Erasa
'Dove c'è amore c'è vita'Mohandas Gandhi
Capitolo I
‘C’è una sola felicità nella vita: amare ed essere amati.’ George Sands
'Il mio nome è Erasa e ho 17 anni'
scrivo distrattamente sul banco. La lezione è così noiosa
che non so come faccia Videl a rispondere a tutte le domande della
prof. Mi stiracchio e mi dondolo sulla sedia, metto la penna in bocca e
guardo la professoressa di inglese. Nella scuola non accade mai nulla
di nuovo, sono sempre più dell'idea che non esista posto
peggiore di Satan City in cui vivere, per una ragazza bella e solare.
Alzo la mano per andare in bagno, ma qualcosa attira la mia attenzione.
Mi volto verso la mia migliore amica che si porta l'orologio alla bocca
e inizia a parlare. Ottimo, un'altra missione. La vedo uscire di corsa,
e quando è sulla porta mi lancia uno sguardo di sfuggita e
sussurra qualcosa : il guerriero dai capelli d'oro. Sorrido senza volere, ecco qualcosa capace di sollevarmi il morale. «Prof posso andare in bagno?»chiedo.
Forse per il fatto che sono fremente, o per il fatto che ci sono
già andata troppe volte la professoressa scuote la
testa«Non adesso, aspetta la ricreazione.»
Sbuffo e uso il mio asso nella manica, mi alzo ed
esclamo«Professoressa, non vorrà che rivernici tutta la
classe di rosso vero?»
A quel punto non sono le pareti a cambiare colore ma è il viso
della mia cara prof. Sorrido quando annuisce ed esco velocemente. Non
so dove sia Videl, ma chiederò fuori.
Raggiungo in fretta il luogo della rapina, usando la mia auto rossa.
Due ladri hanno rapinato una gioiellieria. Arrivo troppo tardi. I ladri
sono a terra legati e non c'è traccia del guerriero dai capelli
d'oro. Sbuffo e faccio per tornare indietro, ma Videl mi riconosce.
«Erasa! Non ti ho detto di venire!»esclama puntandomi un dito contro.
Io faccio finta di non vederla, è lontana parecchi metri. Torno all'auto, giro l'angolo e...
STONK!
«Ehi!»esclamo cadendo a terra.
«Oh... ehm scusa... sono di fretta...»dice un ragazzo dai capelli neri porgendomi la mano.
«Non mi sembra una scusa per far del male ad una bella ragazza com...» alzo lo sguardo e lo vedo in viso.
Dev'essere un angelo. Quant'è bello! Devo dargli il mio numero.
«Mi chiamo Erasa, tu sei nuovo di qui? Non ti ho mai visto.»esclamo quando mi ha fatta alzare.
Lui non ha tempo di rispondere, perché sento dietro di me le
grida di Videl«Andiamo Era, ti dò un passaggio!»
Mi giro verso la mia amica per rispondere un sì secco, e quando mi volto per rivedere il ragazzo lui è sparito. Dannata Videl!
Vado verso la mia amica con il broncio, non le dico niente del
ragazzo misterioso, anche perché è l'ultimo pensiero che
ho in mente al momento. Devo fare un favore ad un amico. Salgo sul
velivolo di Videl e le chiedo«Allora... con i ragazzi come
va?»
Lei sbuffa e fa la sua solita espressione di sfida«Sai che mio
padre non approverebbe uno più debole di lui, e dato che lui
è il più forte del mondo, ecco... credo che
rimmarrò single ancora per un po'!»
«Io non so come tu faccia!» sbotto fissandola
«Insomma, hai un sacco di spasimanti e alcuni sono delle vere
prelibatezze, e poi hai Sharpner! Pende dalle tue labbra, perché
non esci con lui qualche volta?»
Lei sorride«Sai che non è il mio tipo Era!»
Annuisco, aveva ragione, ma non le avrei permesso di spezzargli il cuore. Lui era un mio grande amico, forse l'unico.
Il resto della giornata passa lento e monotono, quando suona l'ultima
campanella scappo a casa. Non rivolgo la parola a Sharpner,
perché i miei pensieri sono interamente per il ragazzo
misterioso. Mi sforzo di ricordare i dettagli: di
che colore aveva gli occhi? Azzurri. O erano marroni? No forse
più tendenti al nero. E i capelli? Quelli neri di certo, sparati
sulla testa... e il viso era così... affascinante... Quando
parlavamo continuava a saltellare sul posto, perché aveva
così tanta fretta? E che ci faceva lì? Era uno dei
rapinatori... oppure... forse era il figlio del gioielliere! Smetto
di pensare a lui solo quando arrivo a casa. Mi sistemo sotto le coperte
e aspetto, cosa? Aspetto di rividere il ragazzo misterioso e qualcosa
mi dice che lo rivedrò molto presto.
***
Il giorno dopo a scuola ad aspettarmi c'è una sorpresa
fantastica. Un nuovo compagno, con i capelli neri, gli occhi neri, e un
bellissimo sorriso. É il ragazzo misterioso. Non
gli dico niente, voglio vedere se si ricorda di me. Quando entra in
classe però ha uno strano sguardo, fissa Videl e la guarda come
se avessero appena discusso su qualcosa. Non mi interessa, voglio
vedere cosa farà quando mi riconoscerà. Sorrido quando si
siede di fianco a me e mi presento «Ciao, sono Erasa»
aspetto con ansia la sua reazione. Mi ero già presentata il
giorno prima. Lui sorride e dice«Io sono Gohan»
Ti sei già dimenticato di me?? avrei voluto gridare, invece dico«Lei è Videl e lui è Sharpner» entrambi sorridono.
La giornata passa in fretta, conosciamo meglio quello strano ragazzo di
campagna e poi suona la campanella della ricreazione. Noto con stupore
che Videl è molto interessata a lui, si vede lontano un miglio
che le piace. 'Purtroppo lui ricambia'
penso amaramente. Però può darsi che non sia per questo
che i due continuano a mandarsi sguardi fulminei, forse, forse... Videl
ha detto di averlo già visto stamattina alla rapina in banca.
Era presente anche lì, allora non era il figlio del gioielliere?
Poco importava, mi ero persa un'altra volta l'arrivo del guerriero dai
capelli d'oro, e a quanto pare anche Videl. La accompagno al velivolo e
le dico«Allora, Gohan ti piace?»
Lei sbuffa e mi guarda in cagnesco«Non osare dirlo mai
più! E poi non credo che sia forte quanto mio padre, sembra
abbastanza...»
«Però il fisico non gli manca, non puoi dire di no...»la blocco.
Lei arrosisce un poco«Dai, smettila Era... è solo un amico, anzi nemmeno, è un conoscente.»
Sorrido, però dentro sono leggermente triste. 'Videl però se lo merita, è una brava ragazza.'
dice la parte razionale di me. La parte irrazionale invece vorrebbe
strangolare la mia amica. Mi contengo e torno verso la mia auto. Mentre
cammino nel parcheggio vedo Gohan. É strano, sta rientrando a
scuola. 'Avrà dimenticato un libro.' penso'É così affascinante...'
Si volta verso di me di scatto, come se avesse percepito qualcosa,
forse sto pensando a voce alta. Alza una mano in segno di saluto,
faccio per ricambiare, ma qualcosa mi sbatte contro una gamba. Quella
cosa inizia a piangere, mi volto e vedo una bambina con due codini
biondi per terra. Sbuffo, sua madre dovrebbe stare più attenta,
che ci fa una bambina nel parcheggio di un liceo? Poi rammento che il
nuovo parco è proprio di fianco e l'unica via per accedervi
è questa. Mi abbasso per aiutarla ad alzarsi e le chiedo
«Dov'è la tua mamma?»
La bimba smette di piangere ed esclama dolcemente«Andavo a
salutare Gohan, lo zio mi aspetta là.» indica verso
sinistra.
Mi volto e vedo un uomo in avvicinamento. L'uomo è alto con i capelli neri a caschetto, gli occhi azzurri, muscoloso,indossa un paio di orecchini d'oro. Sobbalzo, è così affascinante. Il suo fascino mi attira verso di lui come una calamita. Che sia lui il figlio del gioielliere?
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Angolo dell'autore♥
Grazie a tutti voi che state
leggendo! Dato che è la mia prima fan fiction non so se sia
bella o brutta per questo ho bisogno dei vostri suggerimenti ^^
Recensite pure, anche se volete criticare, sono pronta ad imparare
nuove cose :)
Detto questo, alla prossima, _afrinca_♥
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