A daydream

di Ila_Chia_Echelon
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 A daydream 

 

 

Non ho mai pensato di tuffarmi in una cascata. Ma quel giorno sentii tutt'a un tratto l'acqua cristallina scorrere ovunque e la schiuma avvolgermi come una coltre all'impatto con la superficie increspata dei suoi occhi. Nuotai nei vortici attraversando la sfumatura d'ogni particella d'acqua e in quel momento cercai ossigeno: cos'era? Non lo sapevo. Ma comprendevo che avrebbe dovuto riempire i miei polmoni, già sazi di miracoloso arcobaleno.
Scivolando sulle onde impetuose afferrai la sabbia finissima che ricopriva le sue ciglia come polvere luminosa e lasciando che essa mi accarezzasse la mano e mi si incastrasse sotto le unghie afferrai una conchiglia.
La grezza superficie era spessa e imperscrutabile, ma pareva vetro al tempo stesso. Volevo aprirla e conoscerne i segreti, così la posai su una guancia e la sua morbidezza diede vita a un mio sorriso.
Si aprì, e la corrente divenne in un attimo da calda a freddissima.
Sbriciai all'interno del bellissimo involucro e vi trovai una lacrima brillante, che scivoló fuori e divenne grande e mi inghiottì, anzi mi fuse in un abbraccio.
Colando sulla notte delle sue ciglia la lacrima cadde come una stella, cademmo insieme; posando la punta del naso sulla sua superficie trasparente, proprio come una bambina che si perde nel sole, vidi un mondo dalle pareti d'ombra e dai terreni di fragile nuvola, attraverso cui filtrava l'oro di qualche impavido raggio di luce.
Quando atterrammo l'impatto causó la rottura della lacrima, che si scisse in migliaia di frammenti colorati e cupi che esplosero tutt'intorno a me, rimanendo sospesi a riflettere la voce dei cento soli aggrappati al cielo.
Eppure c'era ancora dell'oscurità in quegli occhi ormai asciutti.

Ero troppo piccola per fare qualcosa e ció mi rattristava, ma in quel momento vidi l'arcobaleno fluire dalle mie labbra e il respiro si spezzó in gola lasciandomi ad occhi spalancati, mentre la mia mente si dilatava e mi riportava al principio, di fronte alla persona in cui mi ero gettata.
"C'è l'oceano nei tuoi occhi"
dissi quasi senza sentirmi.
E per la prima volta la vidi sorridere.

 





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