palle che tacchi ‘ pensai
Erano passi 3 mesi. La festa da ballo si fece e andò
benissimo. Il preside instituì un nuovo corso grazie a me, ovviamente.
Indovinate un po’ che corso era?! Dai è facile! Un corso di canto di cui mio
fratello era l’insegnante.
Fantastico vero?! In più il preside, non contento, mi
iscrisse senza che io contraddissi la sua iniziativa.
Per non parlare dello strano comportamento che aveva Edward
nei ultimi mesi. Era diverso. Boh!
Era arrivata la primavera e oggi era il mio compleanno.
Avevo detto a tutti che ora ero un vampiro e che non
importava più festeggiare il compleanno dato che ero immortale e non dovevo più
stare li a contare quanti anni mancavano alla mia vecchiaia. Ma sapete come
sono loro. Testardi. Molto testardi.
Comunque torniamo a noi.
Jake stava ancora saltando sul letto.
‘’ e va bene. Dammi quel cavolo di regalo!!
‘’ dissi esasperata e speranzosa del fatto che venissi giu
dal mio letto prima che si rompesse.
Tutto contento mi allunga il pacchettino. Lo aprì e ci
rimasi di sasso.
Era un profumo. E non un profumo qualsiasi. Era di Prada.
‘’ ma sei diventato pazzo?! ‘’ gli chiesi
‘’ perché? ‘’ non capiva.
‘’ Prada?! Ma costa un botto di soldi! E poi hai
preso la boccetta grande, neanche quella piccola. Ma quella grande!! ‘’
pazzo!
‘’ perché non ti piace? ‘’ non mi piace? Stava
scherzando vero?
‘’ ovvio che mi piace, però.. ‘’
Mi sorrise contento che mi piaceva il regalo. Lo abbracciai
e lo ringraziai.
‘’ bene Chris. Ora ti lascio che ti devi
preparare perché ti aspetta una bella sorpresa!! ‘’ cosa?! Un sorpresa..
Ma non feci in tempo a chiedergli spiegazioni che saltò giù
dalla mia finestra.
Va beh.. mi
cominciai a preparare. Mi misi dei leggings, un maglia lunga rossa,gli
stivali, un po’ di trucco, la collana che mi ha regalato ieri Ashley e Max,una
sprizzata di Prada e scesi giù a preparare la colazione.
Mi sentivo strana. Non mi ero mai vestita in questo modo per
andare a scuola. Ma ora ho 18 anni quindi credo che ci farò l’abitudine. Almeno
per gli altri oggi compivo 18 anni. Ma in realtà non crescevo più. Tra una cosa
e l’altra erano già le 6.30 del mattino. Presi la borsa e andai fuori.
Quasi non mi venne un infarto!
‘’ auguri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ‘’ oh my God..
Si spostarono e dietro di loro vi era un auto che amava da impazzire..
Audi r8 tuning
nera opaca!!
‘’ ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!
‘’ non.ci.credo!
Mio padre si avvicinò e mi abbraccio facendomi ancora gli
auguri.
‘’ questo è il mio regalo di compleanno. Sperò
ti piaccia.. ‘’ sorrise.
‘’ grazie papà ‘’ guardai gli altri e
solo ora mi accorgo che ci sono anche Edward, alice e jasper.
Gli saluto con un cenno della mano per poi avvicinarmi
titubante al gioiellino che ho davanti a me.
Ancora non riesco a crederci. Gli sarà costato molto. Non
riesco neanche immaginare quanto.
A farmi tornare alla realtà fu il tocco di Edward sulla mia
spalla un po’ scoperta.
Mi girai.
‘’ ehi ciao festeggiata. ‘’ mi sorrise.
‘’ ciao. ‘’ non riuscivo a formulare
molte frasi quando mi era davanti.
Ad aiutarmi intervenne alice ‘’ allora ragazzi. voi due
andata con la tua macchina – indicando Edward. – invece io e chris andiamo con la macchina nuova. ‘’ mi sorrise.
‘’ non se ne parla alice. È una macchina
potente. Farà fatica a controllarla ‘’ cosa?!
‘’ metti in dubbio il mio modo di giudare? ‘’ chiesi al pauroso Edward
‘’ no è solo che potresti perdere il controllo
della macchina.. tutto qui. E non vorrei che guidassi te.. ‘’ macchina
mia, guida mia.
‘’ Edward stai tranquillo, non le succederà
niente. Lo visto. ‘’ alice venne in mio soccorso per la seconda volta.
Ci pensò per qualche minuto e poi acconsentì a farmi
guidare.
Tanto anche se diceva di no l’avrei guidata lo stesso.
Io e alice salimmo e appena accesi la macchina, misi in
piede sull’acceleratore e parti con una sgommata che sicuramente una volta a
scuola avrei preso una ramanzina da Edward.
Entrai nel parcheggio della scuola piano anche perché volevo
proprio sentire cosa pensassero tutti.. come sempre tutti erano stupiti. Ma il
fattore che più mi divertiva è che non sapevano ancora chi sarebbe sceso. Era
un tuning quindi aveva i vetri oscurati.
Parcheggiai e alice scese dalla macchina. Tutti aspettavano
di vedere chi fosse il guidatore. Quindi spensi la macchina e saltai giù.
Dire che avevano la faccia da pesce lesso era dire poco. Era
pietrificati. Ed Edward mi corse subito in contro, guardandomi male. Mi
preparai ad una bella ramanzina.
‘’ ma ti sei bevuta il cervello per caso?! ‘’
ecco.
‘’ma ti sembra il caso di sgommare in quel modo?! Cosa ti
ha detto il cervello?! Potevi schiantarti lo sai?! ‘’ non mi aveva mai
rimproverato. E la cosa mi diede fastidio. Chi era lui per dirmi cosa devo o
non devo fare?!
Vedendo come stavo e che non risposi, si ricompose e mi alzò
il viso. Nel momento in cui incrociammo i nostri guardi mi scappo una lacrima..
Non mi aveva mai trattata in quel modo. Come se fossi una
bambina che ha fatto una dispetto a suo fratello.
Lui sapevo cosa stavo pensando..
‘’ mi dispiace. Non volevo. Però cerca di
capirmi. ‘’
Lo guardai in modo curioso.. cosa mi sta nascondendo?
Comunque le lezioni iniziarono presto oggi. Appena arrivai
dentro all’aula di letteratura il professore mi mandò subito dal preside che
voleva vedermi. Il prof mi accompagnò dal preside e ritornò alla sua lezione.
Mi informò dell’imminente ballo di primavera. Che si sarebbe
svolta fra 2 giorni.
Il punto che io dovevo andare a cantare purtroppo. Quindi in
pratica non avrei partecipato come studente ma come una dello stuff. E non potevo avere un accompagnatore. Ma non potevo
neppure rinunciare al canto. Quindi per quella sera Edward si doveva trovare
un’accompagnatrice.
Mi incamminai per tornare in classe pensando a come
organizzare il tutto. Sicuramente qui urgeva l’aiuto di alice e di mia sorella.
Mentre pensavo mi arrivo un pensiero.
‘ ti
prego Edward dimmi di si ‘ chi era?!
Entrai in aula e al mio posto vi era isabella. Frugai nella
sua mente. Gli aveva chiesto per il ballo. Ma lui non aveva risposto in tempo
perché entrai io a mandare in frantumi il piano di bella.
Nel momento in cui mi avvicinai al mio banco la campanella
suono annunciando la pausa pranzo..
Si allontanò e uscì dalla classe ma si fermò e si mise a
guardare Edward. Come se lo aspettasse. Il diretto interessato mi sorpassò e
gli disse che ne avrebbero parlato dopo.
Detto questo lei se ne andò e lui aspettò me.
Lo raggiunsi ma non lo degnai nemmeno di uno sguardo.
Ma dopo tutto cosa potevo farci. Sapevo e saprò sempre che
lui sarà attratto da lei. Quindi di che mi dovrei meravigliare o arrabbiare se
lui dovesse accettare il suo invito. Lui non è mio. Anche se lo vorrei. Sapevo
anche che lui era li che ascoltava tutto quello che stavo pensando.
‘’ allora cosa ti ha detto il preside..
‘’ era educato a non farmi domande su quello che pensavo.
‘’ niente di che. Del ballo di primavera, del
fatto che dovrò partecipare come stuff, che non posso
venire in veste di studente del ballo e che quindi se vuoi accettare l’invito
di isabella puoi farlo.. ‘’ dissi tutto di un fiato
‘’ e perché dovrei? ‘’
sentivo che non gli era indifferente.
‘’ perché so che ne sei attratto. E poi dopo
tutto io e te non siamo fidanzati. E io non posso dirti cosa devi o non devi
fare oppure chi persone devi o non devi vedere. ‘’
Lui ci rimase un po’ sorpreso.. e deluso. Ma deluso di cosa?
Non mi rispose.
‘’ tutto ok edward?
‘’ gli chiesi preocc.
‘’ si si tranquilla. Quindi
non da fastidio se accetto il suo invito? ‘’ ecco e ora cosa rispondo?
Si ma no? Non avrebbe senso..
‘’ no tranquillo e comunque io non sarei potuta
venire con te al ballo. ‘’ detto questo il pranzo lo facemmo divisi. Lui
si mise a parlare con isabella io invece con lo stomaco sotto sopra me ne andai
diretta nella prossima aula di lezione. Avevano due ore di biologia.. quindi
loro due sarebbero arrivati insieme.
Suonò la campanella e i due piccioncini arrivarono. Quello
che mi spezzò definitivamente il mio cuore morto era il fatto che si tenevano
la mano. Con me non se l’era mai concesso questa cosa.
Mi fece rabbia.. come può una semplice umana come lei farmi
incazzare talmente tanto da farmi venire istinti omicidi?
Perché ti sta rubando il tuo amore!
Fanculo vocina di merda..
Osservai tutta la scena mentre il veleno cominciò ad
arrivarmi in bocca dalla rabbia.. dovevo restare calma o le avrei dato fuoco..
Ad interrompere il mio piano omicida fu il cellulare. Era
alice.. mi diceva che sarebbe arrivata in ritardo all’uscita perché doveva
finire di compilare dei moduli per il corso che frequentava e preparare la
lista per la festa.
Le risposi e mi accorsi solo dopo che Edward era al mio
fianco che mi osservava..
‘’ che vuoi cullen
‘’ gli dissi acida.
‘’ che hai? ‘’ mi chiese preoccupato. Lo
chiamavo col cognome solo quando non ero di buon umore. Specialmente a causa
sua.
‘’ non sono cose che ti riguardano. E smettila
di fissarmi cullen ‘’
La lezione iniziò e mi persi nei miei pensieri. Mi domandavo
perché alice mi avesse mandato un messaggio. Lei sa che leggo nel pensiero.. ah
si è vero. Anche Edward legge nel pensiero. Ecco percchè..
forse non voleva farglielo sapere. Ma puoi perché? Non c’è niente di male.. o
forse mi stava preparando il regalo..
A ridestarmi fu la campanella..
‘’ finalmente... ‘’ mi catapultai fuori e
vedendo che alice aveva ancora da fare mi appoggiai alla mia macchina..
Davanti a me, ad alcuni metri di distanza c’era la macchina
di Edward e caso strano di fianco c’era quella di isabella.
Ve lo già detto che io e la sfiga andiamo a braccetto
insieme?
Proprio in quel momento arrivò isabella ed Edward.
Parlottarono un po’ poi lui le accarezzò la guancia e le
spostò una ciocca di capelli dietro all’orecchio.. e tutto accadde di nuovo lei
si avvicinò e rubò un bacio ad Edward.
Chiusi gli occhi e una lacrima scivolò giù.. gli riaprì e
lei se ne andò..
Lui rimase un po’ li in piedi fermo che guarda fissò davanti
a se.
’grazie
Edward per avermi spezzato il cuore di nuovo ‘ lui si girò.
Lo guardai mentre un'altra lacrima scivolava giù..
Mi alzai dal cofano della macchina e ci Sali sopra, l’accesi
e alice arrivò, Salì anche lei e partimmo.
Ma lui invece rimase fermo immobile.. confuso..