iojas
I Hear The Beat Of My Heart Gettin' Louder Whenever I'm Near You
A Sarah, che è la migliore
amica che si possa desiderare. Grazie per esserci stata sempre. Ti
voglio bene, e sappi che io sarò sempre qui per te,
perché ti amo tanto.
Sarah Payne era sempre stata una
ragazza dolce, timida e simpatica. Normale. Ecco, normale era la parola
adatta. Non era particolarmente estroversa e per niente esuberante, al
contrario, era una di quelle persone che passano facilmente
inosservate, e lei si trovava straordinariamente a suo agio con quel
ruolo. Non che ci fosse nulla di male, ovviamente. Harry stava seduto
da solo ad un tavolino del Corner Pin Inn, dove lei era impegnata a
servire i clienti, bevendo qualche Coca Cola, intento ad osservarla da
più di un’ora. Eppure continuava a non capire. Era
così diversa dalle ragazze che frequentava di solito. Non
indossava abiti succinti, o particolarmente scollati, al posto dei
tacchi alti portava scarpe da ginnastica e odiava stare al centro
dell’attenzione. Aveva sempre addosso vestiti più grandi
di qualche taglia, sembrava ci navigasse dentro ogni volta, da quanto
era piccola. Ed era timida, tremendamente timida. Appena qualcuno le
rivolgeva la parola le sue guance si tingevano di rosso e sulle sue
labbra si dipingeva un dolce sorriso. Era.. tenera.
Harry continuava ad attorcigliarsi
una ciocca di capelli attorno al dito, lui lo faceva solo quando era
nervoso. E in quel momento era molto nervoso. Non capiva. Non capiva il
motivo per cui da qualche giorno ogni volta che guardava Sarah, il suo
cuore batteva a mille, ogni volta che incrociava il suo sguardo gli si
stringeva la bocca dello stomaco e ogni volta che lei sorrideva sentiva
uno strano calore che si diffondeva nel mezzo del suo petto. Non capiva
perché cercasse di immergersi il più possibile in quegli
occhi castani e profondi, o perché morisse dalla voglia di
scostare le ciocche di capelli che, ribelli, le ricadevano sul viso. La
verità era che da quando Louis gli aveva rivelato che la piccola
Sarah aveva una cotta per lui, aveva cominciato a vederla sotto una
luce differente. Aveva visto crescere la sorellina di Liam praticamente
da sempre, l’aveva vista appena nata, bambina, e ora adolescente,
quasi sul punto di trasformarsi in una giovane donna. Harry aveva
notato che sotto quei vestiti ingombranti le sue forme stavano
cambiando, che stava crescendo, ma non l’aveva mai considerata in
altro modo. Era solo la sorella minore di uno sei suoi migliori amici.
O meglio, lo era stata fino a cinque giorni fa, pensò il ragazzo sconsolato.
“Ehi, tutto bene?”
sentì una voce alle sue spalle e si voltò. Era lei. Aveva
i capelli raccolti in una crocchia, occhiali da vista tondi che le
davano un’aria un po’ buffa, un grosso maglione nero, dei
jeans chiari e delle sneakers rovinate ai piedi. Il viso era candido e
pulito, senza un velo di trucco. Labbra rosse e sottili come quelle del
fratello, un dolce naso a patata, le gote arrossate per
l’imbarazzo, e gli occhi, beh, quelli li osservò per
ultimi. Aveva gli occhi più profondi e curiosi di chiunque
altro, grandi e affascinanti, di un colore piuttosto singolare, erano
castani con piccole pagliuzze dorate che galleggiavano in un mare di
cioccolato e che le luci al neon del piccolo locale facevano risaltare
ancora di più. Harry si sciolse in uno dei suoi migliori
sorrisi, imbarazzato.
“Sì.. insomma.. cioè.. no, non proprio.” Rispose confuso.
“Lo vedo.. sei qui da un bel
pezzo” notò lei arrossendo. Non aveva fatto altro che
osservarlo con la coda dell’occhio, tutto il tempo, facendo
attenzione a non farsi notare.
“Già” annuì lui abbattuto, passandosi una mano tra i ricci ribelli.
“Mmh, se cercavi Liam oggi non
lavora, credo sia a casa.. Se vuoi venire con me, io ora
stacco..” Sarah smise di respirare. Glielo aveva chiesto davvero?
Lei, la timida Sarah Payne, aveva chiesto a Harry, il ragazzo per cui
aveva una cotta da una vita, di accompagnarla a casa? Sorrise poco
convinta, sicura di essere diventata più rossa di un peperone.
Sul volto di Harry, prima corrucciato e triste, si dipinse un sorriso
sincero e sereno. Felice, tremendamente felice. Il suo cuore
mancò un battito.
“Sì grazie, vengo
volentieri..” rispose. Poi imbarazzato, aggiunse qualcosa che
assomigliava vagamente ad un “Cercavo proprio Liam..” in
modo poco convinto, borbottando.
La porta del piccolo bar si
aprì lasciando entrare la gelida brezza invernale, seguita da
una Janet infreddolita e in ritardo come sempre.
“Scusa il ritardo Sarah, stavo
studiando con Lou per il progetto di scienze e non ho guardato
l’ora! Ciao Styles.” Salutò allegramente quel
tornado biondo, parlando velocemente con il tipico accento americano.
Si bloccò quando si accorse che Sarah e Harry erano soli.
Conosceva bene i sentimenti di Sarah, era la sua migliore amica, e
sperava che il giovane si accorgesse di lei da quando li conosceva.
“Ciao Jan.. Tranquilla. Io adesso vado a casa. Ci vediamo stasera?” le domandò la mora sorridendo.
“Certo! Pizza a casa mia?”
“Sicuro!”
Janet le sorrise e le
schioccò un bacio sulla guancia. Le prese dalle mani il
grembiule nero che Sarah si era appena tolta e lo indossò, per
poi correre in cucina, sparendo dalla vista dei ragazzi.
“Allora, andiamo?”
domandò Harry impaziente. La ragazza annuì e prese il
giaccone che aveva appoggiato dietro il bancone mentre lui si rivestiva
e poggiava sul tavolo una banconota spiegazzata da cinque sterline.
Uscirono dal piccolo locale in totale silenzio, senza sapere bene cosa dire.
Per la prima volta, Harry Styles si trovava in presenza di una ragazza e non sapeva cosa dire.
“Allora..” parlarono contemporaneamente.
“Prima tu..” aggiunse il
ragazzo per lasciarla parlare, mentre lei arrossiva teneramente per
l’ultima volta. Era imbarazzo, quello nella voce del
diciassettenne?
“No, vai tu tranquillo..” lo invitò lei timida.
“Mmh, ti va un gelato?” chiese cordiale il riccio, indicando la piccola gelateria alla fine della strada.
“Harry, è inverno..” protestò lei.
“E tu lascerai fermare da una
stagione? Andiamo dai!” la prese per un braccio e si
incamminò verso la gelateria strattonandola, soddisfatto. La
quindicenne aveva rinunciato a protestare appena aveva sentito la sua
mano che le prendeva il braccio e la trascinava verso il piccolo
stabile dalle pareti azzurrognole, la cui insegna recitava
“Mitch- IceCream”, dipinta di un vivace rosso
brillante. Aprì la porta spingendola lievemente e la loro
presenza venne sottolineata da un simpatico scampanellio proveniente da
sopra le loro teste.
Harry si avvicinò al bancone
con fare sicuro, poi notando che Sarah non si avvicinava, le
posò una mano sulla schiena, così che facesse qualche
passo in avanti. Al tocco della sua mano la giovane arrossì
violentemente, ma il bel Harry era troppo occupato a cercare di capire
se un fuoco potente lo stava divorando dentro per accorgersene.
“Che gelato vuoi?” le domandò gentile.
“Cioccolato e fragola.” Rispose lei timorosamente.
“Fanne due” disse allora
il ragazzo a quello che doveva essere Mitch, un uomo sulla quarantina
con dei minuscoli occhiali poggiati su un naso importante, che guardava
la scena probabilmente intenerito. Aveva visto il piccolo Styles con
decine di ragazze differenti, ma non gli era mai sembrato così
impacciato e nervoso. Non aveva mai pensato di vederlo.. innamorato?
Chi lo sa, forse è troppo presto per dirlo. Ma sicuramente era
diverso. Il modo in cui la guardava, la luce nei suoi occhi, i sorrisi
che le rivolgeva, le occhiate di soppiatto. Sembrava quasi
un’altra persona. Un cambiamento repentino, in così pochi
giorni. Mitch diede i coni ai ragazzi e li lasciò andare senza
pagare.
“Tranquilli, offre la
casa..” aveva detto, strizzando l’occhio a Harry. I due
ragazzi uscirono stupiti dalla bottega e si incamminarono verso casa
Payne.
Faceva un freddo pazzesco, ma si
gustavano entrambi i loro gelati nella più totale
tranquillità. Il cuore di Sarah batteva a mille. Ogni volta che
incrociava il suo sguardo, lo sentiva premere per guizzarle fuori dal
petto. E quando le loro mani si sfioravano casualmente, doveva
reprimere con tutta sé stessa la voglia di prenderlo in mezzo
alla strada e baciarselo davanti a tutti.
Respira Sarah, pensò,
sperando che la sua testa la salvasse da tutti quei pensieri. Cervello,
se ci sei fai un fischio. Ma quale persona sana di mente chiede al suo
cervello di fischiare? No, Sarah, basta. Che poi, tutti sanno che il
cervello non fischia. Basta. Un cervello nemmeno parla, figurarsi se..
Basta Sarah!
“Tutto bene?” le
domandò Harry ansioso. Le stava raccontando dell’ultima
partita dei ragazzi, e lei si era persa metà storia a causa
della parlantina dentro la sua testa. La ragazza arrossì come un
pomodoro maturo.
“Scusa, stavo pensando..”
“E a cosa? Cosa
c’è di più interessante di sapere come tuo fratello
si è ritrovato in campo in mutande?” ironizzò lui,
con un bel sorriso. Almeno era comprensivo.
“Cercavo di zittire il mio
cervello, parla troppo.” Spiegò allora rassegnata. Ecco,
adesso farai anche la figura della stupida, si ripeté. Harry in
tutta risposta scoppiò in una risata cristallina, che
riempì l’aria invernale rendendola quasi estiva agli occhi
di Sarah, che improvvisamente cominciò a sentire molto caldo.
“E che ti diceva il
cervello?” la interrogò curioso, e in realtà
particolarmente interessato. Le si avvicinò pericolosamente, e i
loro occhi si incrociarono per poi rimanere incatenati. Harry riusciva
a specchiarsi in quello specchio di cioccolato profondo e misterioso,
mentre Sarah non riusciva a fare altro, se non ammirare quei grandi
occhi grigi con sfumature verdastre all’interno, che li rendevano
ancora più singolari.
“Non.. non credo che ti
riguardi..” balbettò lei spostando lo sguardo verso
destra, forse fingendosi interessata alla vetrina.. del ferramenta?
Harry capì subito che stava evitando il suo sguardo.
“Io invece credo di sì,
Sarah..” le rispose serio, immergendosi di nuovo nei suoi occhi
castani. Le sfiorò una guancia con la mano, la sentiva bollente
sotto il suo tocco delicato.
“Questi li mandiamo in
vacanza, d’accordo?” propose ridendo un poco, indicando i
suoi occhialetti tondi. Glieli alzò dal viso, portandoli dietro
la fronte, e poté così ammirare il suo bel viso, non
più coperto da una stupida montatura di plastica. Spostò
lo sguardo sulle sue labbra rosse, particolarmente invitanti. La
giovane lo lasciava fare, confusa, sperando sempre di più che il
suo sogno si avverasse. Era davvero lì, con il ragazzo di cui
era innamorata? Si pizzicò le guance per accertarsene, sotto lo
sguardò stranito di Harry.
“Ma che fai?” le chiese.
“Verifico che non sia un
sogno..” rispose allora lei, come se fosse la cosa più
ovvia del mondo. Lui rise, divertito. Le prese una mano e se la
portò sul petto, all’altezza del cuore, che batteva sempre
più veloce.
“Sento il battito del mio
cuore farsi più potente, ogni volta che ti sto vicino. Ed
è reale.” Le confessò, prima di prenderle il viso
tra le mani fredde e baciarla come desiderava fare da quando
l’aveva vista per la prima volta, quella mattina.
Le loro labbra si sfiorarono
dolcemente, avevano il sapore del primo vero amore. Senza avere bisogno
di respirare, le loro bocche si cercavano per prendere confidenza
l’uno con l’altro; Sarah portò le braccia attorno al
collo del ragazzo, che l’avvicinò ulteriormente a
sé, stringendola tra le braccia. Nello stomaco della giovane
scoppiarono mille e più fuochi d’artificio colorati, o
forse erano bombe, mescolate ad esplosivi di ogni genere. Si
staccò di qualche centimetro dal viso di Harry e gli sorrise.
“E questo?” domandò curiosa. Mai e poi mai se lo sarebbe aspettato.
“Mi piaci Sarah, sono stato
un’idiota a non essermene accorto prima.. Voglio uscire con te,
andare al cinema, a cena fuori, a passeggiare in giro, solo con
te.” Al ragazzo sembrò di essersi liberato di un grosso
peso. Sarah continuò a guardarlo rossa come un peperone, senza
dire nulla.
“Ti prego, di’ qualcosa..” la pregò il riccio.
“Mi.. mi piaci anche tu.
Probabilmente ho una cotta per te da quando avevo dieci anni, ma
sorvoliamo su questa cosa.. Mi piaci anche tu, Harry Styles.”
Parlò alquanto velocemente, a causa del nervosismo, e poi gli
diede un dolce bacio sulla punta del naso.
“Esci con me. Stasera. Ti
porto a cena fuori.” La invitò, mostrandole il suo famoso
sorriso completo di fossette. Sì, proprio quello a cui è
impossibile dire di no. Chissà come avete fatto ad indovinare.
Sarah sorrise. “Mi sa che
dovrò annullare la mia serata con Janet”. In fondo la
bionda avrebbe capito. Harry intrecciò la sua mano con quella
della ragazza e annuì energicamente.
“E a me sa che ne varrà
la pena.” Sorrise e la baciò nuovamente, mentre
camminavano un po’ goffamente. I loro cuori battevano ancora
all’impazzata, e loro non erano mai stati più felici.
Shalalalalalalala**
TANTI AUGURI A TE!! TANTI AUGURI A TE!! TANTI AUGURI A SARAH!!! TANTI AUGURI A TE!! YEEEEEEEEP!!
Tanti auguri amore miooo!! Ti voglio tanto tanto bene, sei una migliore
amica fantastica e ti amo tanto!! Scusa il ritardo, ma non avevo il
carica batterie del pc dunque non potevo postare.. Ebbene sì, ti
ho scritto una shot su te e Styles!! Non è questo il vero
regalo, ovvio, quello non è proprio ancora pronto (ho i miei
buoni motivi), ma arriverà, intanto ti lascio questo come
anticipo.
Beh, per chi non l’avesse capito, questa è anche un
missing moment della mia long: It Isn’t Over., che ho
ricominciato da poco a scrivere, e anche se gli aggiornamenti non sono
costanti spero continuerete a seguirla. Qui siamo un po’ lontani
dall’inizio, è un po’ uno spoiler che non avrei mai
potuto narrare dal punto di vista di Janet, e dovevo assolutamente
postarlo per il compleanno dell’amore mio, dato che l’ho
scritto mesi fa e l’ho custodito gelosamente fino ad ora!
Bieeeen.. Allora.. spero vi sia piaciuto, e se vi ha incuriosito passate a leggere la long da cui è tratto questo coso..
Come avete visto pur essendo un MM è molto indipendente come
shot, non serve conoscere la trama per comprenderlo.. Dunquee, sciaooo<3
Vi adoro!! Ci sentiamo presto per il nuovo capitolo della long e
sappiate che sto scrivendo anche molto materiale nuovo, che
posterò solo una volta finito, per evitare problemi di
puntualità!
Ah, ho anche cambiato nick! Da Lady Jonas sono passata a Dani California!
E infine.. se vi va seguitemi su twitter @TheHariboGirl e fatemi sapere
se volete essere informate su aggiornamenti vari.. e fatemi qualche
domanda su ask.fm/ANameLikeDaniCalifornia che mi ignorano tutti e sono molto forever alone!! Crediti del banner ad Agh, aka egg__s
Ho finito davvero ora!!
Xoxo
Juls
Sarah, ti mao anche io, eh. - cit. Mari, che sta postando al posto di Juls. AHAHAHHAHAHAHHAHHAHA ho rovinato tutto :")
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