Trappola per topi

di WhiteLight Girl
(/viewuser.php?uid=25551)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.



TRAPPOLA PER TOPI



Ryou accarezzava Ruki passandole lentamente un dito sulla pancia. Lei gli faceva le fusa instancabile, la sua pelliccia era morbida, rossiccia e folta.
Muoveva le orecchie lentamente, ronfando su un fianco con la coda ferma ed i baffi ritti.
«Che bella gattina coccolona che sei» si complimentò il ragazzo.
Ruki lo colpì leggermente con la coda, sollevò il muso ed infilò i denti nella sua mano.
«Aih!» esclamò Ryou arretrando.
Ruki lo raggiunse, sembrava essersi calmata di nuovo. Balzò sulle gambe del ragazzo e si strusciò ronfando contro il suo braccio.
Ovviamente i gatti vanno e vengono quando vogliono, Ryou lo sapeva bene.
Ruki si sollevò, puntando una zampa sul petto del ragazzo, spingendolo con un gesto secco sul materasso.
E Ryou si ritrovò con la ragazza seduta a cavalcioni su di sé, e lei lo fissava seducente attraverso le sue lunghe ciglia scure.
Accidenti, pensò fissando di sbieco le mani della ragazza che gli slacciavano lentamente la camicia.
Ruki iniziò a passare gli artigli sulla pelle nuda di Ryou, incidendo dei leggeri segni rossi insanguinati.
La ragazza continuava a ronfare, muovendo la coda lentamente ed inclinando la testa.
Mosse le orecchie appuntite, che spuntavano tra i capelli rossi sciolti sulle spalle, e si leccò le labbra come se avesse mandato giù un’intera scatola di sardine.
Ryou le sfiorò una guancia con una mano, lei vi appoggio contro la bocca, con impeto, in cerca di coccole.
Miagolò. Un suono acuto, lungo, che gli perforò i timpani e gli fece sanguinare le orecchie.
Ryou cercò di portare una mano a tapparle, ma le trovò incatenate al letto, che ora era circondato dalle chiare sbarre di una grossa, enorme, trappola per topi.

Ryou si svegliò di soprassalto, ansimando. Si guardò il petto alla ricerca delle ferite, trovandolo intatto.
Era il sogno più assurdo che avesse mai fatto, non c’erano dubbi.
E Ryou non riusciva a togliersi dalla testa l’immagine di Ruki con la coda e le orecchie da gatto…





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1190369