Nel bagno del secondo piano
Le lezioni erano cominciate da poco più di una settimana e Louis sentiva già il bisogno pressante di scappare dalla noia mortale dell'ora di pozioni, così aveva propinato una scusa improbabile al professor Reed e lui l'aveva mandato via, con un gesto della mano e un'espressione rassegnata.
Louis Tomlinson stava camminando per i corridoi di Hogwarts senza una meta, facendosi trasportare dalle scale ovunque volessero portarlo, con le mani nelle tasche, canticchiando un motivetto a caso; quando la voce del preside Cowel gli fece gelare il sangue nelle vene. Louis era un bravo attore ed un ottimo bugiardo, volendo sarebbe riuscito ad inventare una scusa plausibile e a farla passare per vera con chiunque. Ma non con quell'uomo: aveva un talento per capire le persone ed era facilmente irritabile. Se l'avesse beccato sarebbe stata la fine. Così Louis, semplicemente, si era catapultato dietro la prima porta disponibile.
"Hei!". Ok, si era reso conto di essare in un bagno e di aver urtato qualcosa, anche. Si era girato e si era trovato davanti quel ragazzino con i capelli riccissimi e gli occhi di un colore indecifrabile, con le mani in vita e un sopracciglio alzato. Palesemente irritato. "Ma sei scemo o cosa?" gli aveva chiesto, quasi con rabbia. Louis aveva solo alzato le spalle e, con il suo miglior sorriso stampato in faccia, "cosa" aveva risposto. Il ragazzino era rimasto stupefatto, quasi incredulo, e poi aveva riso, alzando lo sguardo. "Sono Harry" aveva detto, dandogli la mano e guardandolo negli occhi, con un sorriso bellissimo e strano, quasi malizioso. Louis gli aveva stretto la mano e "Louis Tonlinson" aveva detto, anche lui sorridendo.
Note.
Salve a tutti! Ho scritto questa storia in un lasso di tempo davvero breve per i miei canoni e in più quella beta inutile di mia sorella si è addormentata, quindi se ci sino errori cercate di perdonarmi. Fatemi sapere che ne pensate, ciao! :) |