Accarezzando il buio, baciando la luce

di DrEaM_
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Accarezzando il buio, baciando la luce.

 
Continuavo a cercare nei suoi occhi una luce che mi dicesse che lui sarebbe stato la mia guida, la mia scelta, il mio sentiero per intraprendere i passi della mia vita, raccogliere fiori che prendevano nome di sogni e disegnare con i nostri pensieri il nostro amore. Continuavo a sperare che qualunque cosa racchiudessero quei gesti potesse indicarmi che era quello giusto su cui potermi poggiare nei momenti difficili del mio percorso di vita, che quelle mani con le quali si esprimeva così facilmente e con disinvoltura accogliessero il mio corpo come un vaso di cristallo, e tenerlo stretto, proteggerlo, per non farlo cadere e rompere in mille pezzi. Continuavo a esaminare le sue risa ogni volta che stavamo insieme per coglierne il suono e fare di quello la mia melodia preferita da ascoltare nei momenti tristi. Le sue lacrime non facevano che struggermi il cuore in mille pezzi, costringendomi a non guardarlo negli occhi per non incrociare quello sguardo pieno di luce che mi abbagliava, quello sguardo che come due fari mi accecavano di amore e felicità. Cercavo le sue labbra ogni volta che ce n’era bisogno, ogni volta che i miei pensieri mi conducevano verso un cammino chiamato con il suo nome. Assaporavo quel gusto di tenerezza quando mi sfiorava, e mi sussurrava “ti amo” nelle orecchie, così che ogni fibra del mio corpo sentisse le sue parole. Era lui, il mio sole personale, che brillava per me, che mi faceva riflettere nelle acque più splendenti del mondo. Baciando la mia luce ero certa di non sbagliare.
Nonostante la mia felicità nello stare con lui, erravo per stare con te. Eri il mio peccato, il fallo più provocante e allettante che potesse esistere. Il tuo volto era familiare, qualcosa per me che poteva rendermi felice, che sapesse far saziare la fame di amore che bramavo dentro di me. L’unica persona che potesse capirmi fino in fondo, sì, eri proprio tu. Amavo il tuo modo di fare e come lo facevi, quello che dicevi e come lo dicevi. La tua voce da diavolo maledetto mi eccitava, il tuo sorriso ingannatore era la causa del mio vizio. I tuoi occhi così scuri e così simili ai miei brillavano quando stavi con me, e nascondevano un’oscurità incantevole. Il buio dei tuoi occhi lo amavo, il buio che celavi dentro di te lo desideravo. Un’aurea nera, buia ti rivestiva mandandomi in estasi; circondavi anche me con una semplice carezza che ti donavo. La stessa carezza che vezzeggiava l’oscurità più infima, di cui io volevo essere la protagonista. Solo io, perché accarezzando il tuo viso buio volevo che fossi tu il mio principe. 




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